Tra cinema e fumetti: i mostri di Cristiano Baricelli

Tra cinema e fumetti: i mostri di Cristiano Baricelli

La mostra "Ritratti", allestita presso Al Buscaglione di Padova, ci ha offerto l'occasione di intervistare l'artista Cristiano Baricelli.

Baricelli 4Sabato 5 ottobre 2024, presso Al Buscaglione di Padova, è stata inaugurata la mostra Ritratti di Cristiano Baricelli, allestita dall’artista e fumettista Nicola Stradiotto. La locandina recita: “Questa mostra nasce dalla collaborazione con vari magazine di cinema e fumetto negli ultimi anni, sui quali sono stati pubblicati i ritratti esposti. La passione per il cinema è stata spunto per l’inizio di queste collaborazioni. I lavori sono tutti eseguiti con tecnica mista su carta. Dal 5 ottobre al 26 ottobre”.

Guardando Il Culto e le altre riviste che hai portato Al Buscaglione, si nota che concentri buona parte della tua attenzione sui mostri. Perché?
Ho sempre guardato tanta TV e tanti film horror. Sin da piccolo mi portavano spesso al cinema e tra molti film nei primi anni Novanta ricordo benissimo Cabal diretto da Clive Barker. Poi, crescendo la passione è continuata e posso citare quelli che mi hanno formato, da Psycho di Alfred Hitchcock e Freaks (1932) di Tod Browning a Un lupo mannaro americano a Londra di John Landis. Non so dire esattamente perché mi piacciano i mostri, sarà che sono sempre riuscito a scindere la fantasia dalla realtà e quindi ad apprezzare oltre al lato emotivo anche la parte tecnica, come gli effetti speciali, la fotografia e gli attori. Attualmente sono sempre alla ricerca di film particolari che riescano ancora a sorprendermi.

Qual è il tuo preferito tra i ritratti esposti nella mostra e con quale tecnica l’hai realizzato?
Difficile scegliere… forse l’omaggio a Nightmare, perché come Cabal è sempre stato uno dei primi film che ricordo con affetto. Sia questo che tutti quelli esposti Al Buscaglione li ho fatti con tecnica mista: acrilico, china e matite acquerellabili.

Baricelli 1Della tua produzione fa parte anche la narrazione sequenziale per immagini, talvolta corredate da testi e talaltra mute. In che modo imposti il tuo particolare racconto?
In generale, quando disegno senza nessun progetto, sono molto istintivo. È un work in progress: il disegno prende forma poco per volta e molto spesso è una sorpresa anche per me sapere che cosa uscirà fuori da un segno o da una pennellata.

Quando i tuoi lavori sono accompagnati dai testi di altri autori, come ti relazioni a essi? Ti chiedono qualcosa di particolare?
In questo caso per prima cosa chiedo quali sono le tempistiche. Per il resto ho sempre avuto la massima libertà e poi ci si confronta durante il lavoro.

Qual è il tuo rapporto con il mondo del fumetto? Che cosa cerchi quando ti avvicini a questo medium?
Il mio rapporto con il mondo del fumetto inizia così: le mie prime letture da bambino sono state TopolinoBraccio di Ferro e il grande Geppo. Poi da ragazzino sono passato a leggere le riviste come MostriSplatter e anche Dylan Dog. Oggi ho dei gusti molto difficili e sono selettivo, ma nelle storie a fumetti cerco sempre un qualcosa che mi spiazzi e mi sorprenda. A conti fatti è la stessa cosa che cerco quando guardo un film. Come autori che apprezzo, per il mood che trovo nelle loro opere, posso citare Akab, Miguel Angel Martin, Joan Cornella, Enrico Pantani, Junji Ito, Hideshi Hino, Manu Larcenet, Nicola Alessandrini e Robert Crumb. Consiglio di vedere il film documentario sulla vita di quest’ultimo.

Baricelli 2Tra i tuoi ritratti ci sono anche i personaggi dei cinecomics come il Pinguino di De Vito e il Joker di Ledger. Che cosa pensi di questi villain e dei film dei quali sono antagonisti?
Il Pinguino di Tim Burton lo metto al primo posto, seguito dal Pinguino della serie Gotham che ho apprezzato molto. Il Joker di Ledger è sicuramente molto potente, ma tifo sempre per Jack Nicholson nei panni del Joker di Batman di Burton (1989). Per quanto riguarda i film, la trilogia batmaniana di Christopher Nolan secondo me, finora, è la rappresentazione più sostanziosa.

Per concludere, domanda di rito: a che cosa stai lavorando in questo periodo?
Ho finito da poco l’ultima autoproduzione, Il Culto, assieme ad Alessandro Marzola. Si tratta di una splitzine: sfogliando lo spillato da una parte, si trova la storia realizzata da me; aprendolo dall’altra, quella di Alessandro.
Adesso sto per finire Horror #4, il seguito di un’autoproduzione in collaborazione con Sergio Caruso, che uscirà con l’anno nuovo. E, nel frattempo, continuo a disegnare, cercando di farmi sorprendere dai segni sulla carta, e vado alla ricerca di un’atmosfera, senza compiacere nessuno e sempre con l’obiettivo di trovare una mia precisione soggettiva. Continuo a collaborare con riviste in cui omaggio principalmente film e ogni tanto fumetti come Birdmen MagazineFramed Magazine e Horror Moth. I disegni esposti Al Buscaglione sono gli originali fatti per le riviste che ho citato. Infine, prossimamente le mie opere verranno esposte a Trieste e poi in Emilia Romagna, dove sono già state ospitate molto spesso.

Grazie Cristiano per la tua disponibilità!

Intervista realizzata dal vivo e via mail durante i mesi di ottobre e novembre 2024.

CRISTIANO BARICELLI

Cristiano Baricelli nasce a Genova nel 1977. Autodidatta, dal 1997 elabora una personale tecnica di disegno basata sull’uso della penna a sfera. Attualmente sta sperimentando tecniche miste e odia svegliarsi presto la mattina.
Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali e collabora con editori, fanzine, e magazine di illustrazione tra cui:
 Grrrz Comic Art Books, Nurant, Watt, CartaCanta, Nitch, L’inquieto, Pastiche, Verde rivista, Antropoide, Illustrati, Nèura, Freak Out, Guida 42, Carie, Rituali, Effe Rivista, Risme, Squadernauti, Digressioni, Aguaplano, Horror Moth, Fillide, Birdmen, Framed, Slerfa, Settepagine, Isterismo, Up, Diastemazine, Medicine, Eterna, Hypnos, Machina, L’ombroso, Wojtek, Arcoiris, Malgrado le mosche, Interiors, Argo, Yanez, Fumetti di Menare, In Your Face Comix, Le sottilissime matite di Bertoldo, Up, Zeus, Neutopia, Zazà Mag, Axolotl, Carpazine, Degrado Rivista. (Fonte: www.cristianobaricelli.it/about)

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