Mentre infuria una tempesta, in una villa circondata da un enorme parco, un eterogeneo gruppo di personaggi viene richiamato a riunirsi da un una volontà superiore, da una forza misteriosa per trovarsi al cospetto di un artista sconosciuto in stato di morte apparente.
Inizia così Lontano Lontano, il nuovo lavoro di Sebastiano Vilella, autore colto e navigato le cui radici artistiche si spingono fino a Eureka di Alfredo Castelli e Silver e alla la fucina ardente e irrequieta di Frigidaire.
È un libro particolare, a tratti enigmatico, ermetico, sorretto da una narrazione diretta negli scambi quanto onirica nel suo svolgimento e che rispecchia l’anima e lo sviluppo della storia, mai veramente confinata in una dimensione che possiamo affermare essere reale.
Non è forse un caso che al capezzale dell’autore morente (o dormiente?) si ritrovino imprigionati alcuni dei più famosi protagonisti creati e raccontati nella lunga carriera fumettistica di Vilella: Il Mitico operaio Pietro Sartorio, Il Commissario Italo Grimaldi, artisti reali come Erik Satie e Giorgio De Chirico, oppure la scatenata rivisitazione di una nota villain disneiana.
Personaggi e vibrazioni distanti che intrecciano le loro storie e le loro quotidianità prima in uno scontro di narrazioni all’apparenza impossibili da superare, ma poi unite per cercare di ridestare l’uomo silente della villa e con esso il suo estro artistico, in una vicenda che pagina dopo pagina sembra aggiungere tasselli e improvvisamente sembra girare, funzionare dopo lo spaesamento iniziale che il lettore deve affrontare.
In modo simile il lettore rimane stordito e ammaliato dai tanti registri grafici utilizzati a iniziare dalla magnifica tempesta espressionista che scuote alberi e cieli, che sferza le tante anime che affollano la costruzione semiabbandonata. Dal tratteggio cupo e curato alla linea più pulita che va a costruire protagonisti mai così diversi, riuscendo a introdurli anche a chi non ne ha mai letto o sentito parlare, un tratto in cui riverberano echi e omaggi a Egon Schiele, De Chirico e forse più di tutti a Caspar David Friedrich.
Lontano Lontano è un’opera introspettiva, probabilmente non per tutti i palati, quasi un rito di passaggio in cui Sebastiano Vilella sembra voler riunire i suoi personaggi cardine, quelli che hanno segnato una vita di lavoro, i suoi pensieri e le sue idee. E una volta riuniti sono loro ad accorrere in soccorso del loro creatore per riavviare nuovi processi creativi dopo un periodo di stasi, uno spaesamento umano che forse combacia con il cambio di editore. Il sereno dopo la tempesta.
Un volume pervaso da un forte senso di malinconia, di gratitudine, di volontà di rimettersi in gioco e che forse potrà risultare indigesto al lettore occasionale o che non si è mai confrontato con la poetica dell’artista. Un volume mai accondiscendete, che non si piega a logiche commerciali o letture semplici, che non tradisce l’animo autoriale di una delle voci fumettistiche più longeve e caratteristiche del nostro panorama.
Abbiamo parlato di:
Lontano Lontano
Sebastiano Vilella
Edizioni NPE, 2023
144 pagine, cartonato, colori – 22,50 €
ISBN: 9788836271887