John Hays – Non il solito western

John Hays – Non il solito western

In edicola una versione “remastered” del John Hays di Michele Monteleone, Stefano Marsiglia e Fabrizio Des Dorides.

11858-john-haysL’Editoriale Cosmo porta in edicola la versione revisionata e ampliata (con 14 pagine in più rispetto alla prima) di “John Hays – Brutti Sporchi e Cattivi” di Michele Monteleone, Stefano Marsiglia e Fabrizio Des Dorides, già uscito per l’etichetta indipendente Villain Comics nel 2009.

Nel Texas del 1839, John Coffe Hays ed i suoi ranger stringono un’improbabile alleanza con i loro più acerrimi nemici per poter tendere un agguato alla banda di Comanche “House of de Sol”. Quello che i due gruppi non sanno è che questi indiani sono più di quello che sembrano.

Pare che una delle regole della critica cinematografica dica che basti vedere il “primo rullodi un film, ergo i primi undici minuti, per capire se sia bello o brutto e dove vuole andare a parare. A giudicare dalle prime tavole, si direbbe che gli autori siano perfettamente coscienti di questa regola e che ci tengano a mostrare immediatamente cosa sia John Hays.
Anzi, innanzitutto ci tengono a sottolineare cosa non è. Perché quando un lettore di fumetti italiano prende in mano un albo western, brossurato, in bianco e nero non può fare a meno di pensare ad una cosa: Tex. Ecco, la prima tavola di JH dice: “questo non è Tex. Non che sia un male essere Tex, tutt’altro, ma questo è un’altra cosa

John Heys

Vignette che rompono una gabbia già poco rigida, profondità di campo degna dei migliori fumetti di supereroi, tratto sporco e tanto tanto nero proiettano subito il lettore all’interno dell’azione. Le pagine successive, fatte di vignette dal taglio cinematografico e inquadrature strette, chiariscono ancora di più quale sia il linguaggio di riferimento: è il western di Sergio Leone, quindi il cinema di Kurosawa e, per proprietà transitiva, l’opera omnia di Frank Miller. C’è anche un evidente debito nei confronti del Rodriguez di “Dal tramonto all’alba”, ma questo lo si scopre solo più avanti nell’albo.

11239363_538453586309676_2120359746261364439_nAnche i protagonisti differiscono da quanto il classico fumetto d’avventura all’italiana ci ha abituato: non sono degli eroi e nemmeno degli anti-eroi “alla Punitore”. No. Sono Cattivi. Brutti, Sporchi e Cattivi. Non credo sia un caso che i tre autori siano poi finiti a raccontare le gesta di Battaglia, il vampiro cattiverrimo creato da Recchioni & Leomacs.

Dopo un’introduzione così efficace e ben realizzata, il racconto procede ad un ritmo serrato che bilancia sapientemente la narrazione delle vicende presenti con l’uso dei flashback (e in un caso anche con un flashback all’interno di un altro flashback).

Si vede che c’è tanta voglia di sperimentare, di azzardare, e spesso l’effetto è azzeccato (tipo la bella doppia tavola di pag. 46/47), sebbene si incappi in qualche scelta che penalizza la fruibilità e la fluidità della lettura. Non sempre i personaggi sono facilmente riconoscibili e distinguibili fra di loro e ciò, in un contesto di continui flashback, può essere disorientante.

Il tutto funziona comunque bene e lascia il lettore con la voglia di leggere altre storie di gente Brutta, Sporca e Cattiva.

Abbiamo parlato di:
Cosmo Noir #5 – Brutti, sporchi e cattivi #0
di Michele Monteleone, Stefano Marsiglia e Fabrizio Des Dorides
Editoriale Cosmo, Settembre 2015
96 pagine, bianco e nero, brossurato – 3.50 €
ISBN: 9788869111907

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