
Più che di libero, però, sarebbe giusto parlare di adattamento “monco” o parziale, poiché la libertà che si prende Gaultier è di far concludere la sua opera prima del racconto originale, omettendo una parte finale che, se non stravolge, certamente offre un nuovo significato a tutta la vicenda narrata.
I racconti presentati da Crane in Blue Hotel e da Gaultier ne Lo Svedese sono accomunati, nelle peculiarità dei due generi che rappresentano (letteratura e fumetto), dalla caratteristica di rifuggire gli stereotipi scontati delle cosiddette storie western.
Se Crane era apprezzato da autori quali Conrad e H.G. Wells proprio per il suo stile che, molto prima della nascita del genere narrativo western, di questo fissano personaggi, situazioni e atmosfere ricorrenti, senza tuttavia mai scadere nella banale stereotipia, Gaultier nel suo fumetto crea una serie di atmosfere che, seppur su uno sfondo western, richiamano alla memoria più il racconto gotico e d’atmosfera.
L’autore francese, incasellando in una gabbia estremamente geometrica la sue tavole, con un cromatismo pittorico attento, ben racchiude le atmosfere trasmesse dal racconto originale dove il clima è elemento primario della narrazione. Ecco che nel fumetto i toni di grigio predominano in gran parte delle tavole, a rappresentare il gelo, la neve e la blizzard che stringono in una morsa il Nebraska, il Blue Hotel e i suoi ospiti.
I toni caldi, i gialli e i rossi, sono lasciati per le sole scene ambientate nella sala dell’albergo dove è presente l’unica stufa, teatro di gran parte dell’azione.

Si diceva del finale; la scelta dell’autore francese di omettere dal suo adattamento a fumetti l’epilogo del racconto letterario permette alla narrazione di focalizzarsi su una delle chiavi di lettura della storia: il comportamento dello “svedese”. Tutte le azioni del protagonista sono volte a far combaciare la realtà con la sua idea del west, ricca di quei luoghi comuni e stereotipi che racconto originale e adattamento rifuggono. Azioni che portano al compimento del destino del protagonista che diventa esattamente quello che lui si era immaginato nella sua idea di “selvaggio west”.

Chiudiamo con uno spoiler sul racconto originale. L’epilogo di Blue Hotel rende ancora più amara l’ironia di fondo, sconvolgendo, come tipico di Crane, i cliché dei classici personaggi western: la rivelazione che quell’accusa di baro era fondata e che il fato dello svedese si è compiuto alla fine per mano di tutti e cinque i personaggi che popolano la storia e che, ognuno a suo modo, lo hanno spinto al suo destino tragico.
Abbiamo parlato di:
Lo Svedese
Christophé Gaultier
Coconino Press Giugno 2013
98 pagine, brossurato, colori – € 17,50
ISBN-10: 8876182462
ISBN-13: 978-8876182464
Il racconto Blue Hotel si può trovare in:
Racconti del West
Stephen Crane
Sellerio 1992
170 pagine, brossurato
ASIN: B005NHTZ8I

