Villain Comics è un nuovo progetto editoriale autoprodotto con il quale alcuni giovani autori semi-esordienti (come si definiscono), supervisionati da Roberto Recchioni, provano a trovare il loro spazio nel mercato italiano.
L’Anna Kournikova, nome in codice della mano Asso – Kappa al poker texano, è firmato da tre di questi autori, Michele Monteleone e Stefano Marsiglia ai testi e Marco di Gloria alle illustrazioni.
Un noir ambientato a Roma che però forse non sfrutta a dovere l’ambientazione stessa, tranne che nel dialetto romano, che spesso fa capolino nei dialoghi dei personaggi. In tutto l’albo soltanto una scena è ambientata a Tor Vajanica, zona calda della capitale, per il resto a farla da padrone sono bische clandestine buie e sporche, appartamenti fatiscenti e squallidi, studi di malavitosi francamente poco credibili. Tutto è esagerazione, sia nelle caratterizzazioni dei protagonisti, sia nelle azioni che compiono, con tanto di megasparatoria finale, in una metaforica battaglia tra il bene e il male.
Anche la sceneggiatura mostra dialoghi appariscenti da telefilm americano e didascalie di pensiero molto ruffiane che paiono già lette. Impossibile non notare come lo stile di scrittura dello stesso Recchioni sia stato punto di riferimento per la stesura di tutto l’albo.
Ai disegni di Gloria mostra il suo stile spigoloso, in alcune tavole debitore sia di un fumetto americano più adulto, ma soprattutto nei primi piani che raffigurano gli occhi dei personaggi (e ce ne sono molti), anche di una certa iconografia derivante da Diabolik. La costruzione della tavola è abbastanza classica, funzionale alla storia, senza inutili ricercatezze.
Abbiamo parlato di:
L’Anna Kournikova
Michele Monteleone, Stefano Marsiglia, Marco di Gloria
Villain Comics, Maggio 2012
64 pagine, brossurato, bianco e nero – 8€
comics
18 Luglio 2012 a 02:21
l’unico evidente difetto che spicca in particolare è proprio la copertina ,inadeguata sia alla storia che alle illustrazioni presenti all’interno.Credo che le illustrazioni di copertina debbano essere fatte da persone competenti senza dover azzardare solo per pubblicizzare il fumetto percio’ penso che la scelta di Recchioni alla copertina oltre che azzardata sia stata anche una grossa delusione in quanto peggio di cosi’ sicuramente non poteva fare.
La redazione
18 Luglio 2012 a 08:56
Al di là del giudizio personale che non stiamo a sindacare, anche se forse un po’ troppo severo, è pratica comune (e condivisibile) “approfittare” di nomi noti in copertina per dare visibilità ai propri fumetti.