La prima edizione della 24 Hour Italy Comics si è tenuta alla Scuola del Fumetto di Milano, nei giorni 1 e 2 Ottobre 2005.
Un altro autore che purtroppo non c’è più: Enea Riboldi, che offrì in quella 24 Hours Italy Comics un saggio della sua abilità registica, con queste scene talmente concitate che sembrano muoversi sulla carta.
























Biografia
Enea Riboldi è nato a Milano il 13 agosto 1954 e si è spento a maggio del 2005. Le sue prime esperienze da professionista rimontano ai primi anni Settanta, quando realizza le matite di varie testate a fumetti per lo studio di Leo Cimpellin. In Italia collabora con alcune tra le maggiori Case editrici, come Mondadori, Fabbri, Rizzoli, Dardo, Edifumetto, Ediperiodici, ma si afferma anche sul mercato francese, pubblicando con Larousse, Casterman, Dargaud e Glénat. Su testi di Antonio Tettamanti, disegna “Volo solitario”, pubblicato da Dargaud nel 1986 e da “Comic Art” in Italia due anni dopo. Questo stesso episodio venne poi riunito in volume con un altro, inedito, e ripubblicato per i tipi de L’Isola Trovata con il titolo di “Deadly White”. Ancora per L’Isola Trovata, nel 1985 e 1986, Enea Riboldi realizza le copertine della versione italiana di “Indiana Jones”. Tra il 1990 e il 1991, disegna, su testi di Alfredo Castelli, alcune storie ispirate alle avventure di Walter Bonatti, il celebre alpinista, che saranno pubblicate dal mensile “Magic Boy”. In questo stesso periodo, alcuni suoi lavori trovano spazio anche sulle pagine di “Splatter”, mensile della Casa editrice Acme. Gli anni Ottanta vedono Riboldi impegnato a collaborare con la Rai, in qualità di illustratore per programmi televisivi, nonché nella realizzazione di carte da gioco, war games e design di oggetti promozionali. Per Dylan Dog ha esordito sulle pagine del Dylan Dog Gigante n. 6, con una storia scritta da Sclavi, “Il mistero dell’isola d’Yd”. Al suo tratto sono affidate le copertine del personaggio ideato da Boselli e Colombo, Dampyr. (da www.sergiobonelli.it/blog-addio-a-enea-riboldi/)


