Wonder Woman 1984
Nonostante il rinvio a ottobre dell’uscita nelle sale, e nonostante il silenzio che ruota attorno alla campagna promozionale della pellicola, qualcosa si sta muovendo negli ultimi giorni attorno a Wonder Woman 1984, l’atteso sequel sull’amazzone DC Comics con protagonista Gal Gadot.
Dal punto di vista del licensing e del merchandise, infatti, la Warner Bros. ha iniziato proprio in questa settimana a mostrare le sue carte annunciando le numerose collaborazioni con note società, in un tentativo di fornire anche una sorta di “aura di normalità” a quella che nelle ultime settimane si è rivelata una campagna promozionale non facile a causa della pandemia di Covid-19.
La prima collaborazione è quella con Mattel, la quale lancerà una nuovissima confezione di due Barbie Doll Wonder Woman 1984 raffiguranti i personaggi di Steve Trevor e Diana Prince, che arriveranno nei negozi americani il prossimo 13 agosto e sono già ora disponibili per il pre-ordine su Amazon.
Altra imprortante iniziativa è quella di Roblox, una piattaforma online globale che riunisce oltre 120 milioni di persone attraverso il gioco, che ha annunciato il lancio di Wonder Woman: Themyscira Experience, un evento online realizzato in collaborazione con Warner Bros. e DC Comics per dare vita alle iconiche storie di Wonder Woman sulla piattaforma.
Attraverso Wonder Woman: Themyscira Experience gli utenti di Roblox, insieme agli amici, possono esplorare Themyscira, la patria di Diana Prince, all’interno di una piattaforma virtuale godendo dei vantaggi unici di incarnazione e coesistenza offerti dagli avatar di Roblox. Gli utenti Roblox potranno intraprendere missioni per esplorare l’isola, equipaggiare i loro avatar con elementi ispirati ai fumetti e al film diretto da Patty Jenkins, raccogliere tesori degni di un campione e compiere a mini giochi.
Oggi più che mai le persone sono alla ricerca di modi per connettersi tra loro e le loro comunità attraverso esperienze autentiche e coinvolgenti che possono essere utilizzate e condivise nell’universo Roblox – ha affermato Craig Donato, Chief Business Officer di Roblox – Siamo entusiasti di lavorare con DC e Warner Bros. per un’esperienza unica nel suo genere che pensiamo sia i fan di Wonder Woman che gli utenti di Roblox adoreranno.
La piattaforma è raggiungibile a questo indirizzo ed è aperto a chiunque possegga un account su Roblox.
Altra partnership da evidenziare è anche quella con SweeTARTS, iconico marchio di caramelle attivo fin dal 1962, che ha annunciato nei giorni scorsi il lancio di un oggetto da collezione esclusivo: il Golden Ropes Holder. Le Golden Ropes in edizione limitata di SweeTARTS sono una corda di liquirizia al gusto tropicale piena di un centro dal sapore aspro, rendendo omaggio all’iconico Lazo della Verità di Wonder Woman.
Questa partnership è perfetta perché SweeTARTS è sinonimo di più di una cosa: dolce e aspro, lungo e corto, morbido e gommoso. Wonder Woman incarna quella stessa idea di dualità con la sua forza e la sua saggezza, il potere e giustizia, il coraggio e la verità – ha dichiarato Ashley Incarnato, senior brand manager di SweeTARTS – Il nostro “Golden Ropes Holder” è sia un distributore di caramelle che un oggetto da collezione per i fan di Wonder Woman. Il “Golden Ropes Holder” è lo strumento perfetto per contenere le tue Golden Ropes mentre guardi il nuovissimo film di Wonder Woman.
Il Golden Ropes Holder è stato realizzato in collaborazione con la costumista vincitrice del premio Oscar Lindy Hemming, e potrà essere ottenuto dai fan a partire dal 13 luglio attraverso la pagina Instagram di SweeTARTS taggando un amico con la parola “lasso”.
L’azienda di gioielli Zales ha invece annunciato il lancio della sua esclusiva collezione di ventotto pezzi di alta gioielleria griffati Wonder Woman 1984. La collezione comprende alcune delle caratteristiche più famose della famosa amazzone, tra cui il suo iconico emblema WW, il suo lazo e persino la sua avversaria, Barbara Minerva alias Cheetah.
L’uniforme di Wonder Woman gioca un ruolo chiave nei disegni: le qualità della sua tiara sono integrate in anelli e pendenti, il suo “Lazo della verità” è visibile in orecchini a cerchio e ciondoli e il logo WW è usato in una collana in oro e diamanti con orecchini coordinati.
Importantissima partnership è soprattutto quella con la Croce Rossa Americana, con una iniziativa tesa a promuovere la trasfusione di sangue. La Croce Rossa ha un urgente bisogno di donatori di sangue quest’estate, poiché la pandemia di COVID-19 ha causato sfide nell’approvvigionamento senza precedenti. Inoltre, nonostante in alcuni stati vengano revocati gli ordini di restrizione, molte consegne di sangue presso le aziende e le organizzazioni della comunità continuano ad essere cancellate poiché questi luoghi rimangono chiusi o limitano il numero di persone. Coloro che si presenteranno per la donazione dall’1 al 31 luglio verranno automaticamente accreditati per avere la possibilità di vincere un autentico pacchetto di repliche del film di Wonder Woman 1984 che include il lazo d’oro e un paio di guanti, identici a quelli del film con Wonder Woman.
Hollywood tra caos e riaperture
In queste ultime settimane, con la pandemia di Covid-19 che negli Stati Uniti pare ormai essere senza controllo e i numeri dei contagi che si alzano sempre di più anche per via di una gestione dell’emergenza erratica e confusionaria, il mondo guarda a Hollywood con dubbi e speranze su una possibile riapertura e rilancio delle produzioni. Da quando è iniziata l’epidemia la macchina hollywoodiana ha continuato a lavorare incessantemente, con annunci di nuove produzioni, casting e partnership, ma il tutto resta comunque fermo a questi, con pochi grandi film che stanno ora ricominciando la lavorazione.
A gettare una luce sconfortante sull’attuale situazione, è stato nei giorni scorsi un interessante articolo di The Hollywood Reporter dal titolo emblematico: “Il dilemma della riapertura di Hollywood: Non possiamo permetterci di sbagliare“.
In questo interessante reportage è palese come la volontà di riaprire si stia scontrando non solo con una realtà ormai sempre più caotica riguardante la diffusione del virus, ma anche con continue riscritture di regole e codici per garantire la sicurezza, a cui si aggiunge anche il tentativo di salvare una industria sempre più in crisi.
Il 29 giugno un certo numero di gruppi di Hollywood – tra cui la Motion Picture Association, la Directors Guild of America, la Independent Film & Television Alliance, la International Alliance of Theatrical Stage Employees e SAG-AFTRA – hanno chiesto al Congresso una nuova legislazione per aiutare a salvare qualcosa come 465.000 lavori cinematografici e televisivi “a rischio a causa della pandemia”. La proposta prevedeva incentivi fiscali per l’assunzione di lavoratori e un aumento delle detrazioni fiscali per i costi di produzione.
Oltre a questo, si aggiunge anche l’annoso problema della riapertura delle sale, che nelle ultime settimane ha visto svilupparsi anche un dibattito sull’uso o meno delle mascherine, con protocolli cambiati anche in seguito alle reazioni del pubblico.
Anche se il lavoro sul set riprenderà, non è chiaro quando il pubblico tornerà nei cinema. La notizia del rinvio della riapertura di Disneyland è stata annunciata lo stesso pomeriggio del 24 giugno quando fonti all’interno dell’impero cinematografico Disney hanno dichiarato che Mulan non sarebbe più uscito nelle sale il 24 luglio a causa del picco dei casi COVID-19 in diversi stati, tra cui la California. Due giorni dopo, Disney dichiarò ufficialmente che l’uscita dell’adattamento live-action sarebbe stato rimandato al 21 agosto. Un giorno prima, Warner Bros. aveva anche ritardato l’uscita di Tenet di Christopher Nolan dal 31 luglio al 12 agosto.
In un mega gioco di domino, AMC Theatre, Regal Cinemas e Cinemark Theatres – i tre più grandi circuiti teatrali del paese – hanno successivamente dichiarato che avrebbero ritardato la riapertura dei loro cinema da metà luglio a fine luglio. I proprietari di cinema affermano di avere difficoltà a giustificare i costi dell’energia elettrica se non ci fossero nuovi titoli di Hollywood da presentare. E, in alcuni casi, non hanno l’approvazione da parte delle autorità statali e locali per riprendere l’attività (questo vale per L.A. e New York City, i due mercati più trafficati del paese). L.A. è diventata particolarmente problematica in termini di casi, con il sindaco Eric Garcetti che ha dichiarato il 29 giugno che stava decidendo una “dura pausa” sulla riapertura dei cinema (che sono stati chiusi da metà marzo).
Da questo articolo traspare fortemente la grande difficoltà di una industria che, al momento, cerca di reagire da sola al Covid-19, in un momento in cui l’amministrazione Trump e il governo federale paiono essere bloccati in una sorta di “loop mediatico della negazione”, e che lascia intravedere ancora settimane molto dure per il settore cinematografico USA.
Non va meglio in Cina, dove i cinema nella capitale commerciale cinese di Shanghai riceveranno 2,5 milioni di dollari (18 milioni di yuan) in fondi di stimolo del governo, in quanto circolano notizie persistenti secondo cui migliaia di cinema nel paese asiatico sono in pericolo di chiusura permanente. Un fattore, questo, che andrebbe fortemente a impattare sul box office mondiale.
Nei giorni scorsi, la Shanghai Municipal Film Administration ha pubblicato un elenco di 345 cinema che riceveranno una quota dei sussidi. L’importo dei fondi ricevuti dipenderà dal totale delle vendite al botteghino di ciascuna società del 2019 e dal numero di schermi in funzione. Le aziende della lista vanno dai cinema su piccola scala alle sale multiplex.
La vasta rete cinese composta da 70.000 schermi cinematografici è stata chiusa a fine gennaio, mesi prima di simili eventi in Nord America. E mentre i multiplex negli Stati Uniti, in Europa, Australia, Giappone o stanno già riaprendo o stanno lavorando per un riavvio programmato, i teatri cinesi rimangono in un limbo.
All’inizio di maggio il Consiglio di Stato cinese ha annunciato che le strutture di intrattenimento al coperto, tra cui cinema e locali di musica dal vivo, potrebbero riprendere l’attività a livello nazionale. Ma una breve fiammata della trasmissione del coronavirus a Pechino all’inizio di giugno ha fermato il piano di riavvio.
Nel frattempo, i problemi finanziari degli operatori teatrali continuano a salire, in quanto anche se i cinema non riaprono i gestori devono comunque sostenere le spese per la regolare manutenzione delle attrezzature e la disinfezione delle sale cinematografiche.
Spin-off di The Batman
Una delle notizie più interessanti della settimana appena trascorsa, è stata certamente quella riguardante lo spin-off di The Batman in lavorazione per HBO Max. Il progetto, di cui si sa ancora poco, sottolinea comunque un forte cambio di rotta da parte della Warner Bros., che per la prima volta realizza un progetto per un’altra piattaforma collegato direttamente a un film cinematografico.
Questa serie, che dall’incipit diffuso dovrebbe “analizzare l’anatomia della corruzione a Gotham City”, è inoltre una decisa svolta rispetto a show più recenti come Gotham della Fox.
Quella serie, apprezzabile per lo storytelling coinvolgente e per la volontà di creare un piccolo, grande universo che potesse raccontare le origini di Batman e della sua Rogue’s Gallery, era comunque limitata da una decisa virata verso il lato fumettistico, mancando così le premesse per uno show più vicino a una sorta di Law & Order, che all’inizio sembravano preponderanti. Con la nuova serie prodotta da Matt Reeves e Terence Winter, che con Boardwalk Empire ha disegnato il ritratto del gangsterismo negli USA durante gli anni del proibizionismo, è possibile che stavolta si vada in direzione di un prodotto più realistico e decisamente più vicino alle atmosfere di Gotham Central, le cui storie realizzate da Greg Rucka ed Ed Brubaker sono riuscite a prendere criminali in costume e trascinarli in storyline dall’alto contenuto thriller e noir, come la bellissima Soft Targets con protagonista il Joker.
Da questo punto di vista lo show potrebbe anche correggere errori fatti di recente da altri adattamenti molto simili, come ad esempio Powers realizzata nel 2015 per Playstation Network, che partita da un buon concept si è poi via via affievolita fino alla cancellazione dopo due stagioni.