Il monolitico Tex (“…per i mascalzoni ho un fiuto particolare, che in tanti anni non mi ha mai tradito…”), seguito dai suoi fidi pard, offre il suo aiuto al figlio del dottor Ferguson, sparito nel nulla mentre si recava a trovare un vecchio amico di famiglia, anch’egli medico. Nella ricerca si imbatterà in una strana storia di esperimenti su cavie umane e uomini-scimmia (“Roba da farti accapponare la pelle!”, parola di Kit Carson!). Questa storia, “classicheggiante” nel filone mistico-fantastico del vecchio satanasso, mescola una una certezza ai testi (Claudio Nizzi, un autore che, in qualsiasi modo la si voglia girare, fa già parte della storia del fumetto italiano) ed una novità ai disegni, tale Roberto De Angelis da Napoli, copertinista e disegnatore di Nathan Never che, sulle orme dell’amico e collega Dylandoghiano Bruno Brindisi, muove i primi passi fra stivali, cavalli, pistole e cappelli con risultati incoraggianti (speriamo che fra Villa e Ticci decida poi di propendere per il secondo, la qualità non gli manca) (Davide Occhicone).
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