Mister No è uno dei primi fumetti bonelliani a distaccarsi profondamente da tutto ciò che era stato prodotto sino a quel momento. A partire dal nome del personaggio, che presenta una negazione, a voler significare il suo spirito irriverente, lo spirito di un uomo che sa appunto dire “no”, fermamente, alle ingiustizie della vita. Ma Jerry Drake (questo il vero nome del protagonista) non è un eroe per scelta, come lo sono Tex, Zagor o il comandante Mark e Il grande Blek. Sono le avventure che trovano Jerry, non il contrario. Non è lui a imbarcarsi in una causa per difendere la giustizia: semplicemente, ci si imbatte e non si tira indietro. Lui vorrebbe solo avere un po’ di tranquillità, dopo gli orrori visti nella seconda guerra mondiale, sbarcando il lunario come pilota di un piccolo piper, sorseggiando un bicchiere al bar e nulla di più. Ma puntualmente questo non accade. E non ha neanche bisogno di spalle comiche, Mister No: perché sa ridere di sé e dei pericoli appena scampati (altra profonda differenziazione rispetto ai classici personaggi Bonelli, solitamente seriosi, che al massimo abbozzano un sorriso alle battute della spalla comica di turno per poi rimetterla subito in riga). Mister No è l’alter ego dell’autore Guido Nolitta (alias Sergio Bonelli) e ciò lo si evince soprattutto dalle storie, che l’autore organizza sulla base di viaggi da lui realmente vissuti. Lo scenario preferito è l’Amazzonia e raramente ci si discosta da essa. È un’Amazzonia riprodotta fedelmente, sia per le usanze, talvolta macabre (si veda ad esempio, il precedente volume dei classici dedicato a Mister No in cui compaiono le famose tsantzas, le teste rimpicciolite), sia per i luoghi visitati, fedelmente riprodotti. Nel volume viene raccolta la storia (ricolorata per l’occasione) Atlantico, originariamente apparsa sui numeri 24, 25 e 26 del mensile, che narra di un appassionato di pesca che decide di inseguire, insieme al nostro protagonista, i jangadeiros (pescatori brasiliani così chiamati per via delle imbarcazioni usate) per poter provare un nuovo tipo di pesca, molto diverso dalla pesca dei merlin, in cui si sta seduti su un seggiolino, sorseggiando un whisky, ad aspettare che la preda abbocchi. Il viaggio viene tuttavia turbato dalla presenza dell’Atlantic, compagnia che vuole assoggettare i jangadeiros per eliminare la concorrenza. Ma i valorosi pescatori brasiliani non vogliono arrendersi: per loro la pesca non è solo un sostentamento, ma anche uno stile di vita e identità sociale e culturale. Di fronte all’ennesimo sopruso dei forti sui deboli, il nostro eroe non si tirerà certo indietro. Insomma, per le tematiche, l’ambientazione, il tono del racconto, queste storie, come molte altre all’interno della serie di Mister No, hanno contribuito a rinnovare decisamente il fumetto popolare italiano. (Luca Massari)