Recensiamo con colpevole ritardo questo bel volume a firma di Luca Enoch e Mario Alberti (due dei migliori talenti nostrani), uscito originariamente l’anno scorso per Les Humanoides Associés.
Morgana è stato definito dagli stessi autori come un techno-fantasy: in questa storia infatti, al fianco di spade ed oggetti magici, troviamo astronavi e droidi; il risultato è un universo coerente e convincente, sul quale c’é ancora parecchio da dire (e per questo confidiamo nei prossimi episodi).
Questo primo volume, in effetti, è da considerare alla stregua di prologo: ci vengono presentati i personaggi e la storia, ma il tutto è ancora poco approfondito e pochissime cose vengono spiegate. La storia ruota attorno agli arcani, dieci oggetti magici che danno immensi poteri a chi li possiede. Sulle loro tracce ci sono Morgana (accompagnata dal Rosso, un topo antropomorfo e quadrumane) e Voortt, che sembra essere il villain della serie. Di tutti questi personaggi sappiamo ben poco, poiché la trama ci catapulta nel bel mezzo di una storia già abbondantemente avviata, e questa scelta, se da un lato può sembrare un difetto, dall’altro è vincente perché è gestita davvero molto bene, in modo che il lettore sappia sempre cosa sta succedendo e chi sta facendo cosa (ok, quasi sempre ;)), e alla fine della lettura sia incuriosito quanto basta per acquistare i prossimi volumi.
A livello di sceneggiatura i protagonisti sono molto ben caratterizzati, pur conservando diverse incognite. La sceneggiatura stessa presenta un ottimo storytelling, e dei dialoghi molto particolari ed interessanti. Ma il vero punto di forza dell’albo sono i disegni: dinamici ed espressivi, estremamente particolareggiati ma sempre leggibilissimi; il design di armature ed armi è ricercato e mai banale, ed ottima è anche la caratterizzazione grafica dei protagonisti, a partire dalla stessa Morgana, il cui volto esprime al contempo forza e fragilità.
Anche con i colori, Alberti ha fatto un ottimo lavoro: si va da quelli chiari e tranquillizzanti del prologo al grigio-seppia delle scene di battaglia, al verde sporco dell’acqua delle pagine 15-17.
In conclusione, questo volume si è rivelato una piacevole sorpresa, e se la serie manterrà ciò che promette, meritererà certamente di essere seguita.