Nicola Pesce Editore, dopo la prima edizione datata 2012, ha deciso di riportare in libreria e fumetteria, con una nuova edizione e una copertina inedita, Il nuovo romanzo di Dan Braun, l’opera che forse più di tutti ha fatto conoscere Davide La Rosa al grande pubblico.
Le tematiche affrontate nel libro sono le stesse che La Rosa trattava al tempo sul suo blog, dove venivano quasi ogni giorno pubblicate storie ricche di urticante sarcasmo e divertito cinismo che sono poi diventate il marchio di fabbrica dell’artista lombardo: la critica alla religione e alla sue contraddizioni, intrinseche e non, vero e proprio spauracchio che La Rosa attacca alle volte anche con una ferocia sprezzante dei più sensibili all’argomento; la pochezza culturale della televisione italiana, incarnata da personaggi noiosi, come il Roberto Giacobbo del libro; la popolazione italiana sempre più rincretinita e meritevole dei crudeli sfottò che l’autore le riserva.
Soprattutto l’attacco alla religione cattolica, protagonista anche di altri suoi lavori (Zombie Gay in Vaticano e Dio) ha sempre acceso molte discussioni sul web, contribuendo sicuramente ad alimentare l’interesse verso un prodotto che ha comunque il merito di strappare più di un sorriso, alle volte demenziale ma spesso ricco di sagacia e critica sociale.
La Rosa certamente non può e quasi sicuramente non mira a essere una voce generazionale, ma molti fan sono totalmente catturati dall’aura da castigatore che il disegnatore comasco si porta dietro: una vera e propria comunità segue da tempo La Rosa su social network e siti, a creare quel fandom tanto ben teorizzato nelle opere di Henry Jenkins.
Questo apre sicuramente la discussione sulla maturità di un pubblico – sulla rete e non – capace di seguire un autore più per le sue idee e per il suo modo di parlarne e trasmetterle, che per una reale artisticità di fondo.
In La Rosa il disegno, volutamente stilizzato, è mero passaporto per condividere i pensieri e gli scazzi di un giovane facente parte di una generazione che rischia di essere per sempre “giovane”. E sicuramente è metro di questa condivisione di vedute la fama e il seguito che La Rosa è riuscito a conquistare attorno alle sue opere, che non vengono assolutamente più guardate con occhio superficiale ma bensì analizzate e studiate.
A testimonianza di ciò, a chiudere il libro, già nella prima edizione, troviamo una postfazione di Daniele Barbieri, uno dei più importanti studiosi della nona arte in Italia, autore del seminale I Linguaggi del Fumetto, a oggi ancora uno trai più importanti e riuscito saggi sulla materia mai pubblicato in Italia.
Per capire Il Nuovo Romanzo di Dan Braun è forse più utile conoscere questo seguito mediatico piuttosto che la trama, all’insegna della battaglia tra zombie fascisti e comunisti e della caccia allo scoop di “Voyager” e della sua troupe in un paesino lombardo. La storia difatti è quasi un riempitivo tra una battutaccia e l’altra, alcune divertenti altre meno, ma sempre pensate, sempre con una punta acida. Ed è proprio quello che il fandom si è sempre aspettato da La Rosa.
Proprio Barbieri, nella sua riflessione a fondo libro, sintetizza molto bene la capacità più riuscita dell’autore e ciò che i suoi lettori cercano:
“La Rosa ti sorprende, perché la sua competenza sulla stupidità mediatica è superiore alla tua, e se tu immagini una soluzione scema, lui ne sa trovare una ancora più scema”.
Abbiamo parlato di:
Il Nuovo Romanzo di Dan Braun
Davide La Rosa
Nicola Pesce Editore, 2016 (seconda edizione)
144 pagine, brossurato, bianco e nero – 9,90€
ISBN 9788897141808