The Marvels guarda all’Asia, il bilancio di Diabolik

The Marvels guarda all’Asia, il bilancio di Diabolik

In questa puntata, la promozione di The Marvels in Cina e Giappone e un bilancio del franchise di Diabolik in vista dell'uscita del terzo film.

The Marvels

Nonostante lo sciopero degli attori sia ancora in corso, dopo la conclusione di quello degli sceneggiatori, i Marvel Studios stanno continuano la campagna promozionale per il sequel di Captain Marvel e, consci del’aiuto che le sale IMAX potrebbero dare al lancio della pellicola (argomento della precedente puntata) alla sua uscita a novembre, stanno ora guardando verso l’Asia, mercato per nulla secondario per le major americane soprattutto quando si tratta dei blockbuster.

Nei giorni scorsi i Marvel Studios hanno annunciato che il film uscirà in Cina il 10 novembre e, per scongiurare un risultato mediocre al box office (visto che di recente i film stranieri non hanno attratto molti spettatori della Repubblica Popolare) la major della Casa delle Idee ha iniziato immediatamente la promozione sfruttando due tra le principali festività nazionali, quella di metà autunno del 29 settembre e soprattutto la “settimana d’oro della Giornata Nazionale”, che si svolge dall’1 al 7 ottobre e periodo nel quale milioni di cinesi si spostano in lungo e in largo per il paese.
Altro paese fondamentale per gli incassi è certamente il Giappone dove probabilmente ci saranno meno problemi ed enigmi legati al pubblico, più incline a guardare le pellicole occidentali rispetto a quello della Repubblica Popolare. Anche qui i Marvel Studios si stanno muovendo con decisione, evidenziando in particolare un elemento molto importante per la cultura giapponese: i gatti.

Come noto, nel sequel con protagonista Brie Larson comparirà ancora una volta il gatto Goose, in realtà un Flerken, su cui i Marvel Studios avevano puntato molto durante la campagna promozionale del primo film addirittura con un Red Carpet in diretta interamente dedicato a lui prima della premiere mondiale.
Ora questo fattore è ancora più importante vista la presenza nel sequel di altri felini, cosa che ha portato l’account twitter dei Marvel Studios Japan a invitare il pubblico nelle sale facendo leva sul significato che i gatti hanno per i giapponesi, visto che oltre ad essere un animale molto amato esso viene associato alla fortuna e al benessere economico.
Sempre la branca giapponese della major ha iniziato a promuovere la pellicola evidenziando in particolare il lavoro dei doppiatori giapponesi, con la presenza in particolare della cantante Nana Mizuki, e dei colleghi Misato MatsuokaSatoshi Muranaka e Naoto Takenaka , i quali hanno anche rilasciato dei commenti ufficiali con le loro prime impressioni sull’atteso sequel.

themarvelsgiappone

Diabolik Chi sei?

Con la diffusione nei giorni scorsi del primo trailer ufficiale ha avuto inizio la campagna promozionale del terzo e ultimo capitolo cinematografico basato sul personaggio creato dalle sorelle Giussani. Il lancio del trailer era stato anticipato qualche giorno prima dall’annuncio di un cambio di data per l’uscita della pellicola diretta dai Manetti Bros., ora fissata per il 30 novembre.
Ci saranno quindi due mesi abbondanti per costruire una adeguata campagna pubblicitaria, anche se il rilascio del trailer non fa che confermare i medesimi errori già compiuti con i due capitoli precedenti, analizzati in maniera approfondita più di una volta in questa rubrica.

L’assoluta mancanza di un traino da parte dei social network è uno degli elementi che già in passato abbiamo fatto notare e che, anche con la diffusione del trailer, ha marcato tutta la sua inesistenza. Il filmato sui social non ha praticamente generato alcuna discussione, anche perchè da tre anni manca un account specifico sul film all’interno della piattaforma oggi più importante dopo Facebook (vale a dire “X”) in cui l’unico profilo esistente è quello (mai utilizzato) risalente al progetto Sky annunciato qualche anno fa.
Stessi problemi si pongono, da sempre, anche con la pagina Instagram della pellicola che conta appena 7000 follower, la metà di quelli della pagina ufficiale del personaggio gestito dalla Astorina, a quota 14000. È lecito chiedersi, dopo tre anni di campagne promozionali fatte con il contagocce, profondamente deboli se paragonate a quelle dei film Made in USA e coperte da un silenzio assordante spezzato solo da qualche poster, quale lezione la 01 Distribution abbia imparato con il franchise (mai decollato) di Diabolik, che non ha saputo nemmeno attrarre interesse all’estero.
È giusto chiederselo ad esempio quando il primo film sbarca in questi giorni in Germania, ma solamente per il mercato dell’Home Video, dopo due anni dalla sua release in Italia, nella totale indifferenza. In altri paesi, come la Polonia, Diabolik ha avuto solo una trasmissione televisiva senza nemmeno passare per le sale.

Molti potranno obiettare che il franchise è arrivato al terzo capitolo, segno naturale della conclusione di un brand che si rispetti. Ma oltre la curiosità del primo film, è riuscito in seguito a lasciare il segno? A generare empatia, discussioni, antipatie, simpatie o affetto per i suoi personaggi? Elementi che un franchise dovrebbe, in teoria, creare se vuole avere le gambe per camminare da solo, andando oltre il pubblico dei propri fan. In un periodo in cui i film tratti dai fumetti giocano sul puro intrattenimento, sulla simpatia, sull’interesse, è lecito chiedersi se la saga sul grande schermo di Diabolik abbia generato questi fattori, visto che la domanda che qualcuno potrebbe porsi vedendo il trailer del terzo film è: “Ma ne fanno ancora uno?”
La valutazione finale è che Diabolik abbia sì camminato con le proprie gambe, ma probabilmente l’effetto è stato quello di zoppicare, tra scelte e tempi sbagliati e una attesa per l’uscita di ogni capitolo nelle sale praticamente inesistente.

diabolik

Superworld

Paramount Animation e Temple Hill hanno annunciato nei giorni scorsi di avere messo in lavorazione un nuovo film d’animazione originale, Superworld, basato sulla omonima serie di libri creata e illustrata da Yarrow e Carrie Cheney, e in particolare su Superworld: Save Noah, pubblicato nel novembre dello scorso anno.
Superworld è ambientato in un mondo alternativo in cui tutti possiedono dei poteri ma in cui un supercriminale ha purtroppo preso il sopravvento. L’unico ragazzo privo di abilità speciali è difatti l’unica persona in grado di rubare una Super Pietra capace di mantenere il criminale sotto controllo, anche se per farlo deve portare a termine il pericoloso colpo mentre raduna i suoi amici eroi in una guerra contro i cattivi.
Brad Butler supervisionerà il progetto per Paramount Animation, che di recente ha realizzato il nuovo film sulle Tartarughe Ninja.

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