Il rapporto tra i personaggi Disney e il cinema è molto stretto: è sempre bene ricordare che gli standard characters e diversi comprimari non sono nati nei fumetti ma proprio sul grande schermo, attraverso i cortometraggi di Walt Disney e dei suoi collaboratori. Una puntualizzazione che fa anche Vincenzo Mollica, chiamato a scrivere un’ispirata introduzione a La storia del cinema di Topolino, volumetto cartonato dedicato alla raccolta di alcune avventure dell’omonimo ciclo, apparso sul settimanale disneyano nel corso del 2018 e scritto da Roberto Gagnor, in un’operazione analoga a quanto lo sceneggiatore aveva già fatto con le arti classiche.
Le storie della serie non hanno una qualità uniforme: non sempre il genere cinematografico di turno viene trattato in maniera esaustiva o soddisfacente (come in Da Topolinia con furore) e a volte la trama portante appare poco ispirata (Mickey Keaton e il kolossal pericoloso e I misteri dello studio 13). Difetti che vengono bilanciati dalle citazioni sempre azzeccate e divertenti a persone e situazioni dell’ambiente, da alcuni soggetti in cui l’ironia di Gagnor trova la chiave vincente, come Dinamite Bla e le 400 melanzane, e dai disegni plastici di Valerio Held e Giada Perissinotto. La disegnatrice romana, in particolare, offre qui un ottimo esempio del suo stile attuale, guizzante e accattivante, che ricorda per certi versi quello di Alessandro Barbucci.
Utili, infine, le schede introduttive a ciascuna storia, che forniscono i riferimenti del caso.
Abbiamo parlato di:
La storia del cinema di Topolino
Roberto Gagnor, Valerio Held, Giada Perissinotto
Disney-Panini, marzo 2019
146 pagine, cartonato, colori – 10,00 €
ISSN: 977182836790390001