Wet Moon #1 (Atsushi Kaneko)

Su un semplice apparato investigativo dai toni hard-boiled, con un detective alla ricerca di un’assassina e un’ambientazione nel Giappone anni ’60, nel pieno periodo della corsa alla Luna, Atsushi Kaneko innesta elementi di genere soprannaturale e dell’ero guro.
La narrazione procede fra continui flashback dovuti ai buchi di memoria del protagonista, straniando il lettore con atmosfere ansiogene e lynchane.
I tempi narrativi sono frenetici, e Kaneko è abile nel miscelare misteri e complotti assieme all’utilizzo di un simbolo ricorrente e ad effetto, espedienti tipici della produzione di Naoki Urasawa.
L’opera ripropone infatti compulsivamente l’immagine della Luna con l’astronave incastrata nell’occhio tratta dal corto Viaggio nella Luna del 1902 di Georges Méliès, con rimandi al rapporto, molto sentito all’epoca dei “fatti”,  fra l’uomo e la  sua volontà di superarsi raggiungendo la Luna.
Il tratto abituale dell’autore resta sinuoso e grottesco, ma le tavole si riempiono di neri, ricordando fortemente nella resa e nella gestione delle ombre Black Hole di Charles Burns. Non è forse casuale dunque la presenza di un frammento nero nella testa del protagonista, che somiglia a un buco, e rievoca gli “squarci” dell’opera di Burns.
I personaggi sono malati e insensati, resi con una caratterizzazione grafica che rappresenta esternamente il loro animo, attraverso cicatrici e deformazioni quasi da body horror.
Kaneko si conferma uno degli autori più interessanti del panorama giapponese odierno, concludendo in soli 3 numeri un’opera atipica, ammaliante sin dal suo esordio e visivamente meravigliosa e imperdibile.

Abbiamo parlato di:
Wet Moon #1
Atsushi Kaneko
Traduzione di: Marco Franca
Star Comics, settembre 2015
273 pagine, brossurato, bianco e nero – 6,50 €
ISBN: 788869204562