“…Dexter! Mi chiami pure così.”
(Agente Segreto X-9)
Il 4 ottobre del 1931 sulle pagine del Chicago Tribune fa il suo esordio il più famoso G-Man della storia dei comics: Dick Tracy. Il successo fu immediato e il personaggio di Chester Gould fece scuola a tutto il fumetto poliziesco che avrebbe invaso i quotidiani americani. William Randolph Hearst, magnate della stampa americana, come suo solito, non se ne stava lì a osservare passivamente il successo della concorrenza e fece ingaggiare il più grande scrittore hard-boiled del periodo, quel Dashiell Hammett autore di romanzi come Il Falcone Maltese e L’uomo Ombra. Il compito che Hearst assegnò ad Hammett era quello di creare un personaggio per una strip poliziesca che tenesse testa a Dick Tracy; lo scrittore americano si mise a lavoro e, memore dei suoi già noti detective privati (Sam Spade, Continental Op e Nich Charles), gettò le basi per una nuova strip poliziesca il cui personaggio era un agente segreto denominato X-9 (seguendo la moda del periodo in cui gli investigatori venivano chiamati con numeri e lettere). L’idea e le storie c’erano, ora bisognava dare loro vita attraverso i disegni di un valente artista. Il King Features Syndacate, nelle vesti del suo responsabile del reparto comics, Brandon Walsh (tranquilli non è il ciuffettone di Beverly Hills 90210), bandì una sorta di concorso a cui parteciparono diversi artisti, sia collaboratori del King che esterni, tra cui il grande Will Gould che di lì a poco avrebbe sfornato Red Barry, una delle migliori strip del fumetto americano.
Alex Raymond aveva solo 24 anni, ed era già a lavoro su due strip che sarebbero divenute immediatamente due icone della cultura americana: Flash Gordon e Jungle Jim. Il giovane e promettente artista partecipò alla selezione per il personaggio di X-9 e la spuntò alla grande.
Il 22 gennaio del 1934 L‘Agente Segreto X-9 fa il suo esordio a pochi giorni di distanza da Gordon e Jim, lanciando un giovane e sconosciuto Alex Raymond (che si era fatto le ossa sgobbando come ghost-artist per i fratelli Chic e Lyman Young) nell’olimpo dei comics. L’eroe alto e bello alla Gary Cooper era un personaggio ambiguo e dal passato misterioso: senza nome, con moglie e figlia massacrate da una raffica di pallottole a lui destinate, duro d’animo e chiuso con il gentil sesso e senza una definita carica governativa; agente dell’FBI oppure al servizio di qualche segreto ente governativo anticrimine?
Non ci è dato saperlo, almeno nelle prime avventure raccolte in questa bella edizione della Comic Art che racchiude il primo anno di vita del personaggio; qui lo vediamo impegnato in una delle sue avventure più note contro Il Dominatore, boss di una banda che semina il terrore, in un conflitto che si protrae per sette mesi tra violente sparatorie, azione e dinamismo. Il tutto perfettamente espresso nel formidabile disegno di Raymond che già sfoderava un talento invidiabile e una padronanza del mezzo fumetto a dir poco sorprendente; la sequenza d’azione del 5-9 giugno e la sparatoria muta del 3-5 ne rappresentano un esempio perfetto. Ma il giovane artista di New Rochelle si fece notare anche per la bellezza con cui delineava i personaggi femminili, prima fra tutte Grace Powers, vedova spietata e splendida, una delle più sensuali femme fatale mai disegnate.
Con i suoi disegni Raymond compiva dei veri e propri miracoli, soprattutto nei primi mesi di pubblicazione di X-9, in cui le trame di Hammett erano incomprensibili e non delineate; il disegno del giovane cartoonist fu talmente espressivo ed energico che tali incongruenze passarono in secondo piano fino a sparire del tutto; dall’aprile del 1934 le trame furono ben congegnate e il genio di Hammett unito a quello di Raymond diede origine a un “piccolo” capolavoro destinato a durare poco: Hammett abbandonò la strip dopo il primo anno e Raymond alla fine del 1935; chino giorno e notte sulle tavole dei suoi personaggi, che diventavano sempre più popolari al grande pubblico, decise di rinunciare a X-9 unicamente per motivi legati alle tempistiche.
Ma il misterioso agente segreto continuerà le sue avventure per parecchi anni, con alti e bassi: avrà finalmente un nome e una famiglia da amare proprio come un uomo tra tanti, ma il fascino delle sue prime avventure, le sue fattezze di antieroe misterioso e la lotta contro il crimine a costo della sua stessa vita, non si ripeteranno mai più.
Un personaggio che si discosta dal mondo creato da Raymond, fatto di eroi belli e coraggiosi, con qualcuno da amare e a loro volta contraccambiati; X-9 invece è un signor nessuno, che vive animato da un desiderio di vendetta per tutto quello che di più caro il crimine gli aveva tolto, ma anche da un profondo senso d’incorruttibile giustizia, in un paese molto corrotto.
E i superbi disegni di Alex Raymond fecero il resto; contribuirono a delineare quel tratto realistico che nel corso degli anni assumerà una valenza ancora più incisiva e che sarà fonte d’ispirazione (e imitazione) per intere generazioni future di cartoonist.
Curiosità
Le storie presenti nel volume sono: Il Dominatore e Il caso Marlowe.
Alcuni storici del fumetto sostengono che Hammett si limitasse alla sola stesura dei soggetti e che la sceneggiatura venisse scritta dal suo ghost James H.S. Moynihan. Altri storici invece attribuiscono l’incongruenza della trama delle prime strip ai dirigenti del King Features Syndacate, che avrebbero conservato solo la base della trama di Hammett alterandone pesantemente la sceneggiatura.
Dopo il lavoro svolto da Hammett, la strip fu unicamente attribuita a Raymond; le trame di X-9, da marzo a settembre del 1935, furono scritte da qualche ignoto redattore del King Features Syndacate e probabilmente dallo stesso direttore della sezione comics Brandon Walsh. Dopo di che il King assunse un altro celebre scrittore di gialli, Leslie Charteris creatore di Simon Templar alias Il Santo che sceneggiò la strip per circa un anno.
Dopo Raymond, molti artisti si sono alternati nel corso degli anni: il suo allievo Austin Briggs, Charles Flanders (il disegnatore di Lone Ranger), Nicholas Afonsky, Mel Graff (cha darà finalmente un nome all’agente segreto: Phil Corrigan, lo farà sposare con la bella Wilda da cui avranno anche una figlia Philda), Paul Norris, Bob Lubbers(che si firmava Bob Lewis) e Al Williamson la cui versione resta, a detta di molta critica, la migliore post Raymond.
Edizione consigliata
Trattandosi di un volume uscito più di quarant’anni fa resta, a mio parere, l’edizione migliore dedicata al personaggio di Hammet e Raymond: ottima stampa, tratta direttamente dalle patinate originali, volume cartonato in formato oorizzantale, con un ottimo apparato introduttivo scritto da Giuseppe Pazienti e correlato con diverse immagini e foto dell’autore. A questo volume ne fece seguito un secondo che raccoglieva tutte le strip di che Raymond realizzò nel 1935.
Altre edizioni
La più recente è il volume realizzato dalla Cosmo nel 2017 e che raccoglie tutte le strip di X-9 dal 1934 al 1936.
La Mondadori realizzò nel 2014 un paio di volumoni in formato tascabile che racchiudevano tutto X-9 ma con il rimintaggio delle strisce per adattarlo al formato classico del volume verticale.
L’Editoriale Corno nel 1969 realizzò anche un volumeto tascabile di X-9 (Eureka Pocket n. 4) con rimontaggio delle vignette per adattarle al formato tascabile del volume. Anche la Sugar Editore dedicò un piccolo albo (con le strip rimontate in verticale) a X-9 nella collana L’Olimpo dei Fumetti a cura di Pier Carpi. Sempre nel formato verticale, i Fratelli Spada realizzarono un volume a colori con le prime avventure di Hammett e Raymond. Da segnalare anche l’edizione amatoriale realizzata nel 1974 dal mitico Club Anni Trenta di Silvano Scotto: volumi di frande formato, cartonati, formato orizzontale e stampa in bicromia (nero e rosa).