Dirk Gently a fumetti: tra libri e serie TV

Dirk Gently a fumetti: tra libri e serie TV

Saldapress pubblica le improbabili avventure a fumetti dell’investigatore olistico nato dalla penna di Douglas Adams, trait d'union tra romanzi e Netflix.

Addio, e grazie per tutto il successo

Quando, l’11 maggio 2001, Douglas Adams lasciò troppo presto e inaspettatamente questa vita stava scrivendo un romanzo – uscito postumo e incompleto con il titolo Il salmone del dubbio. Nelle intenzioni dell’autore, all’apice del proprio successo, tale romanzo avrebbe potuto essere un nuovo capitolo della serie Guida galattica per autostoppisti oppure il terzo romanzo dedicato a Dirk Gently, l’investigatore olistico. O ancora, una storia che avrebbe interconnesso personaggi e universi di entrambe le sue creazioni.
Quella stessa interconnessione che è la cifra “professionale” dello stesso Dirk Gently, il cui metodo di indagine consiste nel mettere insieme elementi completamente diversi tra loro, scoprire che tracce investigative generino e seguirle cercando di evitare qualsiasi ragionevole logica deduttiva. E, infine, risolvere i casi.

I libri, le serie tv e tutto quanto (il resto, compreso il fumetto)

Dirk Gently è sempre stato considerato un personaggio “minore” nel pantheon narrativo creato da Douglas Adams. In parte per lo straordinario successo che, a partire dal 1979, la serie della Guida Galattica per autostoppisti regalò al suo autore, con cinque romanzi che a oggi hanno venduto oltre quindici milioni di copie nel mondo; in parte perchè Adams, al momento della morte, aveva pubblicato solo due romanzi dedicati all’investigatore olistico, il primo del 1987, Dirk Gently. Agenzia di investigazione olistica, seguito l’anno successivo da La lunga oscura pausa caffè dell’anima.

Gli appassionati di Adams però hanno sempre saputo che nei libri di Dirk Gently l’autore aveva continuato a esplorare, con l’arguzia e l’ironia che contraddistinguevano la sua scrittura, l’unione di più generi letterari, partendo dal giallo e arrivando fino al fantasy e alla fantascienza. Con l’acuta intelligenza di cui era dotato, nelle avventure dell’investigatore olistico lo scrittore britannico si era divertito a smontare e a mettere alla berlina i classici luoghi comuni del genere investigativo, come aveva fatto con la fantascienza nella serie della Guida galattica.

Dirk Gently è diventato famoso anche presso il grande pubblico per merito delle serie televisive a lui dedicate. La prima – molto vicina alla versione letteraria del personaggio – nel 2010, grazie all’emittente britannica BBC Four, e recentemente nel 2016 grazie alla coproduzione tra le statunitensi Netflix e BBC America.
Sempre nel 2016 la casa editrice IDW – specializzata negli adattamenti a fumetti di personaggi letterari e televisivi – ha dedicato una serie al personaggio, che la Saldapress presenta in Italia con il volume intitolato L’interconnessione della realtà che raccoglie i primi cinque episodi originali.

Praticamente olistico

Nata sotto la supervisione di Arvind Ethan David – autore e produttore la cui carriera esordì sotto l’ala protettiva proprio di Douglas Adams –, scritto da Chris Ryall (CEO e Editor in chief della IDW) e disegnato da Tony Akins (Aliens, Tales of Jedy, Fables, Hellblazer) e Ilias Kyriazis (artista di origine greca molto conosciuto in madre patria), l’elemento distintivo del fumetto di Dirk Gently è il porsi quale trait d’union tra la versione letteraria e quella televisiva statunitense del personaggio.

Se le storie dei romanzi sono ambientate in Inghilterra e quelle della serie tv più recente a Seattle, in questa prima avventura a fumetti assistiamo al trasferimento del protagonista a San Diego. Questa differenza di localizzazione indica altresì come l’incarnazione del Gently fumettistico voglia essere comunque tenuta ben distinta da quella della serie TV, come dimostra anche l’aspetto dato al personaggio da Akins e Kyriazis, completamente diverso da quello a cui presta il volto l’attore Samuel Barnett.

Di contro, romanzi letterari e fumetto sembrano, almeno in questa prima avventura, strettamente connessi, e questo potrebbe essere un limite. Infatti in questa storia i richiami di fatti e personaggi ai due romanzi scritti da Adams sono molti, così come vari sono gli omaggi all’intera opera dell’autore e alla sua stessa figura.
Se da un lato ciò non inficia la comprensione dello sviluppo della trama, dall’altro risulta evidente che un appassionato di Adams trovi nella lettura un valore aggiunto e un livello di comprensione maggiore rispetto a un lettore occasionale che si imbatte per la prima volta in Dirk Gently.

Al netto di tale criticità, l’avventura risulta piacevole, senza cali di ritmo e ben gestita anche dal punto di vista della scrittura. È encomiabile lo sforzo di Chris Ryall nel restituire nella sceneggiatura e nei dialoghi uno stile vicino a quello di Adams, tentativo riuscito che dona alle pagine un brio concretizzato soprattutto negli scambi di battute tra i vari personaggi.

È indubbio che la natura stessa del protagonista e delle avventure che vive siano perfette per una trasposizione a fumetti: il metodo olistico messo in atto da Gently nelle sue investigazioni – ossia quel prendere in considerazioni i più svariati elementi, indizi e sospettati che a prima vista sembrano non avere tra loro la più lontana relazione per interconnetterli e arrivare alla soluzione di un caso – è estremamente adatto per inserire nella storia una galleria di personaggi tra i più svariati, calati in ambientazioni diverse e con svariati fili narrativi che si sovrappongono e si intrecciano fino a sciogliersi nel finale.

In questa prima storia ci troviamo davanti a coppie di serial killer in vacanza, antichi egizi tornati in vita e senza casa che hanno ricevuto in regalo misteriosi smartphone dorati a credito illimitato: personaggi e vicende che appaiono le più distanti tra loro, ma delle quali Dirk Gently riesce a trovare il collegamento.
Ryall riesce a gestire tutti questi elementi senza ingenerare confusione, sommandoli fino al punto di massimo equilibrio, per poi concludere e risolvere la vicenda in maniera non affrettata in modo da far comprendere al lettore lo scioglimento dei vari nodi.

I disegni accompagnano la sceneggiatura con uno storytelling semplice e lineare ma adatto a supportare un racconto con molti personaggi e molti dialoghi. La struttura delle tavole si alterna tra una griglia regolare e immagini a pagina piena nelle quali vengono ritagliate vignette più piccole.
Il tratto dei due disegnatori è caricaturale quel tanto che basta per far da sponda alla comicità di fondo della vicenda, con una buona mimica facciale dei personaggi che ne evidenzia le caratteristiche psicologiche, per quanto la maggior parte di essi impersonino semplicemente funzioni narrative necessarie allo sviluppo della trama.
A fuoco risulta la restituzione del protagonista, con un aspetto e un vestiario che lo contraddistinguono in modo peculiare facendolo risaltare sull’intero cast e che lo caratterizzano come un personaggio divertente, la cui comicità deriva dal prendersi estremamente sul serio.

Una nota conclusiva per l’edizione del volume Saldapress, arricchita da una introduzione a firma di Arvin Ethan David e da una postfazione di Andrea G. Ciccarelli, estremamente utili a inquadrare il personaggio per quei lettori che non conoscessero l’opera di Douglas Adams.
Da evidenziare anche la bella galleria di copertine degli albi originali, sia normali che in versione variant con omaggi e citazioni ad altre pubblicazioni di genere pulp.

Abbiamo parlato di:
Dirk Gently Agenzia di investigazione olistica Vol #1 – L’interconnessione della realtà
Chris Ryall, Tony Akins, Ilias Kyriazis
Traduzione di Andrea Toscani
Saldapress, 2017
128 pagine, brossurato, colori – 14,90 €
ISBN: 9788869192340

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *