Il 2024 di Disney e Warner Bros.
L’anno che ci siamo lasciati alle spalle è stato denso di luci e ombre per le due major, soprattutto per quanto riguarda i franchise basati sugli eroi a fumetti di Marvel e DC Comics. Se per Warner Bros. Discovery la stagione appena conclusasi è stata alquanto disastrosa, visti i risultati al di sotto delle aspettative di prodotti quali Shazam! Furia degli Dei e soprattutto The Flash, a cui si aggiunge una chiusura di 2023 decisamente sotto tono al box office con il sequel di Aquaman, per lo studios di Topolino le cose sono andate bene ma non benissimo, in quanto la Disney e la succursale cinematografica della Casa delle Idee hanno dovuto fare i conti in primis con la vicenda legale di Jonathan Majors, conclusasi con la condanna e il repentino licenziamento dell’attore, ma anche con una atmosfera negativa riguardante la nuova saga cinematografica in fase di preparazione. Non bisogna inoltre dimenticare il flop al box office di The Marvels, dovuto in parte allo sciopero degli attori che ha colpito Hollywood e a un indebolimento del box office negli ultimi mesi, che addetti al settore ritengono un problema legato al pubblico.
Il problema è: cosa sta succedendo al pubblico? – ha dichiarato un anonimo dirigente di uno studios preoccupato per il collasso dei film sui supereroi quest’anno a Deadline – Questi sono problemi molto più grandi per me: i fallimenti di quest’anno e oltre, uniti alla mancanza di originalità e al bisogno di novità che funzioni davvero. Il rischio è che stiamo annoiando il pubblico con le solite stronzate.
La particolarità della stagione cinematografica del 2024, che vede solo due film su personaggi tratti da fumetti in uscita da parte delle due principali major, ovvero il sequel di Joker e Deadpool 3, potrebbe essere di aiuto per richiamare l’interesse da parte degli spettatori, che paiono soffrire una mancanza di originalità da parte dell’industria di Hollywood.
Un sondaggio realizzato da National Research Group ha mostrato che il 69% degli spettatori desidera film più originali, mentre il 41% concorda sul fatto che i franchise cinematografici “stiano migliorando”, un dato in calo rispetto al 56% di febbraio 2022. Si registra anche un calo della convinzione che i franchise siano una “scelta più sicura su cui spendere soldi” e siano “da vedere nei cinema”. Questi dati probabilmente stanno creando una forte apprensione a Hollywood, visto che negli ultimi anni le major hanno basato il loro appuntamento al box office in gran parte unicamente sui franchise, e i due scioperi che hanno colpito l’industria non hanno di certo aiutato.
Il 2024 che si è aperto vedrà infatti un calendario delle uscite, almeno inizialmente, più debole rispetto allo scorso anno, proprio a causa degli scioperi e ai numerosi rinvii di importanti progetti previsti nei primi tre mesi dell’anno, come ad esempio Captain America: Brave New World recentemente rinviato al 2025. L’arrivo a febbraio sul grande schermo di Madame Web, ennesimo tentativo Sony di sfruttare l’universo di Spidey, potrebbe evidenziare ancora di più la percezione di stanchezza del pubblico evidenziata dai sondaggi, vista la non eccelsa qualità dei progetti Sony su personaggi Marvel.
Detto questo, non è detto che questo allarmismo possa essere confermato, almeno per quanto riguarda i due principali prodotti in uscita per Warner e Marvel Studios. Il sequel di Joker ha dalla sua quella di essere un progetto slegato dai numerosi giochini della continuity e un franchise diverso rispetto al solito, anche per il respiro autoriale che lo contraddistingue, mentre il terzo capitolo di Deadpool vedrà il ritorno di Hugh Jackman nel ruolo di Wolverine in un contesto atipico come quello delle atmosfere divertenti del folle mercenario interpretato da Ryan Reynolds.
Oltre a questo, è anche probabile che la debole connotazione del calendario possa decisamente aiutare questi due film a respirare in maniera autonoma senza il peso della cosiddetta “superhero fatigue”. L’uscita di Deadpool 3 in estate, dopo sei mesi di un box office a digiuno di supereroi (fatta eccezione per Madame Web), potrebbero stimolare il pubblico a scommettere sul prodotto, così come l’uscita di Joker: Folie à Deux a ottobre punta a ripetere l’exploit del primo capitolo, facendo leva sulla richiesta di film più originali e in un periodo in cui si apre
la stagione dei premi, con la possibilità di una anteprima anche a Venezia.
Tornando a una analisi più generale e guardando alla Warner, per la major guidata da David Zaslav questo è l’anno zero per i progetti DC Comics. In queste settimane inizieranno le riprese dell’atteso Superman: Legacy diretto da James Gunn che, anche se in uscita nel 2025, catalizzerà l’attenzione di molti. Già questo fattore sarà molto importante per vedere come la nuova dirigenza e soprattutto Gunn, saranno in grado di tenere alto l’interesse su questo film fino al prossimo anno, cosa non facile ma non per questo impossibile.
Il piccolo schermo senza super-eroi
Dopo varie stagioni monopolizzate da un netto sovraffollamento narrativo, il 2024 sarà l’anno in cui, per la prima volta, i supereroi non giocheranno un ruolo attivo sul piccolo schermo. A invertire il trend è stato proprio The CW, il network che aveva lanciato nel 2012 Arrow, il serial sull’eroe DC Comics interpretato da Stephen Amell che ha poi generato un vasto filone di spin-off riassumibili nel termine “Arrowverse“.
Dopo che nel 2022 Nexstar Media Group ha acquisito il 75% della società, fino ad allora di proprietà di Warner Bros. Television, la nuova dirigenza ha deciso per un netto cambiamento della programmazione dell’emittente, cosa che ha portato alla cancellazione anche di alcuni show non basati su personaggi a fumetti, nell’ottica di un controllo dei costi.
In questo quadro ci hanno messo lo zampino i due scioperi che hanno colpito Hollywood negli ultimi mesi, eventi che hanno spinto The CW a sopprimere definitivamente anche Superman & Lois, l’ultimo serial rimasto su un eroe DC Comics, definito troppo costoso e incapace di generare un guadagno per il network, a causa anche del fatto che l’app di The CW per alcune problematiche non risolte non riesce a trasmetterlo in streaming, trasformando quindi lo show in una “zavorra economica” per l’emittente.
È ancora lo streaming a giocare un ruolo primario per quanto riguarda i prodotti basati sugli eroi a fumetti. Il 2024 vedrà le varie piattaforme ospitare molti show Marvel e DC, anche se in maniera meno espansiva rispetto al passato, nel quadro di una rimodulazione (soprattutto in casa Marvel Studios) che punta più alla qualità e meno alla quantità. Il primo esempio di questa nuova strategia sarà certamente Echo, il cui debutto è atteso su Disney Plus tra pochi giorni, mentre resta al momento ignota la data di debutto dello spin-off su Agatha Harkness, ancora senza un titolo definitivo.
In casa DC Studios il debutto più atteso, che fornirà al pubblico un primo, sostanziale assaggio del DC Universe di James Gunn e Peter Safran, sarà la serie animata Creature Commandos, mentre sullo stesso versante dell’animazione saranno da tenere d’occhio in casa Disney X-Men ’97, Eyes of Wakanda e Friendly Neighborhood Spider-Man.
Tornando a progetti live-action, l’attesa è alta per The Penguin con Colin Farrell, spin-off di The Batman prodotto da Matt Reeves, mentre è da evidenziare come gli scioperi e i problemi in campo creativo abbiano probabilmente rinviato l’esordio di Daredevil: Born Again. In casa Marvel si punta comunque a Ironheart con Dominique Thorne dopo numerosi rinvii, show che riprende il personaggio di Riri Williams da Black Panther: Wakanda Forever e una scommessa per vedere se i collegamenti tra film e serie in streaming ancora funzionano, soprattutto dopo la debacle al box office di The Marvels, che puntava giocoforza sul legame tra il film e la serie Ms. Marvel con Iman Vellani.