“Le Guerriere della Valle”, un’avventura tra destino, femminismo e tradizioni tribali

“Le Guerriere della Valle”, un’avventura tra destino, femminismo e tradizioni tribali

"Le Guerriere della Valle" narra l’odissea di una giovane eroina in un universo fantasy medievale ispirato alle antiche leggende celtiche.

Le guerriere della valle-posterIn un villaggio celtico senza nome quasi tutti gli uomini sono stati chiamati al fronte per combattere una guerra di cui non si sa nulla. Dieci anni dopo nessuno è ancora tornato e le loro famiglie hanno dovuto adattarsi alla situazione e organizzandosi al meglio delle proprie possibilità. Con pochi uomini rimasti – tra anziani, bambini e qualche adulto – le donne hanno preso le redini del villaggio, instaurando una struttura matriarcale condivisa e soprattutto un ordine di guerriere a protezione della valle. La giovanissima Molly si appresta a entrare nei ranghi insieme alle sue amiche, iniziando un lungo addestramento nell’arte della guerra e del combattimento che la porterà a intraprendere diverse missioni, entrando in contatto con creature misteriose e viaggiando verso terre lontane.

Lo sceneggiatore Jonathan Garnier e la disegnatrice Amélie Fléchais hanno realizzato un’ariosa saga medievale, con elementi fantasy ed esistenziali ben delineati in una narrazione suggestiva, strutturata con molta attenzione ed equilibrio.
In maniera naturale e accurata Le Guerriere della Valle esprime concetti importanti come destino e responsabilità, onore e dovere, legami parentali e appartenenza a una collettività dove tutti sono chiamati a dare il proprio apporto. Sono presenti anche riflessioni sulla ricerca del proprio posto nel mondo, fonte di ambizione per alcuni (ad esempio Molly) e di frustrazione per altri (soprattutto gli uomini rimasti nel villaggio).

La scrittura di Garnier rivela fin da subito una direzione precisa, costruendo una trama briosa e al tempo stesso epica che alterna momenti drammatici ad altri di azione, con colpi di scena e momenti di umorismo. Il personaggio di Molly viene usato come chiave di volta per un racconto di stampo corale incentrato sulla realtà di una piccola comunità, con numerosi dettagli (su quotidianità, abitanti e interrelazioni amicali e familiari) che contribuiscono ad arricchire il contesto della storia.

Le guerriere della valle-doppia_pagina

La disegnatrice Amélie Fléchais ha un tratto apparentemente sintetico, realizzando un character design dei personaggi all’apparenza basico, ma che invece rivela una grande attenzione per i dettagli. Vengono riprodotti abiti, utensili e scenari esterni e interni con cura certosina, impostando anche la recitazione del cast con una larga gamma espressiva che fornisce spessore emotivo e caratteriale in ogni singola sequenza. Nulla è lasciato al caso e, in linea con la sceneggiatura, ogni tavola è frutto di un lavoro attentamente calibrato, con un’ottima regia che offre una grande varietà di inquadrature e prospettive, tra primi piani, campi medi, lunghi e controcampi.
Il tratto della Fléchais si evolve poi costantemente di capitolo in capitolo, arricchendosi di particolari che impreziosiscono le tavole, realizzate con un’impronta progressivamente sempre più marcata e realistica che rende la lettura variegata e stimolante.

Vincitore di numerosi premi in patria,  è un gioiello grafico-narrativo solo in apparenza rivolto a lettori tra gli 8 e i 12 anni, ma in realtà adatto a tutte le età: un’avventura esistenziale che celebra la famiglia, l’amicizia e la crescita personale in maniera non scontata.

Abbiamo parlato di:
Le Guerriere della Valle
Jonathan Garnier, Amélie Fléchais
Traduzione di Stefano Andrea Cresti
Tunué, 2022
312 pagine, cartonato, colori – 29,00€
ISBN: 9788867903207

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