Star Wars è un fenomeno planetario, un vero e proprio mondo, che anche in Italia ha un pubblico nutrito e appassionato verso tutti i suoi vari aspetti: da qualche anno c’è addirittura un’accademia di scherma dove si studia la teoria e la pratica del combattimento con spade laser, o meglio, con fedeli riproduzioni di spade laser (per quelle vere sembrano si stiano attrezzando… ). Un seguito tale da indurre Panini Comics a varare una testata da edicola che racconta lo sfaccettato e complesso universo degli Jedi e dei loro compagni d’avventure fantascientifiche. La speranza della casa editrice è di confermare il successo dei 100% Cult Comics dedicati alle Guerre dei Cloni e parzialmente esauriti da tempo.
Tre le serie presentate nel mensile di 80 pagine: Star Wars: Knights of the Old Republic, che racconta le avventure degli Jedi ambientate in un’epoca precedente di 3964 anni rispetto quella in cui vive Luke Skywalker e incentrata principalmente sul giovane Padawan Zayne Carrick. Mentre le guerre Mandaloriane sconvolgono la Repubblica e il ricordo dei Sith è ancora vivo nella memoria dei combattenti con la spada laser, il lato oscuro della forza sembra aver preso il controllo di alcuni maestri Jedi.
Star Wars: Invasione, che vede Han Solo e Luke Skywalker (preoccupato fra l’altro per la sua giovane Nuova Accademia Jedi) contrapporsi a una forza di invasione aliena devastante, che già da tempo sta infiltrando suoi componenti tra le file del potere e che appare imponente e inarrestabile.
Dart Fener e lo squadrone perduto, miniserie con protagonista un Anakin Skywalker da poco diventato discepolo dell’imperatore Sith e ancora legato al ricordo dell’amata Padmé.
Una testata antologica coraggiosa, che si basa su una narrazione solida e senza cadute, un apparato grafico funzionale ma che purtroppo in nessuna delle tre serie brilla per l’originalità dei disegni; da segnalare giusto Colin Wilson, in Invasione, che offre qualche brivido evocativo col suo segno, e Rick Leonardi con un tratto sempre apprezzabile.
Sicuramente un prodotto mainstream, che offre un’alternativa alla proposta superostica, che ormai domina questo formato e l’edicola.
Ottima la realizzazione cartotecnica dell’albo, che presenta una copertina semipatinata opaca e una carta patinata lucida all’interno. Curata con grande attenzione anche la grafica del volume, come sempre in casa Panini. Per valorizzare il lancio (e, giustamente, anche per sfruttare la mania collezionistica che caratterizza gli amanti del mondo di Star Wars), la Panini propone due copertine diverse, ma con tiratura identica, di cui la versione A è dedicata a Luke Skywalker e la B a Dart Fener, mantenendo così anche un equilibrio nella Forza.
Pensato per tutti gli appassionati delle creature di Lucas, costituisce un altro tassello che va ad arricchire la complessa, e arzigogolata, continuity di una delle più importanti saghe di fantascienza degli ultimi decenni.
Abbiamo parlato di:
Star Wars #1
John Jackson Miller, Tom Taylor,Haden Blackman, Brian Ching, Colin Wilson, Rick Leonardi
Traduzione di Luigi Mutti
Panini Comics, Settembre 2012
80 pagine, spillato, colori – 3,50 €
Debris65
7 Ottobre 2012 a 08:43
Volume interessante, davvero non stò scherzando, però è inevitabile, a questo punto, una domanda: sono davveronecessarie tutte questeuscite della Panini ? Questa “Invasione Cartacea del mercato” dove porta ?? Vorrei esser chiaro, e non scorretto nei confronti dell’autore della nota, ma Panini con questa ed tante altre uscite di questi mesi – e dei prossimi, da edicola e da fumetteria, alcune anche di altro livello!! Del tipo NON mi puoi Ignorare – non rischia di saturare un mercato che già di per se stà annaspando ( non lo vedo solo nella mia esperienza)
La redazione
10 Ottobre 2012 a 16:25
Certamente c’è una “rincorsa all’edicola”, va detto non solo da parte di Panini, che però per dimensioni sicuramente spicca sulle altre. Comunque tra nuove serie e collane Bonelli o Star Comics, e altre uscite come The Walking Dead per esempio, o il successo di iniziative come Mytico, l’edicola è sempre più una tappa fondamentale del lettore. Peccato che non tutte sappiano curare l’esposizione dei fumetti, sommersi da altre riviste oltre che da sé stessi…