La redazione de Lo Spazio Bianco è composta, in primis, da lettrici e lettori “forti”.
Ogni collaboratrice e collaboratore del sito legge molto di più di quanto riesce a scrivere o di quanto gli piacerebbe scrivere. Tante di queste letture sono spesso accompagnate da note e appunti, utili come schemi o embrioni di future analisi e recensioni.
Per non perdere queste analisi preliminari che tanti di noi fanno, ma soprattutto per dare spazio e visibilità a tutte quelle decine di fumetti che ogni mese escono oggi in libreria, fumetteria ed edicola ma a cui – giocoforza – non riusciamo a dedicare articoli completi, è arrivata la rubrica Letture in breve.
In ogni puntata ci troverete piccoli spot, teaser, microanalisi delle letture, recenti o meno, di spaziobianchiste e spaziobianchisti.
The Closet di James Tynion IV e Gavin Fullerton (Edizioni BD, 2023)
Rispetto ad altre opere di Tynion, The Closet si distingue per semplicità e immediatezza. La sua brevità e un intreccio tutt’altro che articolato ne fanno infatti una lettura estremamente rapida ma non per questo meno interessante. Ciò che preme all’autore, più che lo sviluppo narrativo in sé, è porre l’accento sulla psicologia del protagonista, marito e padre indolente, e sulla dinamica familiare tossica della quale è partecipe. Di riflesso, l’elemento horror presente nel fumetto non rappresenta tanto una qualche minaccia fisica ma si presenta piuttosto come un’inquietante manifestazione del trauma che l’instabilità relazionale tra due genitori può provocare nella mente di un bambino. È palpabile, nel corso della lettura, un senso di angoscia penetrante, ottimamente incanalato anche dai disegni. Non solo per le tonalità cupe che ammantano la quasi totalità delle tavole ma anche per l’utilizzo di inquadrature spesso ravvicinate e asfissianti.
Marco Marotta
Dylan Dog Speciale #39 – Ai confini del crepuscolo di Alessandro Bilotta, Nicola Mari (SBE, settembre 2025)
L’immortalità, la vita eterna possono essere viste come ostinarsi a rivivere sempre lo stesso giorno, per paura di provare qualcosa di nuovo: una vita fatta di abitudini e ripetitività infinite che mette al riparo da affanni e difficoltà che il provare dei sentimenti implica. È questa la zona del crepuscolo che Alessandro Bilotta vuol far creare a Jacob Hicks: nichilista, scettica e pessimista. E i suoi compagni Crepuscolari sono dei giovani che assomigliano tanto, troppo, a molti giovani che vivono così la realtà quotidiano del contemporaneo. L’esistenza come non vita, come caos che nella storia di questo Speciale si trasforma nel significato dato all’eternità.
Bilotta lega Ai confini del crepuscolo a La somiglianza degli opposti (Speciale #38 del 2024), ma suggerisce una connessione anche con la sua saga Il pianeta dei morti. Di certo continua la sua interessante e non scontata esplorazione narrativa di alcuni elementi fondanti della mitologia di Dylan Dog, accompagnato da un Nicola Mari ispirato, efficace e spietato.
David Padovani
Dormi. di studiopazzia (In Your Face Comix, 2025)
La collana Lucky 13 curata da Dast per In Your Face Comix ospita brevi storie autoconclusive in cui, come scrive nella prefazione l’editore Riccardo Rottaro, ogni autore racconta il proprio universo e le proprie ossessioni. Il trentesimo spillatino presenta un fumetto di Mattia Naliato, in arte studiopazzia, che rispetta lo spirito dell’iniziativa e allo stesso tempo si allinea perfettamente alla sua bibliografia, costituita principalmente di avventure di personaggi giovani e giovanissimi. Cinque tavole con due vignette ciascuna e otto splash-page narrano la difficoltà di un bambino ad affrontare il buio, giungendo a una soluzione tanto divertente quanto efficace. Da sottolineare l’effetto particolare di un giro-pagina in cui a una tavola con la prevalenza del bianco sul nero ne segue una con la stessa inquadratura e lo stesso soggetto, però in assenza di luce.
Federico Beghin
Dylan Dog presenta: I racconti di domani #5 di Tiziano Sclavi e Davide Furnò (Sergio Bonelli Editore, settembre 2025)
Prosegue la ristampa da edicola della serie che segnò nel 2019 il ritorno alla sceneggiatura di Tiziano Sclavi, pur non coinvolgendo direttamente Dylan Dog. Questo quinto albo contiene otto mini storie, alcune brevissime di appena quattro tavole (Variazione sulla macchina del tempo), altre più articolate, come la claustrofobica Doppelgänger. Matite e chine sono tutte opera di Davide Furnò, il cui tratto netto, accompagnato da coloriture in cui il nero pieno ha una rilevanza importante, genera un’atmosfera cupa e inquietante che ben sottolinea il tono dei testi. Come già negli altri albi della serie, le storie sono dei flash al confine tra il fantascientifico, il grottesco e l’horror. Sono spunti di sceneggiatura da cui potrebbe scaturire un ulteriore sviluppo di trama, oppure no: nella tradizione centenaria dei racconti brevi e brevissimi, queste suggestioni posseggono il fascino del non finito, che lascia tutto lo spazio possibile all’immaginazione del lettore, e in questo consiste il loro fascino.
Laura Cassarà
Absolute Batman #5 di Scott Snyder, Nick Dragotta, Frank Martin (Panini Comics, settembre 2025)
In quella che avrebbe dovuta essere la conclusione del primo arco narrativo della testata, Lo zoo (ampliato poi con una ulteriore parte in corso d’opera), Scott Snyder e Nick Dragotta segnano un altro fondamentale punto di distacco tra la versione canonica e la versione assoluta del personaggio: questo Batman non ha bisogno di denaro per perseguire gli obiettivi della sua lotta al crimine. Anzi, ancor di più lo rifiuta, sia perché incorruttibile, sia perché questo Bruce Wayne è quanto di più lontano si possa immaginare dallo stato sociale della sua controparte tradizionale.
Snyder ha il limite di voler sottolineare con un evidenziatore troppo grosso la riflessione sociale che si incarna nell’azione di Maschera Nera, facendola suonare didascalica e depotenziandola.
Dall’altro lato, Dragotta e Frank Martin danno vita a una narrazione grafica sempre più efficace e impressionante, suddivisa in decine di vignette per ogni tavola e dove il rosso del fuoco e del sangue diventano il tono cromatico predominante di tutta la storia.
David Padovani
Il cuore di Thomas di Moto Hagio (J-Pop, 2019)
Quando venne pubblicato per la prima volta (1974-1975) sulle pagine di Shojo Comic, Il cuore di Thomas rappresentò uno dei primi esempi di boys love (Shonen’ai) e diede il via alla rivoluzione dei manga per ragazze.
La storia racconta del giovane Eric, ultimo arrivato in un collegio tedesco del XX secolo, un ragazzo estremamente sgarbato e manesco. Somiglia in toto al piccolo Thomas, un ex studente, dai lineamenti aggraziati e dal carattere dolce, innamorato di Juli, un altro componente del collegio, che però rifiutò il suo amore, spingendo Thomas al suicidio, lasciando solo una lettera in cui riversò tutto l’affetto che provava per l’innamorato. Le vite di Eric e Juli s’intrecciano, spingendo ognuno a conoscere i tormenti e i sensi di colpa dell’altro e ad affezionarsi sempre più. Considerato da molti il capolavoro della sensei Moto Hagio, celebre mangaka del Gruppo 24, il manga ridefinì i canoni dello shojo, sfidando le convenzioni e la ristrettezza che la società giapponese riservava alle bambine e alle ragazze del tempo.
Domenico Rotella
Alien: Black, White & Blood di AA. VV. (Panini Comics, 2025)
L’universo sci-fi creato da Ridley Scott nel 1979 non è mai stato esattamente gioviale, ma questa antologia di nove storie ne propone una visione particolarmente nichilista. I protagonisti umani si rivelano spesso più aberranti degli xenomorfi che danno loro la caccia; che sia per avidità, per un cieco orgoglio o perché caduti preda della pazzia, il dubbio su chi siano i veri mostri sorge più di una volta durante la lettura. Non esiste poi alcun lieto fine, laddove i vari racconti si concludono puntualmente nella maniera più tragica e inquietante possibile. Prevedibilmente, non tutte le storie riescono a mantenere lo stesso livello qualitativo ma l’esperienza generale di lettura è senz’altro coinvolgente. Sebbene il titolo del volume lasci presagire il contrario, il sangue non è un elemento che abbonda nelle tavole. Queste sono invece impreziosite da disegni che fanno dell’atmosfera cupa e decadente il loro punto di forza, dove ogni artista riesce a distinguersi con il proprio stile.
Marco Marotta
Per questa puntata è tutto. Letture in breve torna tra due settimane con nuove letture, brevi o lunghe che siano.