Anche se con un giorno di ritardo ((Causa Cartoomics 2019)) sulla data ufficiale ((Il Topolino #206 su cui venne pubblicata per la prima volta La dimensione delta è datato 10 marzo 1959)), festeggio i sessant’anni dalla creazione di Atomino Bip Bip ad opera di Romano Scarpa proponendo una serie di vignette tratte da Topolino e l’acceleratore nucleare, storia pubblicata su Topolino #1563 del 1985. Scritta da Alessandro Bencivenni ((Lo sceneggiatore ha rievocato la genesi della storia su asimmetrie, rivista dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare)) per i disegni di Massimo De Vita, porta Topolino, Pippo e Atomino, come spiegato molto bene da quest’ultimo, in Svizzera dove il professor Enigm sta per inaugurare il più grande acceleratore di particelle del mondo. Ovviamente, anche se non in maniera esplicita, il riferimento è al LEP, ovvero Large Electron-Positron Collider, l’acceleratore di particelle della generazione precedente all’attuale LHC, Large Hadron Collider.
Per approfondimenti su questo genere di strumenti, vi romando a una microstoria degli acceleratori di particelle, mentre qui sotto ecco come Atomino spiega il funzionamento del LEP (che poi LHC funziona allo stesso modo):
Atomino Bip Bip spiega gli acceleratori nucleari
Anche se con un giorno di ritardo ((Causa Cartoomics 2019)) sulla data ufficiale ((Il Topolino #206 su cui venne pubblicata per la prima volta La dimensione delta è datato 10 marzo 1959)), festeggio i sessant’anni dalla creazione di Atomino Bip Bip ad opera di Romano Scarpa proponendo una serie di vignette tratte da Topolino e l’acceleratore nucleare, storia pubblicata su Topolino #1563 del 1985. Scritta da Alessandro Bencivenni ((Lo sceneggiatore ha rievocato la genesi della storia su asimmetrie, rivista dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare)) per i disegni di Massimo De Vita, porta Topolino, Pippo e Atomino, come spiegato molto bene