È ormai appurato che buona parte dei fumetti di qualità letti oltreoceano è pubblicata non dai colossi Marvel e DC Comics, ma dalle piccole case editrici, come la Fantagraphics Books, la Drawn & Quarterly o, appunto, la Oni Press, editrice della serie di Queen & Country, della quale, grazie alla benemerita Magic Press, possiamo finalmente leggere il primo volume. Scrivo “finalmente” perché di questa serie di era sempre sentito dire un gran bene, e la lettura del volume ha in effetti rivelato un fumetto interessante e ben scritto, pur se non originalissimo.
La vicenda è incentrata su Tara Chase, ufficiale della sezione speciale dei servizi segreti inglesi con la qualifica di “Minder 2” (in pratica uno di quelli a cui toccano le operazioni più rischiose), che viene segretamente inviata in Kosovo con l’obiettivo di uccidere l’ex generale russo Igor Grogorovich Markovsky. La missione va a buon fine, ma il generale aveva molti “amici”, uno dei quali intende vendicarsi della sua morte, attaccando la sede dei servizi segreti e mettendo una taglia sulla testa di Tara.
La storia, dicevo, non è granché originale, né l’intreccio è particolarmente complicato e approfondito. E nasce il sospetto che la cosa sia voluta: Rucka più che sull’intreccio spionistico e sull’azione, lavora sulle atmosfere e sui personaggi, mostrandoci come essi reagiscono agli avvenimenti e come interagiscono tra di loro. Una discreta coralità quindi, e il personaggio al quale si dà più peso (e che finisce per essere il più simpatico al lettore) è Paul Crocker, il direttore della sezione Operazioni e “capo” dei Minder, che risulta essere molto più caratterizzato di Tara Chase, tanto da rubarle spesso la scena e da diventare, in definitiva, il vero protagonista. Crocker appare come un capo severo, irascibile e ligio al dovere, ma totalmente indisciplinato e tendente a far sempre di testa sua. Un personaggio abbastanza ambiguo, al quale Rucka affida alcune delle battute più gustose di tutto il volume (una per tutte: “Hai i baffi molto puliti per uno che bacia tanti culi.”). Gli altri personaggi appaiono interessanti, ambigui, ma in definitiva poco sviluppati, e spero che nei prossimi volumi siano sviluppati meglio, così come spero che siano sviluppate alcune tematiche qui solo accennate.
La storia ha comunque dalla sua un’ottima sceneggiatura: Rucka riesce benissimo a mantenere la tensione per tutte le 96 pagine, senza disdegnare di alleggerirla inserendo gustosi battibecchi tra i protagonisti. Va detto che i dialoghi sono uno dei punti di forza dell’autore, che nel giro di poche pagine passa da scambi di battute a discussioni fatte di frasi brevi e taglienti, piene di sottintesi. Anche lo storytelling è molto buono, e valgano come esempi la pagina della morte di Markovsky o la scena della discussione tra Angela Chang e Paul Crocker.
I disegni di Rolston sono poco dinamici e non abbastanza disinvolti, ma tutto sommato fin troppo buoni per un esordiente. Buona parte della colpa va all’inchiostrazione troppo “pesante”, almeno a giudicare dagli schizzi a matita pubblicati nelle ultime pagine del volume, più convincenti di molte tavole della storia. Buone le cover di Tim Sale.
In definitiva, questo volume non cambierà la vostra vita, ma vi farà trascorrere un’oretta in modo intelligente. Non fate troppo gli esigenti e dategli una possibilità.