Nel quarto e ultimo numero di Rim City si conclude il viaggio di Kendra e del suo equipaggio, purtroppo senza grandi colpi di scena o trovate degne di nota.
La storia procede in modo lento e prevedibile, andando a intaccare inevitabilmente il ritmo del racconto.
I pezzi del puzzle si ricompongono andando a far luce su alcuni punti oscuri della trama, inciampando in cliché già visti e poco originali.
Da un lato però la scelta di rifugiarsi in espedienti classici può risultare azzeccata se si considerano tutti e quattro i numeri di Rim City come un semplice incipit a qualcosa di più grande, anche se puntare maggiormente sull’innovazione avrebbe giovato all’intero fumetto, visto anche il contesto indipendente di pubblicazione dell’opera, estremamente adatto alla sperimentazione di nuove idee.
Da un punto di vista grafico il numero risulta curato sotto ogni aspetto, anche grazie ai brillanti colori capaci di valorizzare al meglio i disegni, sempre molto vicini allo stile supereroistico americano. Ben realizzate anche le sequenze d’azione, anche se incapaci di spezzare il ritmo lento della storia in modo convincente.
Rim City, nel suo insieme, è quindi un esperimento riuscito solo a metà. Non resta che aspettare la possibile evoluzione dell’intero brand per capire se riuscirà ad apportare innovazioni significative al genere fantascientifico.
Abbiamo parlato di:
Rim City#4
Alessandro Apreda, Daniele Orlandini
Progetto Radium
24 pagine, colori