Un ragazzino che si crede il miglior scout di sempre, il suo fratellino che pensa di essere un robot e il loro amichetto esperto di caccia: questi sono i tre piccoli protagonisti de Il sentiero smarrito di Amélie Fléchais, in uscita per la collana “Tipitondi” di Tunué. Durante una caccia al tesoro organizzata dal campo invernale si perdono in un bosco incantato e maledetto da una triste vicenda accaduta molto tempo fa, tra animali parlanti, creature magiche e una battaglia in corso per aggiudicarsi il controllo di questa foresta misteriosa.
I disegni sono il vero punto di forza della storia: la Fléchais alterna pagine in bianco e nero, in cui si nota bene il tratto di penne e marker, a pagine a colori, tenui e delicati, ottenendo un risultato grafico magico e ricco di dettagli in cui perdersi. Il volume è corredato inoltre da un bell’apparato finale di concept, sketch e illustrazioni.
Nella trama e nei personaggi risuonano gli echi di alcuni classici dell’animazione e della letteratura per ragazzi, da Il mio vicino Totoro a Fantastic Mr. Fox, fino a Nel paese dei mostri selvaggi, che la Fléchais infatti cita a conclusione del volume. La dinamiche che legano gli abitanti del bosco rimangono un po’ oscure, basate su giochi di potere e alleanze che non ci fanno capire a fondo chi siano i buoni e chi i cattivi, restando così avvolti da un fitto alone di mistero.
Questa può essere forse l’unica pecca della storia, considerando che è destinata principalmente ad un pubblico di bambini; d’altro canto è anche un’esperienza interessante e onirica perdersi nelle fantastiche pagine di questo microcosmo magico e bislacco, sospeso tra sogno e realtà.
Abbiamo parlato di:
Il sentiero smarrito
Amélie Fléchais, Jonathan Garnier
Traduzione di Stefano Andrea Cresti
Tunué, 2016
96 pagine, colori – 16,90 €
ISBN: 9788867901777