Il finale di Agent Carter e i nuovi giocattoli ispirati ai cinecomics

Il finale di Agent Carter e i nuovi giocattoli ispirati ai cinecomics

In questa puntata l'emozionante finale di "Agent Carter", una vasta occhiata al rapporto tra mondo dei giocattoli e i film tratti dai fumetti, l'esordio alla regia di Arrow dell'attore Gregory Smith e il merchandise del film dei Peanuts.

Agent Carter

Con la conclusione, avvenuta nei giorni scorsi, della prima stagione di Agent Carter, per i produttori del serial è il momento di guardare al futuro e a una possibile seconda stagione che continui a narrare le avventure di Peggy Carter (Hayley Atwell).
In numerose interviste concesse proprio a ridosso della trasmissione di “Valediction”, l’avvincente season finale, le showrunners Tara Butters e Michele Fazekas hanno avuto modo di parlare del futuro del serial, e quante storie ancora rimangono da narrare, in attesa di un rinnovo per una seconda stagione.

Penso che che ci sia una certa conclusione per Peggy, a livello personale. C’è anche una conclusione della minaccia immediata che avevano di fronte. Ma abbiamo lasciato spazio per altre cose che accadranno. Il che non vuol dire che nelle stagioni future sfrutteremo quella particolare storia. La cosa particolare di questo show è il modo in cui è stato concepito, ovvero che ci sono molte strade che possiamo percorrere che non sono collegate a qualcosa. Ma ci sono sicuramente dei piccoli fili là fuori che non sono ancora stati legati tra di loro – ha dichiarato la Fazekas a TvGuide.

Uno degli elementi principali del season finale è stata l’apparizione di Howard Stark (Dominic Cooper) e il ruolo giocato nell’episodio, cosa questa sottolineata molto dalle due showrunners.

Svolge un ruolo molto grande nel finale. Si tratta di un nuovo lato di Howard che non avevamo visto nello show, perché nutre un forte senso di colpa per il suo coinvolgimento in questa minaccia che ognuno si trova ad affrontare. Quindi è un po’ più vulnerabile… Ma allo stesso tempo, è ancora un mascalzone. Un egocentrico. Ma ha un paio di scene veramente belle ed emotive che ho amato vedere interpretate da Dominic Cooper. Penso che sia stato bravissimo – ha sottolineato la Fazekas.

Penso che Howard sia Howard e che abbia dei momenti emozionanti e alla fine della puntata sei sicuro che sta ancora progettando di distruggere tutte le sue armi e fare in modo che certe cose non siano a portata di mano del governo – ha invece aggiunto la Butters parlando a CBR.

Per quanto riguarda invece il personaggio di Dottie Underwood, interpretato da Bridget Regan, e dello scontro finale con Peggy, le due showrunners hanno descritto il fatto che le due donne utilizzino metodi di lotta molto differenti, cosa che però in un certo senso fornisce alla fine un vantaggio all’eroina del serial.

Beh, lei [Peggy ndr] usa le stesse competenze che ha usato anche con gli uomini nella sua vita e ad un certo punto Dottie la sottovaluta. Lei non sta mantenendo la sua guardia alta con Peggy tutto il tempo perché ha la capacità di trovare la tua debolezza e usarla contro di lei. Una delle cose principali, quando abbiamo parlato con il coordinatore degli stunt, è stato che volevamo che entrambe avessero due stili molto diversi. Dottie di fatto è nata e cresciuta così; lei è un assassina – ha spiegato la Butters.

Ma lei ha un background come ballerina, anche. C’è una coreografia nel modo in cui combatte, mentre Peggy è come una combattente di strada – ha aggiunto la Fazekas – Peggy utilizza tutto quello che può raggiungere. Quindi, in questa lotta, prende una sciarpa e tu pensi “Ha un coltello in mano che ci fai con una sciarpa?” Ma Peggy è effettivamente in grado di usarla in maniera veramente efficace.
Mi piace contrapporre questa lotta a quella vista nella puntata 6 [“A Sin to Err“, la scena nel bar – ndr], che mi è piaciuta molto. Lei non viene mai colpita. Quei ragazzi non credevano che lei avrebbe mai potuto vincere una battaglia, e indovinate un po’, ha preso a calci nel sedere tutta la città. Quindi, in questa lotta, penso che sia stato importante vedere che lei sta per essere colpita, che sta per farsi male. È un tipo molto diverso di lotta. È piuttosto brutale.

L’industria del giocattolo e i film sui fumetti

Come ha dimostrato la International Toy Fair, svoltasi a New York tra il 14 e il 17 febbraio, l’industria del giocattolo è una delle parti più importanti per la promozione di una pellicola, capace di smuovere grazie al merchandising e ai contratti di licenza, un fatturato enorme che va a rimpinguare le casse delle major cinematografiche.
Il 2015 non sarà da meno, visto che, come sostenuto da numerosi addetti ai lavori, tra cui Marty Brochstein, SVP della International Licensing Industry Merchandisers’ Association, i prodotti che includono abbigliamento, elettronica, e altre merci oltre a giocattoli, hanno portato a cifre come i 51,44 miliardi dollari in vendite al dettaglio nel 2013, solo per fare un esempio.
La grande protagonista di quest’anno sarà, come già abbiamo sottolineato in altre puntate di questa rubrica, la Disney Consumer Products, che si prepara all’uscita di Avengers: Age of Ultron grazie ad accordi con famose società di giocattoli quali Hasbro, LEGO, Mattel, Thinkway e Mondo, mentre alle sue spalle iniziano a muoversi altre entità come Warner Bros Consumer Products, le cui nuove linee saranno ispirate a Batman Unlimited e DC Super Friends e ai nuovi film d’animazione e cortometraggi recentemente annunciati, a cui si vanno ad aggiungere giocattoli basati sulle serie tv DC Comics come Arrow e The Flash.

In generale, alla gente piace quello che c’è di nuovo – ha dichiarato Jim Silver, redattore capo di TTPM, un sito web che si occupa di recensire giocattoli – Quindi la domanda è, cosa c’è di vecchio che può ancora sorprendere?

I produttori di giocattoli affrontano infatti la sfida di vendere nuovi prodotti, mantenendo quelli vecchi in maniera innovativa. La Hasbro ha promosso la sua linea inerente i Transformers con un programma televisivo d’animazione, parchi a tema e anche una convention annuale Transformers e si prepara a fare lo stesso con i prodotti Marvel legati ai film.
La società, che detiene alcune delle licenze riguardanti i giocattoli più pregiati della Marvel, ha aggiunto una scala più piccola per la sua linea ispirata a Guardiani della Galassia lo scorso anno, cosa che ha permesso all’azienda di offrire una più ampia gamma di personaggi e astronavi del film. I giocattoli hanno meno spazio sugli scaffali, cosa che ha reso felici i rivenditori, e costano meno, cosa questa che ha reso invece i genitori più felici. La strategia è stata un tale successo che la famosa marca la ripeterà con i prossimi giochi ispirati a Avengers: Age of Ultron.

In alcuni casi si potrebbe pensare che un grande studio cinematografico significhi grandi vendite di giocattoli, soprattutto se questo film ha fatto bene al botteghino. Ma non è sempre il caso, come accaduto anni fa con i giocattoli legati al film Green Lantern di Martin Campbell, molti dei quali rimasti invenduti. In questo caso misurare l’interesse del consumatore può essere difficile perché la produzione inizia molto prima dell’uscita di un film.

La chiave principale è quella di allinearsi con i nostri partner, sia i licenziatari sia i venditori – ha spiegato Doug Wadleigh, il vice presidente senior per il marketing alla Mattel – È un business difficile, perché non vediamo mai il prodotto fino alla fine. E da allora, potrebbe essere troppo tardi. Se un film fa flop al box office, ci lecchiamo le ferite e andiamo avanti.

Arrow

L’episodio del serial sull’arciere di Starling City intitolato “Nanda Parbat” trasmesso nei giorni scorsi negli USA, ha visto l’esordio alla regia dell’attore Gregory Smith, noto per essere uno dei protagonisti di Rookie Blue. In una intervista a TvLine Smith ha avuto modo di parlare di questa sua esperienza, sottolineando in particolare la forte pressione e responsabilità a cui si è sentito sottoposto.

Quando ho letto la sceneggiatura, ero incredibilmente eccitato, ma ero anche ‘Uh oh’. C’era un po’ di nervosismo quando mi sono reso conto che mi stavano dando fiducia con qualcosa di molto, molto speciale. E sono così contento che l’abbiano fatto.
Greg Berlanti e io abbiamo lavorato insieme su Everwood molte lune fa, ed è stato in quel frangente che il mio interesse per la regia ha preso piede. Circa un anno e mezzo fa, ho visto Greg e gli avevano parlato degli episodi che ho diretto di Rookie Blue e Saving Hope, e lui mi ha detto che credeva in me e pensava fossi pronto a fare un episodio di Arrow. Così mi ha fornito una grande occasione. È stato bello vedere questo cerchio chiudersi con l’inizio della mia carriera e tutto quello che volevo fare. Essere in grado di farlo con Greg dopo tutti questi anni è stato davvero cool.
Per un paio di settimane ho guardato la serie. È stato sorprendente vedere come lo show e i personaggi si sono evoluti. Così mi sono sentito come se conoscessi tutto di tutti e ogni piccolo momento. Non riesco a immaginare di potere dirigere lo show senza farlo. È stato molto divertente, e sono diventato un grande fan, così praticamente è stato un sogno che si è avverato.
Ci sono un sacco di sequenze d’azione pazzesche e divertenti, e mi ha sempre impressionato, nel guardare lo show, la complessità e la portata delle sequenze che hanno girato… E poi, uno dei miei amici più vecchi del mondo è Brandon Routh [che interpreta Ray Palmer ndr]. Noi ci conosciamo, e devono essere 15 anni o qualcosa del genere, ma non siamo mai stati su un set insieme. Così i giorni in cui ho lavorato con lui, ho dovuto darmi un pizzicotto ogni mezz’ora per sapere che questo stava realmente accadendo… Inoltre, conoscevo Stephen Amell perché abbiamo interpretato due migliori amici in un film [dal titolo Closing the Ring] alcuni anni fa. Così è stato molto cool chiudere il cerchio e lavorare con tutti questi amici con cui avevo avuto a che fare anni prima in un modo diverso.

Per quanto riguarda le sequenze da lui preferite girate nell’episodio in questione (che noi in Italia vedremo tra qualche settimana) Smith ha dichiarato:

C’è una scena verso la fine dello show con Thea (Willa Holland). Non posso davvero dire molto altro … C’è una sequenza che abbiamo girato su un elicottero che era molto divertente. Ogni giorno, ci sono state un paio di scene che ero davvero entusiasta di girare. È stato difficile scegliere quale fosse la mia preferita.

Peanuts

France TV ha concluso nei giorni scorsi una serie di accordi commerciali e di distribuzione di serie animate, uno dei quali riguarda la vendita multiterritoriale per la serie animata dei Peanuts, che include numerose nuove emittenti, tra cui DKids (America Latina), MBC 3 (Medio Oriente), TVB (Hong Kong), Disney (Corea del Sud), TV Tokyo (Giappone), Thai PBS (Thailandia), Canal + (Polonia), RTVS (Slovenia) , IETV (Israele), SRC (Canada), YLE (Finlandia), NRK (Norvegia), NPO (Paesi Bassi), Smile TV (Grecia) e Sinema TV (Turchia).
Nel frattempo, continua anche la preparazione del merchandise e l’estensione delle licenze in vista dell’uscita nelle sale cinematografiche del nuovo film con protagonisti i personaggi creati da Charles M. Schulz.
Peanuts Worldwide ha nei giorni scorsi annunciato una partnership con DecoPac per un accordo di licenza pluriennale per creare torte, bigné e decorazioni per dolci riguardanti il marchio Peanuts e il cui programma comprende prodotti inerenti la nuova pellicola, che farà il suo debutto in tutto il mondo il prossimo 6 novembre.

PeanutsDesserts

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