di Tommaso Destefanis, AAVV
Cut Up, 2008 – 102 pagg. b/n bros. – 12,00euro
Abbiamo lasciato Destefanis tra i vincitori del Lucca Comics Project Contest 2007 con Il cimitero dei calamari, dove ha dato prova di essere assai promettente. Attendevamo la riprova, e sebbene meno fulminante, Madadh conferma quanto di buono possa offrire. Questa storia pesca a piene mani dalla tradizione nordica, tra miti druidici e ciclo arturiano, con personaggi bizzarri alle prese con il lascito ereditario del popolo fatato. Ad aiutarlo, per ognuno dei quattro capitoli di 22 pagine (pronti per una proposta oltreoceano?), quattro diversi disegnatori: Michele Bertilorenzi (tra scuola salernitana e stile “a la Burchielli”, deve solo fare più attenzione a qualche vignetta), Francesco Trifogli (tratto più morbido, un poco etereo ma efficace), Alberto Massaggia (giovane e ancora non completamente maturo, ma interessante potenziale), Matteo Scalera (stile fin troppo diverso dagli altri, ma anche più maturo, come testimonia la sua collaborazione con Image Comics). (Ettore Gabrielli)
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