Cinque mesi dopo le accuse rivolte dall’attore Ray Fisher al regista Joss Whedon, per presunti comportamenti tossici sul set di Justice League, WarnerMedia ha annunciato di avere concluso l’indagine.
L’indagine di Warner Media sul film Justice League si è conclusa ed è stata intrapresa un’azione correttiva – ha dichiarato WarnerMedia in un comunicato, senza fornire ulteriori dettagli sulle azioni che sono state intraprese.
Lo scorso 1 luglio, attraverso il suo account Twitter, Fisher aveva parlato di un clima di abusi e prepotenze sul set della pellicola DC Comics da parte di Whedon, che sarebbe stato agevolato dai produttori Geoff Johns e Jon Berg. I tre non hanno mai commentato pubblicamente la vicenda.
Lo scorso 4 settembre, quando la Warner aveva iniziato le indagini, era stato diffuso un comunicato in cui si sottolineava la mancata cooperazione di Fisher, il quale ha negato la cosa. Nel frattempo, l’attore ha ripreso il ruolo di Cyborg nelle scene aggiuntive per la Snyder-Cut di Justice League.