Doctor Strange in the Madness of Multiverse
Con l’annuncio che il regista Sam Raimi è in trattative con i Marvel Studios per la regia dell’atteso sequel di Doctor Strange, la dirigenza Marvel è tornata agli albori.
La scelta di Raimi, che se accetterà di dirigere la pellicola sostituirà il bravo Scott Derrickson, segna infatti il ritorno a registi con un curriculum professionale più forte rispetto a quelli degli ultimi tempi, affiancandosi a quanto già fatto con Kenneth Branagh e Joe Johnston, che hanno diretto i primi capitoli per il grande schermo di Thor e Capitan America.
È ovvio che il nome di Raimi abbia da subito richiamato alla memoria la fortunata trilogia dell’arrampicamuri targata Sony Pictures, che fornì un impulso non da poco al genere dei film tratti dai fumetti, oltre a farsi ricordare ancora oggi come una delle più memorabili in quanto a interpreti, narrazione e stile visivo.
Uno stile visivo, quello di Raimi, che si adatta perfettamente alle atmosfere del Dottor Strange, visto che già nei lungometraggi di Spider-Man con Tobey Maguire, il regista era riuscito letteralmente a catturare le tavole di Steve Ditko. Oltre a questo, non bisogna inoltre dimenticare due aspetti fondamentali che hanno portato i Marvel Studios a guardare al regista de La Casa, L’armata delle tenebre e Drag me to Hell. Il primo, come ricordano i titoli appena citati, è infatti il genere da cui proviene Raimi, ovvero l’horror, che ha segnato cinematograficamente la sua carriera, mentre il secondo è più qualcosa che riguarda il sistema studios.
Le motivazioni dietro al recente abbandono di Doctor Strange in the Madness of Multiverse da parte di Scott Derrickson, oltre alle solite frasi di facciata su possibili “divergenze creative”, non sono mai state rese ufficialmente note, ma è ovvio che le precedenti dichiarazioni del regista in merito alla forzata scaletta della lavorazione abbiano avuto qualche ricaduta sulla collaborazione tra quest’ultimo e i Marvel Studios.
Da questo punto di vista, è lecito pensare che la dirigenza Marvel, e in primis Kevin Feige, abbia voluto puntare su qualcuno con una forte conoscenza della macchina produttiva e che quindi riesca a gestire al meglio la pre-produzione da qui fino a maggio 2020, data in cui le riprese dovrebbero partire.
Sarà curioso vedere inoltre come questa esperienza si legherà con elementi fondamentali quali Sarah Finn, la famosa direttrice del casting della maggior parte dei film facenti parte del Marvel Cinematic Universe, e come il regista riuscirà a portare i suoi ingredienti e il suo brand dentro l’immenso calderone degli attuali progetti Marvel. Una delle grandi particolarità di Raimi è infatti l’amore per una profonda caratterizzazione dei personaggi, come i già citati lungometraggi su Spider-Man e anche l’indimenticabile Darkman hanno dimostrato. Nonostante quest’ultimo non fosse tratto da un fumetto, riuscì a catturarne pienamente l’estetica, con il ritratto di un eroe oscuro e tormentato.
New Mutants
Mentre scriviamo,continua la campagna promozionale di New Mutants, l’atteso adattamento cinematografico sui mutanti Marvel, con una strategia della nuova divisione 20th Century Studios molto leggera in attesa di un possibile final trailer e di un avvicinamento alla data di uscita che certamente vedrà un aumento considerevole del marketing tra la fine del mese in corso e l’inizio di marzo, con la diffusione di spot televisivi e character poster.
Per il momento, la Disney sta puntando molto sull’evidenziare le atmosfere horror della pellicola, con la diffusione di poster e immagini, che per quanto riguarda queste ultime vedono la collaborazione di Dean Bradshaw, uno stimato fotografo che ha lavorato per Acer, Fox, American Express e National Geographic Channel e che nel recente passato ha già legato il suo nome ai mutanti Marvel, con la realizzazione di una serie di foto in bianco e nero riguardanti la pellicola Logan – The Wolverine con Hugh Jackman.
Attraverso la collaborazione con Bradshaw, negli ultimi giorni sono state diffuse numerose immagini che ritraggono i personaggi principali della pellicola, in primis Dani Moonstar (Blu Hunt), Rahne Sinclair (Maisie Williams) e Sam Guthrie (Charlie Heaton), mentre la major in particolare sta cercando di accentuare l’alone di mistero attorno a Illyana, interpretata da Anya Taylor-Joy. Per quanto riguarda quest’ultima, la diffusione di una foto sull’account twitter ufficiale della stanza dove soggiorna la mutante nel film, con una iscrizione in russo, ha attirato proprio l’attenzione degli utenti russi, che sono intervenuti in massa sul profilo social della pellicola.
Nel frattempo, resta l’incognita su come si comporterà la Disney nel caso di una accoglienza positiva da parte del pubblico. A ribadire questo interrogativo è anche l’attuale situazione della nuova divisione, che ha visto la recente uscita della presidente Emma Watts (che aveva supervisionato anche New Mutants prima dell’acquisizione) e una sostanziale diminuzione delle proprie uscite cinematografiche, ora ridotte a quattro all’anno rispetto alle sette precedenti.
In questa ottica, appare veramente difficile che un franchise come quello sui Nuovi Mutanti possa trovare in qualche modo un suo spazio, anche per un diminuito appeal del brand della ormai fu Fox.
Non credo che il brand Fox significhi qualcosa ormai – ha affermato di recente Bill Mechanic, che è stato CEO di Fox Filmed Entertainment dal 1994 al 2000 – È un deposito di diritti per rifare film o utilizzare alcuni personaggi.
Ad avere portato verso questa direzione è stata anche quella che è stata definita una “brutale performance al box office” nel 2019, con i flop di Alita: Battle Angel e soprattutto X-Men: Dark Phoenix, che hanno portato a una perdita di 170 milioni di dollari nel secondo trimestre dello scorso anno. New Mutants potrebbe alla fine rivelarsi un film isolato e fortunato al box office, ma anche subire la stessa, negativa sorte degli ultimi film della saga mutante.
Netflix e Titmouse
Netflix ha siglato nei giorni scorsi un accordo globale pluriennale con la società di animazione Titmouse per la produzione di serie animate per adulti.
Le due compagnie hanno già collaborato alla realizzazione di diverse serie animate per adulti, tra cui l’acclamata Big Mouth, nominata agli Emmy, e The Midnight Gospel di Pendleton Ward e Duncan Trussell, di prossima uscita.
Quando Netflix ci ha chiesto se volessimo collaborare con loro in maniera continuativa, eravamo elettrizzati. Non potrei essere più entusiasta – ha detto Chris Prynoski, presidente e fondatore di Titmouse – Questa nuovo e allettante rapporto aiuterà a mitigare la nostra infinita voglia di produrre cartoni animati. Scusatemi, adesso vado a intagliare NF+TM su un albero.
Titmouse è stata in prima linea nell’evoluzione dell’industria dell’animazione ed è la forza creativa dietro un’impressionante varietà di progetti, tra cui il nostro Big Mouth e The Midnight Gospel – ha dichiarato Mike Moon, responsabile dell’animazione per adulti di Netflix – Siamo entusiasti di espandere la nostra collaborazione con Chris, Shannon e l’intero team di Titmouse per continuare a sviluppare e produrre insieme animazioni sempre più originali.
Cinebrevi
Valiant Entertainment ha diffuso nei giorni scorsi la prima immagine e i dettagli relativi a Bloodshot: The Official Movie Novelization, il romanzo basato sul film con Vin Diesel, ora disponibile per la vendita.
Gavin Smith, che ha scritto il romanzo, è uno scrittore di successo e ha già scritto per properties come Crysis ed Elite.