Giustizia mutante: Sabretooth di Lavalle e Kirk

Giustizia mutante: Sabretooth di Lavalle e Kirk

Victor Lavalle e Leonard Kirk parlano di sistema carcerario e seconde possibilità in una delle miniserie rivelazione Marvel del 2022.

SabretoothKrakoa, l’isola-nazione mutante, ha tre leggi stabilite dal consiglio silente.

  • Non uccidere gli umani
  • Crea più mutanti
  • Rispetta la sacra terra

Chi non si attiene a queste disposizioni, è condannato a finire nel Pozzo, un limbo nascosto creato all’interno di Krakoa dove la vita è sospesa, imprigionata. E forse non poteva che essere Sabretooth, sanguinario avversario di Wolverine, a finire in questa prigione già in House of X/Power of X  (precisamente su HoX # 6), perché giudicato colpevole di aver ucciso degli esseri umani durante una missione per conto di Krakoa e del suo consiglio.

Da allora di lui (e del concetto di giustizia e detenzione mutante) si erano perse le tracce, fino all’arrivo del pluripremiato romanziere Victor LaValle (non nuovo al mondo del fumetto, avendo scritto nel 2018 Destoyer e nel 2021 Eve, entrambe per BOOM!Studios) e del disegnatore veterano Leonard Kirk. In Sabretooth: L’Avversario, i due autori costruiscono un racconto su più livelli: si esamina la pena inflitta al sadico mutante, i meccanismi che la regolano e i tentativi di Victor Creed sfuggire ad essa o almeno di crearsi un ambiente vivibile, ma al tempo stesso si elabora una riflessione sul concetto di carcere, di detenzione, di pena e riabilitazione, esplorando uno degli aspetti più controversi della nuova nazione mutante.

Una parte fondamentale del lavoro di LaValle passa per l’approfondimento di un personaggio difficile come Victor Creed, spesso banalizzato, ridotto a macchietta o a cliché, a macchina omicida senza sfaccettature: e seppure il Sabretooth di questa miniserie resti un personaggio detestabile e aberrante, LaValle riesce a conferirgli un fascino e un carisma particolari, grazie a una approfondita costruzione della sua psicologia.

Sabretooth_1Questa caratterizzazione si inserisce all’interno di una riflessione più ampia e complessa sul carcere e sul suo valore per la società, con l’obiettivo di suscitare nel lettore un contrasto morale forte, tra il ventre che è portato a sperare in una punizione esemplare per un personaggio così efferato e la ragione che fa capire che la giustizia Krakoana ha dei grandi problemi alla sua base.
Questa riflessione, strutturata in maniera sottile ed elegante da LaValle, viene rafforzata e ampliata dai nuovi detenuti che raggiungono ben presto il protagonista: ognuno di questi (Nekra, Oya, Madison Jeffreys, Melter e Terzo Occhio) ha commesso un crimine molto difficile da giudicare: a volte commesso per un errore e in buona fede, magari per salvare una vita, altre volte ancora per amore (quello di Madison Jeffreys per Danger, la stanza del pericolo personificata).
Il caso più interessante, un crimine ideologico dalle ragioni condivisibili, è quello di Terzo Occhio: attraverso lui, riflettiamo sul significato di famiglia e procreazione, sulla spinta verso questo per mere ragioni di incremento demografico e non supportate da una visione più umana e meno cinica, più attenta alla comunità e meno alla politica. Tutte le interazioni tra questi personaggi e le discussioni sui loro crimini non possono che far venire dubbi sul sistema della giustizia (e più in generale della politica) del nuovo paradiso Krakoano.

Sabretooth (2022) 01 (of 05)-030Non bisogna però pensare che questo fumetto sia un saggio critico né tantomeno un pamphlet moralizzante: queste riflessioni sono inserite in maniera organica e mai preponderante (anzi, a volte vengono anche compresse o delegate alle amate e odiate pagine di prosa marchio di fabbrica della gestione Hickman) in una storia da “Prison Break” dal ritmo avvincente e dallo svolgimento rapido e feroce, che trova la sua forza prima di tutto nelle interazioni tra i personaggi, un gruppo di personaggi minori del mondo mutante a cui ci si affeziona rapidamente. A questo si aggiunge anche l’introduzione di nuovi elementi che vanno ad arricchire le dinamiche e i misteri dell’organismo vivente che è l’isola di Krakoa.

In tutto questo risulta essenziale l’apporto di Leonard Kirk, qui in una delle sue prove più convincenti: il tratto spesso e sinuoso carica i personaggi (soprattutto il protagonista) di una affascinante gravità scenica e di grande una potenza dinamica, che esplode negli scontri e nelle efferatezze di Sabretooth. La capacità di modulare le inquadrature in una tavola dalla costruzione piuttosto classica e regolare permette sia di creare uno storytelling chiaro e scorrevole, sia di soffermarsi sulle espressioni dei personaggi nei momenti di confronto dialettico: anche in questo caso la resa grafica e scenica di Sabretooth è di grande impatto, con espressioni ferine che incutono timore e una strana forma di rispetto.

Come altre miniserie più o meno riuscite (le buone Way of X e soprattutto Legion of X, la deludente X-Corp), Sabretooth si inserisce nel grande affresco mutante scaturito dal rilancio di Jonathan Hickman per affrontare alcuni aspetti importanti della società Krakoana (che rispecchia pregi e storture della nostra) lasciati ai margini degli sviluppi di maxitrame orizzontali e verticali. E forse proprio questa marginalità permette a due autori particolarmente ispirati di creare il fumetto che non ti aspetti, dedicato a un personaggio spinoso e difficile da affrontare, creando un racconto denso ma equilibrato, sicuramente uno dei migliori dell’annata 2022 della Marvel e del suo parco mutante.

Abbiamo parlato di:
Sabretooth – l’avversario
Victor LaValle, Leonard Kirk, Rain Beredo
Traduzione di Fabio Gamberini
Panini Comics, 2022
136 pagine, cartonato, colori – 16,00 €
ISBN: 9788828722076

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *