L’editrice Round Robin, specializzata in romanzi a fumetti dedicati a fatti della cronaca e della politica, apre una nuova collana dedicata all’arte con questo fumetto dello sceneggiatore Giuseppe Cesaro e del disegnatore Giuseppe Guida. Questo primo volume della collana sfrutta la collaborazione con l’ANISA, l’associazione professionale di insegnanti di storia dell’arte, all’interno del progetto Arte&Balloons.
La prestigiosa copertina di Claudio Villa ci mostra Michelangelo nell’atto di guardare il suo capolavoro scultoreo, il Mosè (magari proprio per intimargli: “perché non parli?”), ma in realtà il fumetto tratta maggiormente del Michelangelo pittore, come reso evidente anche dallo spunto di partenza, ambientato ai giorni nostri: il giovane protagonista, Tommaso, è un writer che sogna di diventare uno street artist, ed è alla ricerca della “parete perfetta” nella sua Roma per creare il capolavoro che gli consenta di fare il salto di qualità (nell’introduzione, Irene Baldriga cita il graffitaro Moonman 157 che appare in Underworld di Don De Lillo).
Mentre si cimenta nell’impresa, Tommaso incontra un vecchio barbone avvolto da mistero e aura di sapienza che, come i lettori avranno intuito, non è altri che Michelangelo stesso. Poco dopo entra in scena Tommaso di Cavalieri, l’amico e amante di Michelangelo, che si fa mediatore della storia.
Esaurito questo pretesto introduttivo giovanilistico, la storia procede con una certa didascalica lentezza, con un netto prevalere dell’intento didattico su quello narrativo, dialoghi molti fitti, di lettura un po’ faticosa, e anche con qualche errore nella sequenzialità delle battute. Molti campi e controcampi dei due Tommasi sotto un ponte che discettano del maestro, a introdurre delle sequenze seppiate che riassumono le tappe salienti della vita e dell’opera michelangiolesca, e costituiscono la parte più interessante dell’opera.
L’impostazione di tavola privilegia la griglia all’italiana, su tre strip, variando a volte con tavole bipartite e qualche splash page nelle sequenze del passato, per sottolineare le scene più grandiose della vita dell’autore. Il segno di Guida ha una sua efficacia, sia nelle scene a colori del presente, sia in quelle del passato, rese con un piacevole acquerellato: buono lo studio sui volti in alcuni passaggi, mentre sono ridotti al minimo gli sfondi che, specie nella parte del passato, avrebbero valorizzato anche la valenza didattica che pare centrale nel fumetto.
Ancor più particolare, la scelta di non riprodurre mai i capolavori pittorici di Michelangelo, che fin dal titolo dovrebbero essere il centro della narrazione. Questo, ovviamente, da un lato sottrae il disegnatore a una sfida pericolosa: però dall’altro viene a mancare uno snodo cruciale dell’opera sia sotto il profilo artistico, sia sotto quello divulgativo.
La narrazione procede quindi incentrandosi sulle pure vicende biografiche di Michelangelo, ricongiungendosi solo nel finale – e in modo un po’ sbrigativo con la parte di cornice. Nel complesso, quindi, l’opera non appare del tutto soddisfacente, in particolare per il lettore che – conoscendo già queste vicende – sia interessato alla loro interpretazione più che al versante divulgativo.
Il fumetto tuttavia può funzionare sotto il profilo didattico, e la biografia del maestro del Rinascimento è riassunta in un modo che può essere efficace nel renderla più accessibile a un pubblico che ci si confronta per la prima volta.
Abbiamo parlato di:
La parete perfetta
Giuseppe Cesaro, Giuseppe Guida
Round Robin, 2017
104 pagine, brossurato, colori – 18,00 €
ISBN: 8898715862