Onofrio Catacchio immagina “Lo Spazio Bianco”

Onofrio Catacchio immagina “Lo Spazio Bianco”

Cos’è “lo spazio bianco”? Com'è possibile riempirlo? La risposta a queste domande è affidata in questa puntata a Onofrio Catacchio.

Quale concetto migliore per esaltare l’inventiva di un artista? Quale tema più liberamente interpretabile dello spazio bianco può esistere, a parte forse il suo opposto, l’oscurità?

Per questo abbiamo dato vita a uno spazio dove gli autori possano dare forma alle proprie idee e interpretazioni e, allo stesso tempo, a una piccola celebrazione del nostro sito, che intorno al concetto di “spazio bianco” è nato e che vedeva nel contorno vuoto delle vignette un non-luogo “dove i fumetti sono tutti uguali”.

Ospite di questa puntata è Onofrio Catacchio con la sua illustrazione “Primate”. Buona visione.

Primate

 “Le idee, all’inizio, rimbalzano nel vuoto.” Onofrio Catacchio

Onofrio Catacchio

Onofrio Catacchio è nato a Bari nel 1964, e nel capoluogo pugliese si diploma presso il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti. Esordisce nel 1987 su “Frigidaire”, con alcune storie brevi autoconclusive e come illustratore. Tre anni dopo, firma, per “Cyborg” (Star Comics), alcuni episodi del Cybernauta, un personaggio di sua creazione, e per “Nova Express” (Granata Press) due storie della serie “Stella Rossa”. Ancora per Granata Press, disegna una storia su testi dello scrittore Carlo Lucarelli, “Coliandro”, quindi, nel 1995, inizia a collaborare con il gruppo di autori di Nathan Never. Nel 2009, in team con Giuseppe Camuncoli, disegna “Dark Wolverine” e “Daken” per la Marvel, mentre, su testi di Luigi Bernardi, nel 2011 ha realizzato i disegni di “Fantomax” (Fandango/Coconino Press). Nel 2017 debutta come autore completo su le Storie (“La mano nera“, n°54 della collana) ed entra a far parte dei disegnatori del Mercurio Loi di Alessandro Bilotta. Insegna Arte del Fumetto nel Corso di Fumetto e Illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.


Foto di Fabio Rossini

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