Ophidian #2- In Absentia Dei, Paradiso e Inferno possono attendere

Ophidian #2- In Absentia Dei, Paradiso e Inferno possono attendere

Si conclude il ciclo dell’atipica narrazione biblica di Ophidian, nella quale il protagonista è un meticcio che reclama un posto per lui e i suoi affiliati.

Arriva il secondo e conclusivo volume dedicato all’ibrido umano-divino Ophidian, a un anno dall’uscita del primo nel quale l’avvocato Seth Frozen, alter ego senza memoria del nephilim, era assurto a leader del popolo di reietti nella battaglia contro il Paradiso.
Nella prima parte dell’avventura, Ophidian: Avvento, il protagonista vestiva i panni di un avvocato americano che viveva la sua normale vita frenetica con tutto l’annesso quotidiano. L’apparizione improvvisa di stimmate sui palmi delle mani e di un angelo che vuole ucciderlo con tanto di spada, lo coinvolge direttamente nella guerra tra i reami dell’aldilà facendogli riaffiorare alla mente tutto il suo passato come nephilim. Quest’ultimi non sono altro che ibridi nati dall’unione tra umani e angeli.

Torna ovviamente anche il rodato duo formato da Lucio Perrimezzi, soggetto e sceneggiatura, e Francesca Follini, matite, chine e lettering. Lucio e FrancescaEntrambi sono ora in forza anche a Green Moon Comics, il primo in qualità di direttore artistico e la seconda come editor.

La storia riprende esattamente da dove l’avevamo lasciata: con l’arrivo della schiera di demoni caduti in disgrazia e angeli in esilio davanti alle porte del Paradiso ormai guidato da Melchisedek, ovvero l’Arcangelo Michele. Quest’ultimo ha approfittato dell’assenza di Dio (da qui il sottotitolo In Absentia Dei), ucciso in un nebuloso e lontano passato dallo stesso Ophidian, per prenderne le redini e tiranneggiarlo.

L’obiettivo del redivivo Ophidian, alla testa di un gruppo di personaggi che non possono far parte integrante né del Paradiso né tantomeno dell’Inferno, è quello di trovare un luogo in cui mettere radici e poter convivere pacificamente con entrambe le fazioni, mettendo da parte il retaggio di tutti.

La sceneggiatura di Perrimezzi è scorrevole, molto più del primo volume. Durante il primo terzo della storia, rappresentato dalla lunga battaglia tra le schiere di Ophidian e Melchisedek e poi tra i due personaggi stessi, l’autore calabrese e la disegnatrice cremonese gestiscono molto bene le inquadrature dei corpo a corpo. In alcuni momenti ricordano un incontro di wrestling anche, per esempio, nel character design del personaggio chiamato Paria, che indossa una maschera a copertura facciale totale tipica di alcuni dei protagonisti di questo sport. 

tav_5I restanti due terzi dell‘opera rivelano una buona costruzione dei dialoghi al limite del legal, frutto del passato del protagonista come avvocato nei panni di Seth Frozen. I botta e risposta tra l’arcangelo Melchisidek, i Giudici Eterni al di sopra di ogni divinità e Ophidian, sono fluidi e senza intoppi. Attraverso alcuni cavilli, il nephilim riesce a ottenere quello che desidera per lui e per quello che è diventato il suo popolo: un luogo tra i due regni biblici in cui poter passare il resto dell’esistenza. Con un ovvio prezzo da pagare per il popolo e quella che parrebbe essere una nuova tirannia.

Nella chiusura di questo biblico cerchio narrativo, Perrimezzi è coadiuvato dal tratto pulito e dal bianco e nero affascinante della Follini. L’artista cremonese dà il meglio di sé grazie alle chine profonde e ai chiaroscuri. I primi piani, le scene di battaglia enfatizzate da linee cinematiche, e le splash page colpiscono per la loro raffinatezza. 

Se si vuole fare un appunto, il quale comunque non inficia l’efficacia del lavoro fatto, è sul lettering. Non è dato conoscere se per scelta stilistica o meno, ma i balloon sono delle semplicissime ellissi nelle quali è stato inserito il testo dei dialoghi. A un occhio da letterista questo balza subito all’attenzione, perché ormai lo standard fumettistico generale è quello di arrotondare il balloon fino a fargli prendere la forma di un geoide. Ma alla fine questa è una questione di lana caprina e di gusto perfezionistico.

Non crediamo che Ophidian, nel suo insieme, sia il lavoro migliore della coppia Perrimezzi-Follini. Infatti attendiamo al varco Il Sesto, di prossima ripubblicazione da parte di Green Moon Comics in versione riveduta, corretta e colorata. Però Ophidian, con entrambi i volumi, rimane un ottimo tassello per chi voglia approfondire in versione romanzata e fumettistica la mitologia biblica cristiana. Ma anche per chi voglia avere un assaggio dei prodotti pubblicati dalla Noise Press di Luca Frigerio.

Abbiamo parlato di:
Ophidian #2: In Absentia Dei
Lucio Perrimezzi, Francesca Follini
Noise Press, 2020
78 pagine, brossurato, b/n – 9,00 €

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