Questo secondo numero di River’s Edge di Yuho Hijikata segue lo stesso schema narrativo del primo volume, senza nemmeno offrire nuovi spunti. Così, ognuno dei dieci capitoli sviluppa lo stesso pattern: alla consueta bizzarra richiesta da leggenda metropolitana del committente rivolta ai membri dell’agenzia Okawabata, segue la fase investigativa, grigia e povera di particolari, e termina con uno scioglimento del caso quasi sempre senza particolari sorprese (con la possibile eccezione dell’episodi: Amore Sognante).
Il problema di fondo è probabilmente l’assenza di una trama principale a cui ricondurre i singoli episodi, cosìcché l’autore non riesce né a sviluppare appieno i casi proposti, trattandoli solo superficialmente, né a definire in maniera interessante i protagonisti, dando loro poche occasioni di far emergere la propria personalità. Unica nota positiva è il disegno di Akio Tanaka, sempre più realistico e caratterizzato da un tratto molto lineare e più maturo rispetto alle precedenti prove (Shamo).
Questo Seinen, che fonde situazioni bizzarre al genere poliziesco, continua a non brillare e il costo dei volumi non gioca certo a suo favore. Proseguendo su questa strada, il fumetto potrà essere apprezzato solo dagli amanti delle leggende metropolitane che continuano ed essere fonte di ispirazione per le storie dell’autore e materiale investigativo per i membri dell’agenzia Okawabata.
Abbiamo parlato di:
River’s Edge #1
Yuho Hijikata, Akio Tanaka
Traduzione di Gianluca Minari
Magic Press – MX, 2011
196 pagine, bianco e nero, brossurato con sovracoperta – 5,90€
ISBN: 978-88-7759-527-0