Sotto un cielo dagli estremi colori autunnali, capace di passare dal beige al vermiglio, scivola lenta sull’asfalto un’automobile con una piccola roulotte al seguito. Un oggetto che nel suo protettivo guscio di metallo racchiude chiacchiere leggere e intime confidenze. Luogo metaforico, grembo materno che cinge le due protagoniste in un caldo abbraccio durante il loro viaggio intimo e personale. Un viaggio raccontato attraverso la rappresentazione di sentimenti profondi conditi da lacrime e sorrisi, aneddoti e silenzi che unisce indissolubilmente le nostre interpreti, chiamate dal destino a condividere una strana e magica esperienza.
La teenager Beatrice (Bea) e la ventisettenne Lou si incontrano così sulle strade di un Texas immaginario, entrambe alle prese con i tormentati snodi della loro esistenza, entrambe in fuga da qualcuno o qualcosa. Pronte a raccontarsi in scampoli di discorsi che mettono in luce il loro bisogno di allontanarsi dalle persone che le circondano e dalle loro vite attuali. L’incontro con la gatta Diamond, essere antico e speciale alla ricerca della via di casa, fortifica il loro sodalizio spingendo il loro viaggio fisico e metafisico un passo più in là, verso i territori del realismo magico. Una corrente artistica e letteraria che inserisce elementi magici in contesti che altrimenti risulterebbero esclusivamente realistici e che qui riesce a connotare di un’aura incantata ed oscura il viaggio delle protagoniste, fino a palesarsi come particolare espediente narrativo utile a raffigurare i loro profondi turbamenti in una storia che ha il sapore oscuro di certi sogni.
Partendo dalla citazione iniziale della poetessa Adrienne Rich “Le guide traggono in inganno, gli oceani sono proprietà della mante. Tutte le mappe sono finzione. Tutti i viaggiatori giungono a frontiere diverse”, Tillie Walden ci conduce per mano per le stanze e i corridoi della sua costruzione narrativa facendoci attraversare luoghi luminosi e angoli rischiarati da una flebile luce, nei quali si agitano le ombre cupe di emozioni negative e della malvagità umana dalle quali sembra esserci comunque una via d’uscita.
Mostrandoci come ognuno di noi segua strade personali e separate, creando il proprio percorso nel mondo, l’autrice indaga i fili nascosti che ci tengono legati alle nostre esistenza, passando per l’esplorazione dei sentimenti delle protagoniste, delle loro aspettative e della loro ricerca di equilibrio e felicità. Tramite la creazione di due riuscite personalità femminili, una più quieta e matura e l’altra più selvaggia e misteriosa, Walden fornisce al lettore solide coordinate utili ad addentrarsi nel cuore dei suoi personaggi, per avvicinarsi a comprendere le motivazioni e i turbamenti di due anime alle prese con un viaggio straordinario.
A completamento di una narrativa dal grande impatto emotivo che affonda le radici nella perfetta amalgama tra Lou e Bea e nella loro intensità scenica, troviamo un impianto visivo in costante equilibrio tra sogno e realtà in tavole che filtrano la percezione del mondo attraverso uno sguardo surrealista. Grazie ad un tratto mutevole che alterna linee morbide e discrete a linee spigolose e nervose, l’autrice riesce a delineare alla perfezione i suoi personaggi riuscendo spesso a giungere con i soli disegni in quel luogo dell’anima dove le sole parole non riescono ad arrivare. La gabbia fumettistica, qui rotta e ricomposta, viene ad essere sfruttata per creare linee disarmoniche che ben si interfacciano con il tumulto interiore dei personaggi. Anche gli ambienti e la rappresentazione della natura del Texas contribuiscono in modo efficace a seguire la sottile linea sulla quale si muove la sensibilità delle protagoniste, sottolineandone i mutevoli stati d’animo.
Mi stai ascoltando? ci conduce in un viaggio immersivo che riporta alla memoria la Fast Car di Tracy Chapman, raffinata e intensa cantautrice afroamericana, che proprio in questa canzone racconta la dura storia della sua vita e la necessità di fuggire dal suo quotidiano su di una macchina veloce per ricominciare altrove, nella speranza di un’esistenza migliore.
Nel tragitto delle protagoniste emergono anche elementi del cammino cinematografico della coppia “Thelma & Louise”, pellicola del 1991 che raccontava la parabola di due donne in fuga dalla routine quotidiana. Il film, vero e proprio fenomeno storico e culturale, mette in scena figure femminili legate da sentimenti di amicizia e amore, che acquisiscono piena coscienza di sé divenendo indipendenti e padrone del proprio destino. Tematiche che vengono rielaborate e riattualizzate dalla Walden grazie ad una maggiore consapevolezza della pienezza della figura femminile inserita nel contesto sociale odierno.
Tillie Walden ci regala così una storia potente, da leggere e rileggere per comprenderne appieno tutte le sfumature, soprattutto quelle di due donne dalla personalità fascinosa e complessa impegnate in un percorso di elaborazione del dolore, alla ricerca della giusta strada per andare avanti nelle loro rispettive esistenze. Due donne che si esercitano vicendevolmente al gioco della vita fornendosi supporto, aprendosi alla condivisione dei loro intimi dolori e delle loro esperienze.
Abbiamo parlato di:
Mi stai ascoltando?
Tillie Walden
Traduzione di Caterina Marietti
Bao Publishing, 2021
320 pagine, cartonato, colore – 21,00 €
ISBN: 978-8832735833