La seconda parte dell’Isola del tesoro coincide con il momento della disillusione per Jim Topkins, che scopre la vera natura di Long Pete Silver, il quale porta a termine l’ammutinamento programmato con la ciurma.
La trama è nota pressoché a tutti, ma l’abilità di Teresa Radice sta nel buon uso del cast, che presta le proprie caratteristiche per rendere al meglio il personaggio interpretato. Il protagonista si riconferma adatto al ruolo: un Topolino così giovanile ed entusiasta non si vede tanto spesso, e la sceneggiatrice coglie l’occasione per caratterizzarlo in modo calzante, rispettando gli elementi caratteriali di Jim Hawkins.
La Radice conferisce al suo Long John Silver/Gambadilegno il giusto mix di pericolosità e bonarietà, che ben si adattano alla figura di questo pirata. Alla riuscita di questa interpretazione contribuisce largamente Stefano Turconi, che tratteggia Silver in modo che risulti naturale nelle sue “due facce”: l’artista gioca molto sulla corporatura del personaggio, che si presta tanto ad atteggiamenti gioviali quanto a comportamenti minacciosi, modificando postura e sguardo.
Esordisce anche la versione disneyana di Ben Gunn, interpretata da Pippo: i due autori fanno un ottimo lavoro sul loro Ben Goof, tratteggiandolo come un allegro selvaggio bipolare che, nella sua apparente sconclusionatezza, aiuta in modo significativo Jim. Anche graficamente il personaggio appare bizzarro e simpatico, creando così un altro elemento che rende significativa la storia.
Abbiamo parlato di:
L’isola del tesoro: secondo tempo
Teresa Radice, Stefano Turconi
Disney-Panini Comics – Topolino #3095, 18 marzo 2015
31 pagine, brossurato, colori – € 2,50
ISSN: 9 771120 611001 53095