A Playboy’s love story (Di Leo)

A Playboy’s love story (Di Leo)

Isabella Di Leo torna a personaggi e situazioni del suo “Si può fare!” con uno spin-off autoprodotto sulla storia d’amore tra Mel Brooks e Anne Bancroft.

Playboy-love-story-coverIn Si può fare!, graphic novel di Isabella Di Leo che racconta la realizzazione del film Frankenstein Junior ma soprattutto l’amicizia tra Gene Wilder e Mel Brooks, si è potuto scorgere anche il rapporto sentimentale tra il regista e la moglie Anne Bancroft.
L’autrice ha voluto approfondire la storia d’amore tra i due con una sorta di spin-off autoprodotto (pubblicato originariamente sui suoi social), versione fumettistica di una parte dell’intervista che Mel Brooks rilasciò a Playboy nel 1974.
Di Leo riporta fedelmente le parole dell’istrionico personaggio, restituendocelo in tutta la sfrontatezza e l’atteggiamento sopra le righe con cui lo ha già fatto rivivere all’interno di Si può fare!
Ha però avuto modo, più ancora che nell’opera precedente, di mostrare anche il lato più umano del cineasta, evidenziando il forte legame che aveva instaurato con la consorte, così come di descriverci meglio Anne Bancroft, dandole maggiore spazio e esaltando le sue qualità e il suo temperamento.
Lo stile di disegno è a metà tra il caricaturale e il cartoonesco: un tratto fresco e morbido, in grado di imprimere molto bene su carta la faccia da schiaffi di Brooks così come i lineamenti più dolci e miti di Bancroft, mentre c’è poco spazio per gli sfondi; la costruzione della pagina, infine, offre una scansione regolare.
L’albetto si completa con una introduzione della fumettista e con una galleria di omaggi ad opera di Pietro Zemelo, Mirko’s Scribbles, Mario Natangelo, Claudio Sciarrone, Vincenzo Riccardi e Mirko Fascella.

Abbiamo parlato di:
A Playboy’s love story
Isabella Di Leo
Autoproduzione, 2021
44 pagine, brossurato, colori – 12,00 €
Acquistabile fino a esaurimento scorte contattando direttamente le pagine social dell’autrice

Playboy-love-story-immagine

Per chi volesse approfondire:

Frankenstein Junior: l’amicizia dietro la pellicola

Si può fare: intervista a Isabella Di Leo

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *