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Otto Gabos: restyling Mazinga Z

23 Marzo 2012
Il bello nel preparare questo speciale è stato certamente scoprire la risposta di esperti e autori, l'entusiasmo e la professionalità che caratterizzano anche un impegno "extra" come questo. E il bello era anche non sapere di preciso cosa aspettarci. Otto Gabos ci ha stupiti con qualcosa di più di un'illustrazione: scopritela anche voi.
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Mario Rivelli, in arte Otto Gabos (Cagliari, 1962), si laurea al DAMS con Antonio Faeti e da allora vive e lavora a Bologna. Fumettista e illustratore, vanta una ormai ventennale carriera durante la quale collabora con Mondatori, Einaudi, Zanichelli, Giunti, Kappa Edizioni, Rizzoli e molti altri. Tra i suoi ultimi lavori a fumetti, “Esperanto” (Black Velvet, 2009), “Sarti Antonio, come cavare un ragno dal buco” (Leonardo Publishing, 2010, su testi di Loriano Macchiavelli), “La giustizia siamo noi” (Rizzoli, 2010, testi di Pino Cacucci). I suoi ritrovi nel web sono www.ottogabos.com e radioherzberg.blogspot.it

 

 

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Otto Gabos

Otto Gabos

(Collaboratore esterno) L'attività di Otto Gabos (alias Mario Rivelli) si muove tra fumetto, illustrazione e didattica, nutrendosi di tutti gli stimoli (soprattutto musicali) che lo circondano. Nella sua ormai più che ventennale carriera ha lavorato per numerose riviste, illustrato libri e fatto parte di alcuni tra i più importanti movimenti del fumetto. Dopo aver esordito su Tempi supplementari e aver collaborato con Frigidaire e Dolce Vita, è tra i fondatori della rivista Fuego. Ha collaborato tra gli altri con Pino Cacucci, Gloria Corica, Massimo Semerano, Menotti, Loriano Macchiavelli, e adattato romanzi di J. Joffo e R. Perrone. Ha pubblicato per Black Velvet, Kappa Edizioni, Rizzoli BUR, Giunti Junior, Edizioni San Paolo, Rizzoli Lizard e molti altri. Per L'Unione Sarda realizza alcuni volumi della collana “Storia della Sardegna a fumetti”. Insegna con orgoglio e passione Arte del Fumetto e Scrittura Creativa all'Accademia di Belle Arti di Bologna.

3 Comments Commenta:

  1. Impagabile! Molto divertente! Anche la pronuncia sballata, dicevamo tutti “Aniba”! Ricordo anche che in Jeeg nella sigla pensavo dicesse “Vola da lapidi blu” (idem con cose tipo “raggio missile”…). La macchina del caffè: geniale. Mazinga (punto?) G mi ricorda in modo inquietante Borat… applausi per Otto Gabos!

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