Un gruppo variegato costituito da un banditore, un lustrascarpe, un inventore di cappelli e cuffie, un avvocato, un sensale, un segnapunti di biliardo, un banchiere, un castoro e uno smemorato partono alla ricerca dello snaulo, un animale fantastico ideato dal logico e matematico Lewis Carroll, meglio noto per Alice nel paese delle meraviglie.
La caccia allo snaulo è un poema nonsense ricco di paradossi e giochi matematici nascosti tra le rime, come ad esempio la mappa per raggiungere l’isola dove è possibile trovare uno snaulo:
Altre mappe hanno forme strane, con isole e promontori!
Ma noi dobbiamo ringraziare il nostro degno Capitano
(strepitava la ciurma) che ci ha comprato la migliore
– perfetta e assolutamente vuota! ((Traduzione da La caccia allo snaulo, a cura di Sara Donegà, edizioni Barbes)) ((“Other maps are such shapes, with their islands and capes!
But we’ve got our brave Captain to thank”
(So the crew would protest) “that he’s bought us the best —
A perfect and absolute blank!”))
La mappa bianca di Carroll non è come le mappe bianche che di solito vengono utilizzate a scuola, contenenti i contorni ma senza altra indicazione (e che poi devono essere riempite con le opportune informazioni topografiche), ma è un foglio completamente bianco, come rappresentato da Henry Holiday, illustratore dell’edizione originale del poema:
Dal 1876 a oggi sono molti gli artisti e i disegnatori che si sono cimentati nella rappresentazione della mappa bianca che guida la strana compagnia carrolliana verso l’isola dello snaulo (via Michael Sporn Animation:
Una traduzione in italiano gratuitamente disponibile è quella di Adriano Orefice per Il Covile: La cerca dello snaulo (pdf)