“Sotto” di Leela Corman: destini incrociati nella New York di inizio Novecento

“Sotto” di Leela Corman: destini incrociati nella New York di inizio Novecento

La storia di due sorelle, Fanya ed Esther, dall'infanzia all'età adulta. "Sotto" di Leela Corman trasporta in un vortice emozionale indimenticabile, e appassiona a ogni rilettura.

Sotto, Leela Corman1909, comunità ebraica, Lower East Side, New York.
La piccola Fanya è al mercato quando una donna si accascia per strada, gli abiti macchiati da un’emorragia: sgomenta, su ordine della madre, va a cercare Bronia, la “dottoressa delle donne”. La bambina rimane molto impressionata dall’avvenimento, tanto che lo racconta più volte: sia all’amico di schermaglie Sal che, una volta a casa, alla sorella Esther. Non riesce neppure ad addormentarsi, a causa delle rappresentazioni immaginarie di quell’aborto autoindotto, per quel sangue che “usciva da sotto”, spiegato da sua madre senza troppi giri di parole.
Questo l’episodio con cui si apre il racconto, determinante per le protagoniste, le cui vite vengono segnate dalla presenza di quella dottoressa di cui non capivano il mestiere.

Sotto, Leela Corman, p. 12
Fanya alla ricerca di Bronia.

Sotto di Leela Corman racconta la storia delle due sorelle Fanya ed Esther, dall’infanzia all’età adulta.
Il naso adunco pronunciato in modo leggermente diverso, gli stessi capelli neri corvini e una grande dolcezza e spensieratezza negli occhi. Un neo sulla guancia sinistra – perfetto simbolo dell’indole vezzosa – distingue Esther, affascinata dalla danza, dal teatro, dai bei vestiti e dai gioielli, da Fanya, desiderosa di conoscenza, molto acuta e innamorata di Sal.
Ogni sera le ritroviamo nello stesso letto a condividere riflessioni e timori sulla vita; le vediamo crescere, e, per via delle diverse scelte di vita, leggiamo le loro parole farsi più aspre, i dialoghi più stringati.

La narrazione della vita quotidiana delle ragazze, i gesti ingenui e spensierati – così come ingenue sono le domande su termini e imprecazioni yiddish sconosciute – l’impegno domestico, la cura della sorella minore Feigl e l’amore per il poco tempo passato con il padre fanno sì che il lettore si affezioni immediatamente ai personaggi, sospendendo il giudizio sulle loro vite adulte.

Sotto, Leela Corman, p. 122
Fanya ed Esther: provocazioni.

Esther infatti inizia a lavorare nel bordello di Miss Lucille, e dopo qualche anno sfonda nel mondo dello spettacolo, grazie all’aiuto del signor Meyer, uno dei suoi clienti fissi più premurosi e in seguito suo agente.
Fanya diventa invece assistente di Bronia, lavorando però in maniera meno ottusa e moralista, con una reale attenzione alle esigenze delle sue pazienti; nonostante la sua competenza in tema di contraccezione, però, rimane incinta di Sal, di cui è divenuta l’amante: non ha voluto sposarlo per via delle sue convinzioni femministe.

Fanya discute con Bronia dell'educazione delle pazienti alla pianificazione famigliare.
Fanya discute con Bronia dell’educazione delle pazienti alla pianificazione famigliare.

Per quanto diverse, le strade delle due ragazze sono caratterizzate da figure simili, ovvero Bronia e Miss Lucille: donne forti e dittatoriali che sembrano prenderle sotto la propria ala protettrice intuendone il talento, ma che al tempo stesso si impongono su di loro tentando di annientarne l’individualità.

Le tavole in bianco e nero di Leela Corman si articolano su un multiquadro ben suddiviso sulla pagina, che cadenza il ritmo dell’azione invogliando a procedere nella lettura.
Le inquadrature dal taglio cinematografico donano dinamismo al racconto, e talvolta l’autrice sceglie di rappresentare a tutta pagina dei particolari scontornati, in una forma quasi sempre ovale: quasi un occhio di bue che si allarga e si stringe sulla scena, una sorta di sipario che si apre o si chiude rallentando il ritmo, facendo soffermare o anticipando (foreshadowing) in maniera simbolica alcuni passaggi della storia.

Lo stile della Corman è molto sensuale, le fisionomie del ghetto ben caratterizzate, gli ambienti rappresentati in maniera più o meno particolareggiata in base al focus narrativo.

Un esempio di foreshadowing
Un esempio di foreshadowing

Il lettore si cala completamente nelle atmosfere e nei contesti, grazie anche alle espressioni yiddish del parlato (tradotte in calce al libro) e l’assenza di didascalie: fruiamo le vite dei protagonisti in maniera diretta, solo attraverso i loro dialoghi, senza alcuna mediazione.
I personaggi a tratti sono grotteschi, grossolani nel modo di porsi, ma sempre intensi, consapevoli delle loro vite talvolta miserabili, sconvolte da un’esistenza che talvolta si avvicina alla mera sopravvivenza.

Sotto, Leela Corman, p. 204
Ritorno alla leggerezza.

I genitori delle ragazze sono agli antipodi: la madre, burbera e manesca, con il suo lavoro mantiene l’intera famiglia – arrotondando a suo modo – e non si fa problemi a umiliare il marito, padre dolce e attento che purtroppo vediamo quasi sempre al bar, intento a bere per cercare di dimenticare un passato che scopriamo essere segnato da una tremenda tragedia famigliare.

Il libro si chiude con l’immagine delle due bambine sorridenti, ilari, intente a burlarsi di un passante; una rappresentazione che ci fa ritornare all’atmosfera dell’incipit della storia, e che ci fa commuovere di fronte alla consapevolezza di destini fino all’ultima pagina incrociati, interdipendenti e melodrammatici.

Leela Corman è un’illustratrice, fumettista e danzatrice del ventre. Si è formata al Massachussets College of Art. Ha iniziato la sua carriera con il minicomic autopubblicato Flimflam e nel 1999 ha vinto uno Xeric Grant per la sua prima graphic novel Queen’s Day. Sotto (Unterzakhn) è stato nominato per la L.A. Times Book Award, gli Eisner Award e Le Prix Artemisia (Francia). È stato tradotto in francese, spagnolo, svedese e olandese, nel 2013 ha vinto il concorso Millepages. Nel 2014 il fumetto Yahrzeit ha vinto una medaglia d’argento della Society of Illustrators.

Abbiamo parlato di:
Sotto
Leela Corman
Traduzione di Martina Bodria
HOP edizioni, 2015
208 pagine, brossurato, bianco e nero – 18,00 €
Codice ISBN: 978-88-97698-16-6

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