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Topolino e il gioco del mondo: Paperi palindromi

9 Maggio 2019
Giusto oggi è iniziato il Salone del Libro di Torino, che si concluderà lunedì 13 maggio. Come ogni anno Topolino propone una serie di iniziative dedicate al Salone, come la storia d’apertura, La grande barriera di Tito Faraci e Paolo Mottura, oppure lo speciale cartonato, quest’anno acquistabile insieme con Topolino #3311. Il volumetto, introdotto da Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone, si apre con Paperi palindromi, una particolare matematica di 9 pagine scritta da Marco Bosco per i disegni di Claudio Sciarrone pubblicata nel 2012 su Topolino #2940. Numeri palindromi Vediamo cos’è un numero palindromo. Prendiamo, ad esempio, il 123.

Giusto oggi è iniziato il Salone del Libro di Torino, che si concluderà lunedì 13 maggio. Come ogni anno Topolino propone una serie di iniziative dedicate al Salone, come la storia d’apertura, La grande barriera di Tito Faraci e Paolo Mottura, oppure lo speciale cartonato, quest’anno acquistabile insieme con Topolino #3311. Il volumetto, introdotto da Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone, si apre con Paperi palindromi, una particolare matematica di 9 pagine scritta da Marco Bosco per i disegni di Claudio Sciarrone pubblicata nel 2012 su Topolino #2940.

Numeri palindromi

Vediamo cos’è un numero palindromo. Prendiamo, ad esempio, il 123. Se lo accostiamo a uno specchio otteniamo un numero più lungo, il 123321, ovvero un numero che letto dall’inizio verso la fine o dalla fine verso l’inizio non cambia o in termini matematici, simmetrico per il verso di lettura, che poi possiamo prenderla come definizione di numero palindromo.
Le applicazioni della definizione dei numeri palindromi sconfinano, però, anche in altri campi, come ad esempio il “misticismo”. Il più noto manufatto palindromo del campo è infatti il quadrato magico(1) del sator, in pratica un palindromo bidimensionale. Mettendo una sotto l’altra le cinque parole di cinque lettere ciascuna sator, arepo, tenet, opera e rotas, si ottiene un quadrato al cui centro si trova la croce palindromica costituita da tenet, a sua volta palindromo. Inoltre leggendo le cinque parole una dietro l’altra da sinistra a destra e da destra a sinistra si ottiene sempre lo stesso risultato, e dunque una frase palindroma.

Un esempio di quadrato del Sator – via commons

Un esempio dei palindromi di Thomkins
In letteratura, invece, il concetto di palindromo è stato sfruttato dagli scrittori aderenti al movimento letterario dell’oulipo. Fondato nel 1960 da Raymond Queneau e François Le Lionnais, vede come aderenti scrittori del calibro di George Perec e Italo Calvino, ma anche autori meno conosciuti come Giuseppe Varaldo, che ha scritto un interessante esempio di racconto palindromo, 11 luglio 1982.
A metà strada tra grafica, arte visuale e haiku ci sono poi i 32 palindromi dell’artista svizzero André Thomkins che si trovano sparsi nel Giardino di Daniel Spoerri di fronte al paese di Seggiano. Questa sorta di cartelli stradali con perle di saggezza erano stati originariamente realizzati per il ristorante dello stesso Spoerri a Düssendolf.

Fumetti palindromi

Anche nel fumetto si trovano esempi, seppur rari, di utilizzo narrativo del palindromo. Il più noto è indubbiamente questo dialogo tra coniugi del fumettista francese François Ayroles nella traduzione di Matt Madden:

E ovviamente la storia di Bosco e Sciarrone, Paperi palindromi. La storia di Bosco propone uno sviluppo di vignette che vanno da una andata fino al punto di inversione, la vignetta centrale della quinta pagina, fino all’ultima vignetta, identica ma non troppo con la vignetta iniziale, che sembra l’inquadratura opposta del labirinto degli specchi al cui interno sono rinchiusi i paperi. A differenza di Ayroles, però, Bosco non usa al “ritorno” le stesse battute, seppur invertite, dell'”andata”, ma le modifica secondo il senso che vuole fornire all’azione, pur adattandole alle espressioni dei personaggi.

Prima di chiudere, una curiosità: esiste la parola che identifica la paura dei palindromi, la aibofobia, che, come potete notare, è a sua volta palindroma!


  1. Un quadrato magico è una disposizione di numeri interi in forma di tabella quadrata in cui siano rispettate due condizioni: i valori siano tutti distinti tra loro e la somma dei numeri presenti in ogni riga, in ogni colonna, e in entrambe le diagonali, dia sempre lo stesso risultato; tale intero è denominato “costante di magia” del quadrato (o “costante magica”, o “somma magica”). – da it. wiki 
Gianluigi Filippelli

Gianluigi Filippelli

Gianluigi Filippelli (Cosenza, 1977) ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l'Università della Calabria. Attualmente lavora presso l'Osservatorio Astronomico di Brera (Milano) dove si occupa di Edu INAF, il magazine di didattica e divulgazione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica di cui è editor-in-chief.
Tra i suoi interessi, le applicazioni della teoria dei gruppi alla fisica e la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico.
Last but not least, è wikipediano.

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