Vi presentiamo in esclusiva una intervista all’attore Wil Traval, che nel serial Marvel’s Jessica Jones interpreta il ruolo dell’agente Will Simpson, personaggio dapprima vittima di Kilgrave e in seguito alleato della protagonista interpretata da Krysten Ritter.
Il tuo ruolo diventa presto quello del militare “duro e puro” in un certo senso, pronto all’azione e a prendere decisioni drastiche. Come hai lavorato per dare spessore a un ruolo che poteva facilmente cadere nel cliché?
Ci sono state diverse settimane di allenamento nelle tecniche di combattimento sia con le armi da fuoco che con il corpo a corpo. Ho anche intervistato alcuni veterani riguardo la loro esperienza di guerra e come questa li ha toccati.
Il rapporto del tuo personaggio con Jessica Jones nella fase centrale della serie non è scontato, sono dalla stessa parte ma non hanno grande stima l’uno dell’altra. Come è stato recitare questo aspetto con Krysten Ritter, come vi siete preparati?
Krysten e io abbiamo speso molto tempo a lavorare sulle dinamiche della nostra relazione. E’ stato importante per noi rendere chiaro come i nostri personaggi raggiungano gli stessi obiettivi.
Quando lo conosciamo, il personaggio ha già avuto a che fare con Kilgrave. Che indicazioni avete avuto per interpretare le vittime del suo potere?
Ho pensato all’effetto di Kilgrave quasi come fosse un tipo molto forte di ipnosi.
Simpson vive una relazione sentimentale con Thrish, questo ti ha portato a esplorare anche l’aspetto romantico del personaggio. Girare scene di sesso non è certo semplice, come ti sei trovato con Rachael Taylor e come vi siete preparati?
Rachael e io ci conoscevamo già prima di cominciare a filmare, perciò è stato molto semplice esplorare l’aspetto romantico delle cose. In quanto amici, ci siamo sentiti molto a nostro agio.
Il tuo personaggio sembra inizialmente una comparsata, con poca importanza nella trama. Man mano si costruisce un rapporto con quella che doveva essere la tua vittima e acquista importanza nella trama con una valenza dopo un’apparente redenzione, sempre più negativa. Cosa ha comportato per te e come le hai vissute nella loro intensa complessità?
Mi sono solo ritrovato a concentrarmi sul singolo episodio da filmare. Questo mi ha permesso di rimanere concentrato, in regola e di fare il meglio che potevo per ogni scena.
Sei australiano (complimenti per il perfetto accento americano, fra parentesi), ma lavori in America ormai da diversi anni. Questo è probabilmente, sinora, il tuo ruolo più importante. Ed è anche la prima volta che prendi parte a una serie di stampo supereroico e prodotta da Netflix (una forma di TV decisamente atipica). Che differenze hai notato con altri tipi di produzione?
Netflix è una fantastica nuova piattaforma per televisione e sono molto felice di far parte di questa famiglia. La produzione e la realizzazione di Jessica Jones non sono state molto diverse da come si lavora in altre produzioni. Tutta la squadra che ci ha lavorato su è estremamente talentuosa e ha dedicato tutte le proprie energie alla creazione del miglior show possibile.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Stiamo cercando al momento un nuovo, perfetto, progetto. Rimanete sintonizzati.
Intervista condotta via mail, dicembre 2015. Traduzione di Elisabetta Gatti
Si ringrazia per le foto di Wil Traval Brianna Alysse