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40 anni di Mazinga Z

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Mazinga Z è stato il primo, il capostipite, l’ispiratore di una pletora di figliocci di metallo ed energia. Nato nel 1972 dal genio di Go Nagai, ha caratterizzato l’immaginario di una intera generazione cresciuta incollata alla televisione.

Il suo fascino è passato indenne attraverso i decenni, incurante alle evoluzioni del genere, indifferente al successo cinematografico dei Trasnformers o al cripticismo di Evangelion. Mazinga Z resta un simbolo, e come tale indistruttibile.

LoSpazioBianco vuole ricordare i quarant’anni dalla creazione del mitico robottone giapponese: per farlo, ha chiesto aiuto ad esperti, critici e artisti, unendo contributi sotto forma di approfondimenti e omaggi di fumettisti italiani che ci accompagneranno per le prossime due settimane.

Cosa vi aspetta in questo speciale? Interventi di Davide Castellazzi, Marcello GhilardiAndrea Leggeri, Alessandro Montosi e Marco Pellitteri, e gli omaggi di Andrea Accardi, Werther Dell’Edera, Giuseppe Ferrario, Otto Gabos, Luca Genovese, LRNZ, Gianluca Maconi, Federica Manfredi e Roberto Recchioni.

Articoli

“Quasi” Mazinga Z

21 Marzo 2012
Il Mazinga Z che avrebbe potuto essere: Davide Castellazzi ci guida alla scoperta di Iron Z, l'idea iniziale da cui poi scaturì il robottone che tutti conosciamo, nella quale al posto del Pilder, Koji Kabuto saltava alla guida del gigante di ferro... in moto! In appendice, l'omaggio di Gianluca Maconi.

L’apocrifo Mazinga Z

2 Aprile 2012
Mazinga Z, come altri cartoni animati del boom degli anni ’80, fu oggetto di una serie di trasposizioni a fumetti non autorizzate per mano di autori italiani. Antenati degli “spaghetti manga”, ancora oggi mantengono nella loro ingenuità un fascino tutto particolare. Inoltre: gli omaggi di Werther Dell'Edera e Giuseppe Ferrario.

Omaggi