Dopo L’orrore di Dunwich, su testi di Rob Davis apparso sul volume 1 dell’Antologia Lovecraft, e Le montagne della follia, è Il caso di Charles Dexter Ward la nuova trasposizione a fumetti lovecraftiana di I.N.J. Culbard.
La sua versione risulta quasi fedele al testo originario: le modifiche non solo sono coerenti con quanto raccontato da H. P. Lovecraft, ma in un certo senso completano la vicenda e la rendono più verosimile. Dopo un inizio che porta il lettore dallo spazio fino al manicomio e alla cella di Charles ormai vuota, Culbard inizia con l’interrogatorio di Willett, l’ultimo ad aver incontrato il paziente sulla cui scomparsa si sta iniziando a indagare.
Da qui parte il flashback, che non segue strettamente l’ordine narrativo del romanzo, che porta a ricostruire l’intera vicenda. Alcune scene risultano compresse rispetto al testo di Lovecraft, riducendone l’impatto emotivo. D’altra parte il fumettista ha anche ben chiare quali devono essere le scene chiave su cui far soffermare l’attenzione del lettore.
Il primo obiettivo è, infatti, quello di drammatizzare la figura di Willett: in questo senso il finale, che costituisce la modifica maggiore al testo originale, è al tempo stesso più logico e amaro di quello lovecraftiano, dando al lettore l’idea di una missione, quella del dottore di Charles, che non consiste più nel preservare la famiglia Ward, ma la Terra intera.
Stilisticamente Culbard, che usa una marcata inchiostrazione per rappresentare le cupe atmosfere del romanzo, ha nella linea chiara di Hergé un punto di riferimento.
Abbiamo parlato di:
Il caso di Charles Dexter Ward
di Ian Culbard
Magic Press, gennaio 2015
144 pagine, brossurato, a colori – 15.00 €
ISBN: 9788877597014