Il futuro di Peter Parker, la minaccia di Kingpin

Il futuro di Peter Parker, la minaccia di Kingpin

In questa ultima puntata del 2021, riflettori puntati sul sequel di Spider-Man e il futuro di Peter Parker nel MCU, e l'arrivo di Kingpin nel medesimo universo.

Il seguente articolo contiene spoiler sul finale di Spider-Man: No Way Home

Spider-Man: No Way Home

L’uscita nelle sale dell’atteso terzo capitolo sull’arrampicamuri diretto da Jon Watts e interpretato da Tom Holland, ha fornito molte certezze sulle indiscrezioni degli ultimi mesi, ma ha anche lasciato aperte alcune questioni non da poco, incentrate sul futuro del personaggio nel Marvel Cinematic Universe.
In questa puntata, infatti, non analizzeremo la trama del film nelle sue varie forme, ma più che altro il nuovo status quo di Peter Parker nell’Universo cinematografico Marvel, soprattutto alla luce della diarchia gestionale che da qualche anno circonda il supereroe, perennemente in bilico tra due universi narrativi.
Qualche settimana fa avevamo evidenziato come il nuovo trailer della pellicola anticipasse scelte e sacrifici per il personaggio di Peter Parker. Il finale del film, che vede il giovane eroe scegliere di fare dimenticare la sua identità alle persone amate, conferma una evoluzione emotiva del personaggio, il quale finalmente accoglie definitivamente il famoso motto “Da un grande potere derivano grandi responsabilità“, posizionandolo però al tempo stesso in una situazione indecifrabile nel Marvel Cinematic Universe.

Se dobbiamo tenere fede alle parole del Dottor Strange (Benedict Cumberbatch) pronunciate nel finale, Peter Parker è come se non fosse mai esistito e quindi il suo bagaglio di esperienze come il rapporto con Tony Stark, la relazione con MJ, l’amicizia con Ned e addirittura la parentela con Zia May (Marisa Tomei) sono state completamente cancellate dall’esistenza, lasciando agli spettatori la visione di un giovane solo che inizia una nuova vita.
E’ vero che l’incantesimo di Strange non cancella l’arrampicamuri dai vari eventi degli ultimi anni come la Guerra dell’Infinito, ma certamente mette in discussione il suo futuro. Anche se l’accordo tra Sony e Marvel Studios prevede la presenza di Spider-Man in un ignoto progetto legato al Marvel Cinematioc Universe, resta da vedere cosa accadrà al franchise legato al ragnetto. Il finale infatti sembra lasciare aperte le porte anche a vari sequel non strettamente collegati all’Universo creato dai Marvel Studios, ed è possibile che la Sony per qualche tempo abbia intenzione di muoversi su due livelli, lasciando vivere al supereroe delle avventure standalone sul modello di quelle realizzate dalla Warner per gli eroi DC Comics, senza riferimenti particolari o comunque minimi, all’universo che si muove attorno a lui, per poi spingerlo verso avventure condivise nel MCU.

Queste opzioni sono al momento tutte sul tavolo, così come la creazione di nuovi comprimari più simili alle loro controparti a fumetti. Se infatti la MJ interpretata da Zendaya non è mai stata Mary Jane Watson, ma piuttosto una versione differente del personaggio che tutti conosciamo, questo lascia aperta la possibilità dell’introduzione della vera MJ, anche se l’alchimia tra Holland e l’attrice è così forte (anche nella vita reale), che è probabile la Sony voglia riprendere la loro interazione in qualche forma nel prossimo futuro.
Per il personaggio di Spider-Man c’è, sia per la Sony che per i Marvel Studios, un intero foglio bianco su cui scrivere nuove avventure e nuove strade da percorrere, un futuro che si annuncia comunque pieno di sfide.

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Hawkeye

Proprio nel medesimo giorno in cui Spider-Man: No Way Home usciva nelle sale, sancendo l’arrivo di Matt Murdock (Charlie Cox) nel Marvel Cinematic Universe attraverso un cameo di pochi secondi, nel quinto episodio di Hawkeye viene confermato definitivamente anche quello di Wilson Fisk alias Kingpin, interpretato da Vincent D’Onofrio.

Le speculazioni su una presenza dello Zar del Crimine nella serie con protagonisti Jeremy Renner e Hailee Steinfeld giravano fin dai tempi della conclusione delle riprese a New York, ma non erano mai state confermate ufficialmente, come d’altronde è prassi da parte dei Marvel Studios, e quindi tenute sotto stretto riserbo dalla major fino alla trasmissione dello show su Disney+.
L’ingresso quasi contemporaneo di questi due personaggi apre nuove e interessanti strade per il Marvel Cinematic Universe, anche se è da evidenziare che è probabile che le nuove iterazioni dei due character saranno dissimili dalle versioni che abbiamo visto nello show targato Netflix, qualcosa che abbiamo già potuto constatare proprio nella serie su Occhio di Falco.
Come la sua controparte a fumetti, il Kingpin del Marvel Cinematic Universe predilige agire nell’ombra, tralasciando quelle uscite pubbliche che avevano però contraddistinto la sua presenza in Daredevil, muovendo pedine quali la “Mafia in Tuta” ed Echo (Alaqua Cox), la cui instabilità potrebbe diventare un vantaggio per Clint e Kate Bishop.
Il fatto comunque che Clint Barton sia a conoscenza di Kingpin, denota che la versione MCU è difatti in giro da più tempo, e probabilmente osserva i supereroi e le loro azioni da anni, cercando di mantenere un profilo basso che ora sembra non essere più la sua arma principale, visti gli eventi.
Sarà quindi interessante vedere come Kingpin agirà nei confronti di un supereroe di primo livello e Avengers come Occhio di Falco, nel tentativo di mantenere integra la sua invisibilità ormai in pericolo, e anche come si porrà il personaggio nei confronti di tutta la comunità dei supereroi. Di fronte al suo anonimato ormai praticamente perduto, è intuibile che Kingpin possa agire nella sua tipica modalità di attacco, ovvero manipolando la situazione a suo vantaggio.

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Vincent D’Onofrio ritorna come Kingpin. Ma la sua versione targata MCU come agirà verso la comunità dei supereroi? Scontro frontale o anonimato?
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