Andrew Stanton: “Toy Story 5 una esplorazione esistenziale”

19 Novembre 2025
Il regista parla della pellicola e dell'evoluzione dei giocattoli al centro della trama.
Toystory5

Intervistato da Empire Magazine, il regista Andrew Stanton ha parlato del quinto capitolo del franchise Pixar, sottolineando che la pellicola prenderà atto di un problema esistenziale riguardante i giocattoli e le nuove generazioni.

Onestamente, non si tratta tanto di una battaglia quanto della presa di coscienza di un problema esistenziale: che nessuno gioca più con i giocattoli. La tecnologia ha cambiato la vita di tutti, ma ci chiediamo cosa significhi per noi e per i nostri figli. Non possiamo farla franca facendo della tecnologia il cattivo.

Il regista ha poi spiegato che il concetto di tempo nel film è incarnato da Lily-pad, un tablet, ma che ovviamente ci saranno anche i personaggi originali, con alcune variazioni, come un intero esercito di Buzz, noti come i Multi-Buzz.

Il nuovo capitolo inoltre sarà una ulteriore evoluzione del franchise, in linea con quella dei bambini nel mondo.

Il capitolo 3 è stata la fine… degli anni di Andy – ha aggiunto Stanton – Nessuno viene derubato della sua trilogia. Possono averla e non guardarne mai un’altra se non vogliono. Ma ho sempre amato il modo in cui questo mondo ci permette di abbracciare il tempo e il cambiamento. Non c’è garanzia che rimanga nell’ambra

Carlo Coratelli

Carlo Coratelli

Venezia, (1979). Nel 1999 inizia a collaborare con alcuni siti e riviste specializzate in fumetti e cinema (altra sua grande passione) tra le quali sono da citare Altrimondi e Cut-Up. Nel 2000 inizia a scrivere per Comicus.it per il quale cura per una decina di anni la rubrica Movie Comics. Nello stesso periodo conosce Davide Zamberlan con cui crea la striscia umoristica "ESU", pubblicata su Cartaigienicaweb e Cronaca di Topolinia. Dopo la chiusura della strip, crea nel 2009 "Frank Carter - Avventure di una spia per caso", disegnata da Fortunato Latella. Appassionato di supereroi (l'Uomo Ragno soprattutto) e strisce sindacate americane (Dick Tracy e Alley Oop su tutte), vive a Bologna dal 2006.

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