Sono passati poco più di 5 anni da quando, nel giugno 2010, è uscito il primo albo Delebile #00. Eppure basta scorrere in sequenza i volumi usciti negli anni successivi per rendersi conto che gli autori del gruppo di Delebile, in questo breve periodo, sono riusciti a costruire un progetto che resterà nella storia delle autoproduzioni del fumetto italiano.
La mostra “Sunday”, ospitata dallo spazio Lobster Headquarter, che dall’anno scorso offre al TCBF una location incredibilmente suggestiva alle spalle della stazione di Treviso, è stata inaugurata ieri e resterà aperta fino al 10 ottobre 2015.
In pieno stile Delebile, un progetto che negli anni ha saputo arricchirsi attraverso una rete sempre più vasta di collaborazioni con i migliori tra i fumettisti e gli illustratori emergenti della scena italiana, spesso bolognese, sono più di trenta gli autori le cui tavole sono esposte negli spazi del magazzino allestito per la mostra.
Compaiono tra loro gli autori che hanno dato vita al progetto, tra cui Bianca Bagnarelli, Ugo Schiesaro, Andrea Settimo, ma anche gli amici che negli anni hanno accompagnato questo progetto, come Cristina Portolano, Alessandro Lise e Alberto Talami, Paolo Cattaneo, Sofia Martineck e molti altri.
Le tavole, costruite attorno al comune tema domenicale, costruiscono attraverso la scelta della bicromia un percorso coerente dal punto di vista visivo. Un percorso che è però a sua volta arricchito da tratti personali distinti, molto spesso frutto di interessanti ricerche stilistiche condotte negli anni dai singoli autori. Si pensi soltanto, tra gli altri, al giovane Andrea Settimo, autore insieme a Lorenzo Palloni della graphic novel The corner, ambientata nell’America degli anni ’20, uscita l’anno scorso. Oppure alle tavole di Bianca Bagnarelli, premiate nel 2015 dalla Society of Illustrators di New York, e che ora accompagnano gli articoli del New York Times.
Proprio questa capacità di alternare stili grafici molto diversi tra loro, singolari scelte nell’impostazione della tavola e nei giochi con gli spazi a disposizione, all’interno di un unico progetto che ha seguito una maturazione comune, forse, il segreto del successo di Delebile.
È riconoscibile infatti, sin dai primi albi spillati, fino agli elegantissimi volumi degli ultimi anni come Home (2012), Mother (2013), Myriad (2013), e Work (2014) una duplice anima di Delebile, individuale e al contempo collettiva, fatta di scelte molto personali, ma anche coerenti e condivise.
Una duplice anima che è divenuta il tratto distintivo, negli anni, di questa autoproduzione e che si ritrova anche nelle tavole esposte allo spazio Lobster.
Anche la scelta di giocare attorno ad un tema comune, in questo caso la domenica, permette di apprezzare i lavori dei diversi autori seguendo un filo rosso che compone le singole storie in un’unica grande narrazione collettiva della giornata più ambigua della settimana.
Oscillando tra il tedio e la festa, tra la voglia di agire e la tentazione di oziare, tra visioni di calde giornate estive e tempestose burrasche invernali, le “tavole domenicali” di Delebile sono il racconto plurale di questi 5 anni insieme.