The Auteur di Rick Spears: quando l’eccesso di originalità rende un fumetto “pericoloso”

The Auteur di Rick Spears: quando l’eccesso di originalità rende un fumetto “pericoloso”

E’ saggio temere le idee anche quando portano doni? Che cosa sareste disposti a fare pur di essere ispirati? La casa editrice indipendente Oni Press è pronta a rispondere a queste domande... e lo fa in grande stile, dando voce a un Autore sui generis!

auteur coverChi è l’autore?
Se googlate la voce, troverete un’interessante risposta nella matrice latina del termine: l’auctor, infatti, è “colui che dà il via a qualcosa” e che, allo stesso tempo, “contribuisce ad aumentare l’insieme dello scibile e del fruibile”.
La sintesi di un ruolo interessante, sibillinamente creativo, per tanto non immune dal dover fronteggiare, spesso e volentieri, un insieme di responsabilità creative che possono sfociare in un conflitto frustrante, strutturato sul campo di battaglia delle idee.
Una condicio sine qua non che l’abile sceneggiatore Rick Spears conosce fin troppo bene. Così bene da volerla fronteggiare ad armi spianate nella sua ultima e interessantissima fatica che non a caso porta il nome del suo peggior nemico… L’autore, appunto.

Presentato in super anteprima (tanto da affiggere sulla copertina dell’albo la scritta “Premature release”, visto il lancio del primo numero ben cinque mesi prima del Marzo 2014, data ufficiale di uscita della serie) al Comic Con di New York di quest’anno, The Auteur rappresenta l’ennesima prova di originalità condotta da Oni Press, casa editrice indipendente nordamericana che in breve tempo ha conseguito importanti traguardi editoriali grazie alle fruttifere (è proprio il caso di dirlo) avventure di Scott Pilgrim.

Ed è proprio sull’originalità che Oni Press intende indirizzare la sua politica editoriale. Senza esclusione di colpi. Senza ripensamenti e/o censure. Già, perché The Auteur non è una storia “leggera” e sicuramente non esente da un condimento che prevede una buona dose di violenza, uso (e abuso) di droghe, riferimenti sessuali e tutti quei dettagli che nel tempo hanno fatto sì che si costituisse un organo di vigilanza sui contenuti “espliciti” nei fumetti.

Tav 2-3Ma uno dei pregi di The Auteur è proprio questo: saper camminare sul filo del rasoio senza mai tagliarsi. L’essere pericoloso, ma non in pericolo.
Sin dalle prime tavole (per non parlare della copertina) è possibile avvertire indistintamente quel “magma psichedelico” che permea le vicissitudini di Nathan Rex (meglio noto come “T. Rex”), un regista/produttore che si destreggia in una “Hollywood nostrana” che sembra accettare di buon grado il cinema trash. Lo stereotipo di un Ed Wood che, contrariamente a quanto la storia ci insegna, ha saputo godere del frutto delle sue idee “originali”, riassunte in titoli come “Il pugno della morte”, “I dieci comandamenti 2” e “Zombie High”. Ma è proprio l’ultima delle sue fatiche, “Cosmos” (una sorta di versione malsana di Guerre Stellari), a condurlo nel baratro della decadenza e, conseguentemente, in una crisi creativa che lo stesso Rex tenta di fronteggiare attraverso la supervisione di un guru che si fa chiamare “Doctor Love”.
Quest’ultimo tenterà di ripristinare la creatività dell’autore decadente attraverso un mix di droghe poco ortodosse, quali il veleno di un serpente, colle e simili.
Ed è appunto l’abuso di questi “stupefacenti ispiranti” che costituisce il vettore attraverso il quale T. Rex saprà dar forma all’ultima delle sue idee… che, non a caso, si rivelerà essere anche la più pericolosa. 

Tav 4Oltre all’ottimo storytelling, strutturato in questo primo capitolo su un gioco esaustivo di flashback che assumono una connotazione introduttiva, va evidenziato il tratto abile e “grottesco” (da intendersi nella sua accezione positiva, ammesso che ve ne sia una) di James Callahan,  in grado non solo di accentuare al massimo i “trip” del protagonista, ma anche di evidenziare quella vena di comicità amara che permea la storia e che rappresenta uno dei molteplici punti di forza di The Auteur. I colori di Luigi Anderson, invece, sono la ciliegina sulla torta. Esaltanti, psichedelici e intensi, com’è giusto che siano.

 In definitiva, The Auteur rappresenta una perla che non può passare inosservata nel mare magnum dell’editoria indie. Una storia che ci porta a ragionare sul peso esercitato dall’originalità di certe idee, sintetizzata alla perfezione nella massima: “Attento a ciò che desideri, perché potresti ottenerlo”. 

 

Abbiamo parlato di:
The Auteur #1
Rick Spears, James Callahan, Luigi Anderson
Oni Press, Ottobre 2013
28 pagine, spillato, colore – $5,00 (USD)

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