Lök Zine #6: il fumetto underground ha fame!

Lök Zine #6: il fumetto underground ha fame!

Il sesto numero della rivista autoprodotta Lök Zine è un lavoro stilisticamente variegato ma concettualmente solido che ruota attorno al concetto di "fame".

LokzineIl concetto di fame è qualcosa che va al di là della semplice necessità di nutrire il nostro corpo, come argomenta Chiara Faggiano nell’introduzione del nuovo numero della rivista Lök Zine. La fame è una necessità, un desiderio che richiede appagamento continuo e che ci spinge in territori inesplorati, che ci porta ad assumerci rischi e a buttarci in nuove avventure. È proprio  “Hunger/Fame” il titolo di questo sesto numero del periodico, una necessità che ha spinto la redazione a scovare nuove storie e autori grazie a un bando tradotto in quattro lingue aperto a illustratori e fumettisti da tutto il mondo.

La fame rappresentata dagli autori scelti è un’esigenza che nasce dal nostro tempo, dai continui bisogni e dalle continue ossessioni che ci spingono a competere con gli altri, a consumare per sentirci soddisfatti, salvo poi ritrovarci vuoti e frustrati una volta raggiunto un obiettivo pronti a lanciarci verso la appagamento di un altro bisogno momentaneo, spesso imposto dal mondo che ci circonda e non da una reale necessità.
Ogni artista offre un punto di vista peculiare sul tema, talvolta stravagante, talvolta criptico e spiazzante, ognuno specchio della società moderna.

Tra gli autori internazionali spicca sicuramente Box Brown, grazie a una storia bizzarra che coniuga la fame culinaria con quella di conoscenza e avventura di un peculiare ricercatore, narrata attraverso uno stile cartoonesco e minimale al contempo, che esalta l’assurdità della vicenda seguendo le peripezie del protagonista fino all’amaro finale.Lokzine1
Bizzarria e paradossalità legano tra loro le migliori storie della rivista, come quella dello statunitense Aaron Withaker, autore già presente nel quinto numero dell’antologico, che trasporta i lettori su un pianeta abitato da una stampante 3D parlante e un uomo solo, annoiato e desideroso di nuove esperienze, oppure quella dell’italiano Lorenzo Mò che spiazza il lettore grazie alla contrapposizione tra stile “retrò”, ispirato alle strisce statunitensi degli anni ‘20-‘30, e contenuti morbosi e inquietanti.
Inquietudine che scorre anche nel racconto di Fabio Cesaratto, che opera un ribaltamento delle normali consuetudini sociali in una storia ambientata in un paesaggio post-atomico dalle atmosfere sfumate e lugubri, in cui si muovono figure deformate.
A riportare a situazioni più terrene e quotidiane ci pensa Salvatore Giommaresi: grazie a uno stile essenziale e delicato, l’autore narra la storia di una coppia che, in cerca di avventure, si scopre in realtà meno affamata, troppo sazia della comoda esistenza di ogni giorno.

Seguendo l’esempio di molte riviste sia internazionali sia nazionali (come Rivista Canicola), anche Lök Zine propone il connubio tra fumetto e illustrazione, partendo dalla copertina di Matteo Farinella (al quale è dedicata anche un’intervista), passando per gli interessanti lavori di Giulio Buonasera (la cui sintesi ricorda quadri Cubisti e Futuristi) e Dominic Kesterton, attraverso il caleidoscopico Lasciami nutrire del mio mondo di Elisa Caroli , fino ad arrivare alla potenza espressiva di Gabriel Goès, che in una sequenza di quattro disegni mette in mostra l’esasperazione della fame che diventa ingordigia infinita, espressione bulimica della ricerca di potere e di stimoli estremi  che non sembrano portare a nessun reale appagamento. A queste opere si aggiungono i lavori di Isabella Bersellini e Davor Gromilović, più complessi da comprendere ma forse anche più avulsi dal contesto narrativo.
Nonostante queste ultime illustrazioni spezzino un po’ il ritmo logico e di racconto del volume, il risultato finale appare comunque ben bilanciato e concettualmente solido, riuscendo a coniugare bene stili molto diversi e personali, dando a ogni artista il giusto spazio per rappresentare la propria idea di “fame” e offrire spunti e visioni ai lettori, anche quelli più affamati di stranezze.

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Il sesto numero di Lök Zine attesta quindi la rivista come un’interessante antologia, in possesso di qualità che le permettano di affrontare il denso e stimolante mercato internazionale.

Abbiamo parlato di:
Lök Zine #6 – Fame/Hunger
AAVV
Autoproduzione – 2015
60 pagine, spillato, bianco e nero – 6 €

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