“Parker Girls”: le spietate Charlie’s Angels di Terry Moore

“Parker Girls”: le spietate Charlie’s Angels di Terry Moore

Da Bao Publishing in omnibus la serie thriller di Terry Moore ambientata nell’universo di "Stranger in Paradise".
Parker girls cover

Terry Moore, insieme ad autori come Colleen Doran (A distant soil), Dave Sim (Cerebus), Matt Wagner (Grendel), Jeff Smith (Bone) e Stan Sakai (Usagi Yojimbo) ha fatto parte di quel gruppo di autori indipendenti che tra la fine degli anni ’80 e la metà degli anni ’90 del XX secolo ha fatto rinascere il fumetto autoprodotto americano, i cosiddetti indie comics.
La serie con cui Moore è diventato famoso presso il pubblico di lettori di fumetti è stata Strangers in Paradise (SiP) che si è sviluppata dal 1993 al 2007 lungo novanta numeri e che Bao ha pubblicato in maniera integrale in Italia, dopo una precedente storia editoriale piuttosto travagliata che, a partire dalla fine degli anni ’90, aveva visto il fumetto essere pubblicato da Castelvecchi, Macchia Nera, Lexy, Free Comics e Free Books.
Nata come serie imperniata attorno a una trama sentimentale con al centro due ragazze, Katina Katchoo Choovanski e Francine Peters, nel corso degli anni Strangers in Paradise aveva assunto connotati sempre più thriller e mistery, legati al passato di Katchoo.

Terry Moore non ha mai volutamente abbandonato l’universo di SiP, pur esplorando altri generi quali come l’horror con Rachel Rising e Serial e la fantascienza con Motor Girl, e a nove anni circa della conclusione della serie ha dato alle stampe Strangers in Paradise – 25 anni dopo, in cui riprende le sue protagoniste e le loro figlie a nove anni esatti di distanza da quando le aveva lasciate e imbastisce per loro una storia ricca di azione e sentimenti e che possiamo considerare una sorta di prova generale per Parker Girls.

Parker Girls è una miniserie in dieci albi pubblicata da Moore nel corso del 2022 e portata nelle librerie italiane da Bao in un volume omnibus a inizio 2025. È a tutti gli effetti un ulteriore seguito delle vicende di SiP con il personaggio di Katchoo protagonista assieme a un’altra serie di personaggi femminili, le cosiddette Ragazze Parker appunto.
Nel corso della seconda serie di SiP i lettori avevano fatto la conoscenza di Darcy Parker, boss criminale a capo delle Parker Girls, un gruppo tutto al femminile di spie specializzate nell’arte della seduzione. La donna proveniva dall’oscuro e torbido passato di Katchoo con la quale aveva anche avuto una breve relazione sentimentale.
Adesso a guidare l’organizzazione è Mary Beth Tambi Baker, sorellastra di Katchoo, che sembra aver dato una svolta morale alle Parker Girls, se non nei metodi quanto meno nei fini. E quando una delle sue ragazze, uscita dall’organizzazione per fare l’attrice e sposata a un multimiliardario tecnocrate viene ritrovata morta nell’oceano, l’intera squadra viene richiamata, compresa la stessa Katchoo, che ha già avuto a che fare nella sua adolescenza con il tecnocrate.

Parker girls 01

Parker Girls è un ulteriore capitolo della lunga saga di SiP. Lo è per i protagonisti e comprimari coinvolti – a partire da Katchoo, ma anche da Francine seppur in un ruolo molto defilato -, lo è per il genere che tiene insieme drama e thriller, con un forte accento sull’interazione tra personaggi e il forte impatto emotivo che da essa deriva e lo è, infine, per il cast quasi totalmente al femminile.

La capacità grafica e narrativa di Moore di rappresentare l’universo femminile in tutte le sue sfumature, da quelle più stereotipate a quelle più complesse e dirimenti, è straordinaria. Se pensiamo al fatto che l’autore ha iniziato a parlare in un fumetto più di trent’anni fa di questioni e argomenti oggi assolutamente contemporanei e al centro della discussione pubblica, con una onestà intellettuale e una sincerità delicata e spietata, il suo lavoro acquista ancora maggior valore.
Anche in Parker Girls tutta l’azione della trama passa attraverso i rapporti tra i personaggi, le loro interazioni che Moore esplica attraverso i dialoghi ma ancora di più attraverso le mimiche facciali e la recitazione dei corpi.

E qui arriviamo finalmente a concentrarsi sulla perizia grafica dell’autore che, come evidenziato in apertura, fa parte di quella cerchia di autori indie accomunati sì dal merito di aver fatto esplodere il panorama autoprodotto statunitense a fine XX secolo, ma anche dall’uso del bianco e nero come stile fumettistico di riferimento.
Moore è dotato di uno stile fortemente realista che contamina di influenze vagamente manga soprattutto nella mimica di volti e corpi e nella resa di occhi e sguardi, veri e propri specchi di sentimenti e stati d’animo dei personaggi e via privilegiata di accesso dei lettori per la comprensione psicologica degli stessi.
Il segno unisce una linea chiara estremamente pulita e luminosa all’uso del tratteggio e della mezzatinta per arricchire dettagli come particolari degli sfondi e, soprattutto, delle capigliature dei personaggi.

La griglia predilige il classicismo delle tre strisce in cui il numero delle vignette varia, toccando anche la struttura kyrbiana a quattro e quella mooriana a nove, ma il focus resta sempre sui protagonisti delle stesse. Sono “le ragazze di Moore” il centro della scena, che siano in primo piano o in piano americano; quelle ragazze che l’autore da sempre disegna con una grazia e un realismo che non rifuggono le oggettivazioni dei corpi reali per l’inutile ricerca di una bellezza astratta. Katchoo, Francine, Taby e le altre sono belle proprio perché mostrano i loro corpi – e i loro caratteri – pieni di difetti e cicatrici, fisiche e psicologiche.

Parker Girls è dunque un altro tassello narrativo nell’universo a fumetti creato da Moore, un altro regalo ai suoi lettori appassionati ma anche un buon punto di partenza per i neofiti o per chi si approccia per la prima volta all’autore, avendo ancora la fortuna di poter scoprire il mondo delle sue ragazze belle, spietate, dolci e problematiche.

Abbiamo parlato di:
Parker Girls omnibus
Terry Moore
Traduzione di Leonardo Favia
Bao Publishing, 2025
208 pagine, brossurato, bianco e nero – 21,00 €
ISBN: 9791256211111

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