Già dal titolo, I bambini inchiodati evoca l’immagine di una condizione dolorosa e perpetua e ancora più traumatica se la si pensa associata al mondo dell’infanzia.
Questo fumetto, pubblicato nel 2013 da Cyrano Comics, nasce all’interno di un progetto di teatro sociale noto come On The Stage – una delle forme di comunicazione scelte da Besmir Rrjolli e dalla sua associazione Dora e Pajtimit di Scutari – allo scopo di denunciare uno dei drammi che affliggono il nord dell’Albania.
Fëmijët e ngujuar, che tradotto significa appunto ‘bambini inchiodati’, indica quei bambini privati della libertà di uscire di casa, andare a scuola o in qualsiasi altro luogo pubblico perché colpiti dalle conseguenze delle sanguinarie faide basate sull’antica legge del .
Kanun è il nome dell’antichissima regolamentazione orale della vita sociale dei villaggi montani, che tra gli altri disciplina l’istituto della vendetta di sangue, la gjakmarrja. Quest’ultima legittima un parente della vittima a uccidere l’autore del crimine o un parente dell’uccisore, sino al terzo grado di parentela, e, secondo alcune interpretazioni del codice, dalla vendetta di sangue non sono esclusi neppure i bambini.
Le giovani vittime della vendetta sono condannate a un’esistenza all’interno del perimetro delle proprie abitazioni, senza avere contatti con l’esterno e poter coltivare alcun rapporto di amicizia. Questa condizione di isolamento forzato, priva di ogni fondamentale diritto, che si svolge nel silenzio e nella passiva accettazione da parte dell’intera comunità, si intreccia con l’assenza di una istruzione adeguata e con un inevitabile incremento dell’analfabetismo di ritorno.
Besmir Rrjolli ha trovato nel teatro sociale e in altre forme di espressione la giusta via per comunicare il suo messaggio di denuncia nei confronti di una tradizione dura a morire, e questo percorso ha condotto sino al fumetto.
I bambini inchiodati è stato realizzato da un gruppo di artisti composto dallo stesso Rrjolli, che con Nicola Bernardelli e Marta Carbocci è autore dei testi dell’opera originale, Enrico Bante, che ha scritto la sceneggiatura per il fumetto, e Bernardelli e Luca Falesiedi, che si sono alternati nella realizzazione dei disegni.
Con un linguaggio simbolico, comprensibile a ogni tipo di lettore, I bambini inchiodati racconta la storia delle piccola Jen come una fiaba.
La sua vita di isolamento e privazioni subisce un cambiamento con l’arrivo nel villaggio di Trik&Trak, «potente mago, mellifluo attore, sublime paroliere, instancabile girovago, squisito cantastorie e ineffabile imbroglione». Cacciato malamente dalla gente del luogo, Trik&Trak non è però soggetto alla legge del Gufo, il significato pervertito del Kanun. Lo straniero è quindi il solo che può recuperare il libro delle antiche leggi, che è la chiave per liberare l’Aquila, incarnazione della libertà e della forza del popolo albanese. In questa avventura deve però essere accompagnato da chi più di chiunque altro necessita del cambiamento e della libertà, Jen appunto, che rappresenta la speranza di un intero popolo.
Con l’incedere della narrazione, anche il piano grafico si adatta ai cambiamenti che colpiscono le vite dei personaggi e al tono con cui questi cambiamenti sono raccontati. Si comincia con lo stile cupo e onirico di Nicola Bernardelli per passare a quello più netto di Luca Falesiedi; mentre la luce, utilizzata in modo nettamente diverso nelle due parti del libro, ottiene un ruolo di primo piano, quasi funzionale alla trama. La luce, come molti altri elementi descritti dagli autori, simboleggia la maturazione dei protagonisti, la presa di coscienza del proprio ruolo sociale e del compito storico che viene loro affidato per il cambiamento del mondo in cui vivono.
Se, come nella maggior parte delle opere di narrativa, I bambini inchiodati accompagna alla piacevolezza del racconto un insegnamento finale, l’intento di Besmir Rrjolli è chiaro: il desiderio di sensibilizzare i lettori nei confronti di pratiche vendicative disumane, la cui esistenza appare del tutto ingiustificata, ma il cui occultamento agli occhi del mondo è esattamente ciò di cui pratiche come il Kanun si alimentano e sopravvivono.
Abbiamo parlato di:
I bambini inchiodati
Besmir Rrjolli, Nicola Bernardelli e Marta Carbocci (testi dell’opera originale), Enrico Bante (sceneggiatura per il fumetto), Nicola Bernardelli e Luca Falesiedi (disegni)
Cyrano Comics, 2013
80 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,80 €
ISBN: 978-88-97813-18-7